Ex Pastificio Pantanella

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Ex Pastificio Pantanella
Il palazzo ex Pantanella ai Cerchi, affiancato dalla Basilica di Santa Maria in Cosmedin
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
IndirizzoVia dei Cerchi
Coordinate41°53′18.04″N 12°28′56.72″E / 41.888344°N 12.482423°E41.888344; 12.482423
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1878-81
Inaugurazione1881
UsoRoma Capitale Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive e Agricoltura
Realizzazione
IngegnerePio Scarselli
ProprietarioRoma Capitale
CommittenteMichelangelo Pantanella

L'ex pastificio Pantanella è un edificio di Roma situato in via dei Cerchi, nel rione Ripa, all'estremità nord-ovest del Circo Massimo, verso il Tevere.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruito tra il 1878 e il 1881 per iniziativa di Michelangelo Pantanella per ospitare uffici e forni della "Società dei Molini e Pastificio Pantanella", che è stata la prima fabbrica di Roma. All'epoca l'intera valle del Circo Massimo era ancora sede di numerosi stabilimenti industriali, compresa la fabbrica del gas, grazie al vasto spazio pianeggiante disponibile, alla disponibilità di acqua e alla vicinanza del Tevere.

Nel 1929 la Pantanella, nel frattempo acquisita dalla Società dei Molini e Magazzini Generali di Roma e rifondata con la ragione sociale "Società molini e pastificio Pantanella", si trasferì nel nuovo vasto impianto all'inizio di via Casilina, presso Porta Maggiore. Negli anni 1970 tuttavia anche questa azienda morì, come la maggior parte delle fabbriche di Roma, e dopo un periodo di abbandono e deterioramento la vasta proprietà immobiliare ex Pantanella fu acquisita dalla Società Acqua Pia Antica Marcia, che lo ha ristrutturato e riconvertito ad uso commerciale e residenziale.[1]

Lo stabilimento di via dei Cerchi rientrò invece nei grandi lavori di demolizioni e risistemazione della zona tra il Campidoglio, l'Aventino e il Ponte Testaccio, che comportarono, tra l'altro, lo sgombero del Circo Massimo dagli insediamenti industriali e il parziale recupero dell'edilizia esistente, e durante i quali venne alla luce l'ampio mitreo del Circo Massimo (detto anche Mitreo Pantanella).

La sede della Pantanella fu così ristrutturata e divenne il Palazzo dei Musei di Roma: esso accoglieva sia il Museo dell'Impero romano (inaugurato il 9 giugno 1929), sia il Museo della Città di Roma (inaugurato il 21 aprile 1930). Il palazzo fu però chiuso già nel 1939 a causa degli eventi bellici in corso, e nel 1952 le due collezioni furono trasferite in sedi diverse per dar vita a due nuovi musei: la prima il Museo della civiltà romana all'EUR, la seconda il Museo di Roma a Palazzo Braschi.[2] Il complesso della Pantanella divenne così sede di alcuni uffici comunali, tra i quali l'ufficio elettorale. Il lato posteriore, sul fronte verso il Circo Massimo, ospita invece tuttora, fin dal 1931, i magazzini dei costumi e delle scenografie, oltre ad alcuni servizi tecnici, del Teatro dell'Opera di Roma.

In seguito sono stati approvati progetti finalizzati al restauro e alla valorizzazione.[3]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia Pantanella, La nostra storia.
  2. ^ Museo di Roma, Storia del Museo.
  3. ^ Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Museo della città.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Muñoz, Il Museo di Roma, in Capitolium. Rassegna mensile del Governatorato, anno VI, n. 5, Milano - Roma, Edizioni Bestetti e Tumminelli, maggio 1930 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2017).
  • D. Cialoni, Pantanella ai Cerchi, in «Bollettino della Unione Storia ed Arte» n. 16, Roma 2011, pp. 55-71.

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