Picea schrenkiana

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Picea schrenkiana
Picea schrenkiana
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Picea
Specie P. schrenkiana
Nomenclatura binomiale
Picea schrenkiana
Fisch. & C.A.Mey., 1842
Sinonimi
Nomi comuni

(IT) Peccio di Schrenk
(EN) Schrenk's Spruce

Picea schrenkiana (Fisch. & C.A.Mey., 1842) è una specie di peccio appartenente alla famiglia Pinaceae nativo del massiccio montuoso del Tian Shan, in Cina (Xinjiang), Kazakistan, e Kirghizistan (bacino del Naryn).[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all'abbondante produzione di resina.[2] Il nome specifico schrenkiana fu assegnato in onore del naturalista tedesco Alexander Gustav von Schrenk.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Albero alto 40-50 metri con tronco monopodiale diritto di diametro fino a 2 metri; i rami del primo ordine sono corti, numerosi, discendenti. I rami del secondo ordine anch'essi corti e numerosi, normalmente sviluppati orizzontalmente. La chioma è strettamente conica o colonnare, fitta, con rami che arrivano a terra nella maggior parte degli esemplari. I virgulti sono corti, rigidi, di colore giallastro pallido o giallastro-grigio, prominentemente scanalati, variamente pubescenti o glabri; i pulvini sono assurgenti, lunghi 1,5–2 mm .[4]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono aghiformi, lineari, ricurve e disposte a raggio, con sezione trasversale rombica, di colore verde con due bande stomatiche biancastre, lunghe 2–3 cm e con punte pungenti; hanno stomi su tutte e quattro le facce, disposti su due-quattro linee. Le gemme vegetative sono coniche, larghe, acute, talvolta ovoidali, lunghe 5–10 mm, non resinose; hanno perule triangolari, di colore marrone-giallastro lucido, persistenti per anni.[4]

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

Sono strobili maschili rosso-giallastri, ascellari, lunghi 1,5-2,5 cm.[4]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

I coni femminili sono terminali, cilindrici-oblunghi, inizialmente eretti, poi pendenti a maturazione, lunghi 8–10 cm e larghi 2,5-3,5 cm, da immaturi purpurei o verdastri, poi neri-purpurei o bruni, con apice ottuso-troncato e base obliqua; sono sessili o con corti peduncoli. I macrosporofilli sono obovati, larghi, aperti a 90 gradi, lunghi 1,3-1,8 cm, con superficie abassiale striata o rugosa, glabra, con margine superiore arrotondato o troncato, lievemente ricurvo, intero o eroso. Le brattee sono rudimentali, ligulate, lunghe 2–3 mm, totalmente incluse. I semi, di color marrone scuro con punti biancastri, sono ovoidali, con punte acute, lunghi 4,5 mm, e con parte alata ovata, lunga 8–10 mm, arancione-marrone.[4]

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]

La corteccia è a squame, con piccole placche, di colore grigio-nerastro, con parte interna arancione.[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Vegeta a quote montane comprese tra i 1300 e i 3600 m, prevalentemente nei versanti settentrionali in freschi canaloni; il clima di riferimento è di tipo freddo continentale. Può crescere su suoli montani di natura diversa, ma generalmente in zone rocciose ricche di infiltrazioni di acque provenienti dallo scioglimento della neve (alle quote più elevate con nevi perenni). Normalmente forma foreste pure ma talvolta miste con Abies sibirica alle quote superiori e con specie dei generi Ulmus e Populus a quelle inferiori. Juniperus pseudosabina normalmente vegeta esternamente alle peccete, ma talvolta forma tappeti arbustivi all'interno delle stesse.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

È accettata la seguente sottospecie:[5]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati quattro sinonimi:[5]

  • Abies schrenkiana (Fisch. & C.A.Mey.) Lindl. & Gordon
  • Picea robertii Vipper
  • Picea schrenkiana f. robertii (Vipper) Roldugin
  • Pinus schrenkiana (Fisch. & C.A.Mey.) Antoine

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Il peccio di Schrenk fornisce un legno di buona qualità di grande volume e quantità, ma il suo commercio è stato fortemente limitato a causa della lontananza delle zone di crescita da porti e centri industriali. Pur essendo un albero dal portamento magnifico, viene assai raramente coltivato fuori dalla Russia e non così assiduamente anche in quest'ultima. Esistono cultivar più compatte diffuse in Europa centrale e orientale.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Il peccio di Schrenk vegeta numeroso in foreste pure ubicate in un vasto areale non frammentato e largamente ecologicamente integro; per questo motivo viene classificata come specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Farjon, A. 2013., Picea schrenkiana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Picea schrenkiana, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 24 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Picea schrenkiana / Schrenk spruce, su American Conifer Society. URL consultato il 24 maggio 2020.
  4. ^ a b c d e (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 597-598. URL consultato il 24 maggio 2020.
  5. ^ a b (EN) Picea schrenkiana Fisch. & C.A.Mey., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24/5/2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Farjon, A. (1990). Pinaceae. Drawings and Descriptions of the Genera. Koelz Scientific, ISBN 3-87429-298-3.
  • Zsolt Debreczy; Istvan Racz (2012). Kathy Musial (ed.). Conifers Around the World (1st ed.). DendroPress. p. 1089. ISBN 9632190610.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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