Paperino e il conte di Montecristo

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Paperino e il Conte di Montecristo
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
Autoreguido Martina
DisegniLuciano Bottaro
EditoreThe Walt Disney Company
Collana 1ª ed.Topolino (libretto) n. 159-160
1ª edizione25 marzo – 10 aprile 1957

Paperino e il conte di Montecristo, pubblicata in due parti su Topolino n. 159 del 25 marzo 1957 e n.160 del 10 aprile 1957, è una storia a fumetti scritta da Guido Martina e disegnata da Luciano Bottaro. La storia è una parodia de Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas.

La storia ha avuto numerose ristampe in Italia: tra le altre cose è stata la prima storia (se si escludono le tavole di prologo) presente nel primo numero della prima edizione de I Classici di Walt Disney del dicembre 1957, pochi mesi dopo la pubblicazione originale su Topolino[1], ha avuto alcune ristampe come fumetto autonomo nelle collane dedicate alle parodie che vedono come interpreti la banda dei Paperi e due edizioni cartonate.[2][3] Nel 2006 è stata inclusa nella collana "I classici della letteratura Disney" del Corriere della Sera (albo 16 di 30).[4]

La storia è stata anche pubblicata in Francia (paese dove ha avuto diverse ristampe, col titolo Donald à Monte-Cristo e Donald et le Comte de Monte-Cristo), in Danimarca (col titolo Hævnen er sød), Finlandia (Aku Ankka ja Monte Criston kreivi e Monte-Criston kreivin aarre), Germania (Der Schatz des Grafen von Monte Cristo e Die Millionärseisenbahn), Grecia, Norvegia (Hevnen er søt), Paesi Bassi (De schat van de graaf van Monte Cristo), Spagna (El conde de Montecristo) e Svezia (och greven av Monte Tristo).[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Paperone non sa dove costruire le rotaie di un treno che dovrebbe attraversare Paperopoli. Con l'aiuto di Gastone, che entra nel deposito di Paperone con l'intento di chiedere un prestito, giunge alla conclusione di far passare le rotaie sulla casa di Paperino, il quale protesta a tal punto da adoperare un fucile caricato a sale contro lo zio. Gastone trova dei soldi rubati e li nasconde a casa di Paperino. Paperino viene incarcerato, ma riesce a scappare imbarcandosi su un mercantile. Il mercantile naufraga; Paperino costruisce allora una zattera per la fuga. Incappa in un'isola, dove trova il tesoro del conte di Montecristo. Ritornato a Paperopoli, salva i suoi nipoti dal padrone di una birreria e costringe Paperone a lavorare per la nuova costruzione della sua casa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda del I Classici di Walt Disney (prima serie) n 1, dal sito inducks.org
  2. ^ scheda della prima e della seconda parte della storia, dal sito papersera.net
  3. ^ a b Scheda della storia, dal sito inducks.org
  4. ^ Il piano dell'opera, dal sito del Corriere della Sera

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]