Pietro Donato

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Pietro Donato
NascitaMessina, 1921
MorteFiume Don, 19 dicembre 1942
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Armagenio militare
RepartoVIII Battaglione genio collegamenti
Anni di servizio1940-1943
GradoSottotenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
Campagna italiana di Russia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1]
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Pietro Donato (Messina, 1921Fiume Don, 19 dicembre 1942) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Messina nel 1921, figlio di Lorenzo e Santa Bonanno.[2] Conseguito il diploma di perito industriale a Messina nel 1940, venne arruolato nel Regio Esercito ed iniziò a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento del Genio a Pavia dove nell'aprile del 1941 fu nominato sottotenente.[2] Assegnato alla 69ª Compagnia artieri del 12º Reggimento genio in zona di guerra venne trattenuto in servizio attivo e rientrò alla sede del reggimento nell’ottobre successivo.[2] Comandato a prestare servizio presso il magazzino genio della Sicilia, ottenne di essere destinato ad un reparto operativo e nel giugno 1942, trasferito al Comando Genio del XXXV Corpo d'armata, parti per l'Unione Sovietica.[2] Comandato a prestare servizio presso la 19ª officina per materiali di collegamento, passò, in settembre, alla 123ª Compagnia telegrafisti dell'VIII Battaglione collegamenti.[2] Cadde in combattimento sul fiume Don il 12 dicembre 1942, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un esiguo drappello di telegrafisti in fase di ripiegamento, veniva sorpreso da carri armati trasportanti truppe. Con gesto audace, malgrado la enorme disparità di forze e di mezzi, faceva fuoco con la pistola contro numerosi avversari che scendevano da un carro armato. Ferito, alla imposizione di fornire notizie sulla nostra situazione manteneva fiero atteggiamento che provocava selvaggia reazione da parte del nemico, subita con stoica fermezza dall’ufficiale e dai suoi valorosi genieri barbaramente trucidati. Fiume Don (Fronte russo), 19 dicembre 1942 .[3]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1948.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 138.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Donato, Pietro, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 12 gennaio 1949, Esercito registro n. 1, foglio 330.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 138.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]