Pholidophoriformes

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Pholidophoriformes
Fossile di Pholidoctenus serianus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Osteichthyes
Sottoclasse Actinopterygii
Ordine Pholidophoriformes

I folidoforiformi (Pholidophoriformes) sono un gruppo di pesci ossei estinti appartenenti agli attinotterigi. Vissero tra il Triassico medio e il Cretaceo inferiore (circa 238 - 120 milioni di anni fa).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I folidoforiformi erano pesci dal corpo abbastanza allungato, con coda quasi simmetrica, una singola pinna dorsale, pinne pettorali e pelviche piuttosto basse e pinna anale vicina alla coda.

La maggior parte dei folidoformiformi era di piccole dimensioni e dal corpo snello. Le loro scaglie erano sottili e avevano uno strato di ganoina molto tenue. La pinna anale era piccola, e la pinna caudale era leggermente eterocerca. Le mascelle erano corte e dentate con denti piccoli e affilati. Sopra il mascellare superiore erano presenti due supramaxillae. Il premascellare era piccolo e spostato in avanti. La mandibola era solitamente priva di prearticolare e sempre priva di processo coronoide. Conservano ancora caratteristiche primitive, tipiche dei loro antenati paleonisciformi: le scaglie ganoidi esterne erano presenti, e le vertebre erano solo parzialmente ossificate.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

L'ordine Pholidophoriformes è stato istituito da Lew Semjonowitsch Berg nel 1940 per accogliere numerose specie di pesci di piccole dimensioni tipici del Triassico e del Giurassico; all'interno del gruppo, tuttavia, vennero classificati numerosi generi di pesci che in seguito sono stati attribuiti ad altri ordini affini, ma differenziatisi in differenti momenti, come Catervariolus, Hulettia, Ichthyokentema, Ankylophorus e Siemensichthys; se si includessero queste forme all'interno del gruppo, i folidoforiformi sarebbero un insieme parafiletico. Alcune di queste forme potrebbero avere un'origine comune con i leptolepiformi, mentre altri potrebbero essere considerati vicini all'origine degli Elopomorpha e degli Osteoglossomorpha. In ogni caso, l'ordine Pholidophoriformes è considerato molto vicino all'origine dei teleostei, e attualmente sono considerati veri e propri teleostei arcaici.

Il genere tipo è Pholidophorus, anch'esso usato a lungo come "cestino dei rifiuti" per numerose specie di pesci triassici e giurassici dalla morfologia superficialmente simile. Altre forme piuttosto note sono le italiane Pholidorhynchodon, Pholidoctenus e Parapholidophorus, gli australiani Archaeomaenidae e l'europeo Pholidolepis. Anche la famiglia Pleuropholidae, i cui membri erano caratterizzati da scaglie particolarmente alte sui fianchi, è considerata appartenere a questo gruppo. Il genere più antico è Malingichthys del Triassico medio della Cina, che è anche considerato il più antico teleosteo noto. Il genere Dorsetichthys, un tempo classificato all'interno di Pholidophorus, è considerato più vicino ai teleostei moderni (Teleocephala).

Malingichthys nimaiguensis
Parapholidophorus nybelini
Pholidorhynchodon malzannii
Pholidophorus latiusculus
Lombardichthys gervasuttii


Di seguito è mostrato un cladogramma tratto dal lavoro di Bean (2021), che mostra la posizione di archeomenidi e folidoforidi all'interno del gruppo dei teleostemorfi:


Teleosteomorpha

Pachycormidae

Aspidorhynchidae

Teleostei

Archaeomaenidae

Pholidophoridae

Annaichthys

Pholidophoretes

Malingichthys

Pholidoctenus

Parapholidophorus

Pholidophorus

Lombardichthys

Pholidorhynchodon

Prohalecites

Eurycormus

Ankylophoridae

Ichthyokentema

Dorsetichthys

Leptolepis

Ascalaboidae

Varasichthyidae

Crown group Teleostei

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

I folidoforiformi erano solitamente veloci predatori che preferibilmente agivano in mare aperto e lungo le coste. Si nutrivano molto probabilmente di piccoli animali, come plancton e crostacei e altri pesci di dimensioni minori.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joseph S. Nelson, Fishes of the World. John Wiley & Sons, 2006.
  • Arno Hermann Müller, Lehrbuch der Paläozoologie. Band III, Vertebraten, Teil 1. Gustav Fischer Verlag, 1985.
  • Gloria Arratia, Morphology, taxonomy, and phylogeny of Triassic pholidophorid fishes (Actinopterygii, Teleostei). Journal of Vertebrate Paleontology, Volume 33, Supplement 1, 2013
  • Bean, L. B. (2021). "Revision of the Mesozoic freshwater fish clade Archaeomaenidae". Alcheringa: An Australasian Journal of Palaeontology. 45 (2): 217–259. doi:10.1080/03115518.2021.1937700.

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