Palma (città antica)

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Palma
Nome originale Palma
Cronologia
Fondazione VI secolo a.C.
Fine inizio del basso Medioevo
Causa distruzione e spopolamento causati da scorribande saracene
Amministrazione
Territorio controllato ager Palmensis, territorio nel Piceno meridionale e probabilmente esteso dal fiume Chienti (confine settentrionale) alla Val Vibrata (confine meridionale)
Dipendente da città picena, conquistata dai romani nel 286 a.C. e quindi controllata da Firmum Picenum
Localizzazione
Stato attuale Bandiera dell'Italia Italia
Località Fermo

Palma era una città picena e poi romana, fondata nel VI secolo a.C.. Il nome fu probabilmente attribuito per via della vasta presenza di palme nel territorio. La città sorgeva alle pendici di un colle a sud della foce del fiume Ete ed era nota per la presenza di un porto strategico e di primaria importanza per i commerci attraverso l'Adriatico.

Come racconta Plinio il Vecchio[1], dal nome della città veniva inoltre identificato il territorio dell'ager Palmensis, un territorio che andava dall'attuale Val Vibrata fino al fiume Chienti, nella parte meridionale della regione romana del Piceno. [senza fonte]

La città picena di Palma probabilmente vide il suo toponimo trasferito sull'isola di Maiorca per dare nome alla colonia romana di Palma, oggi capitale dell'isola. È probabile che l'isola fosse popolata da coloni piceni che avrebbero ragionevolmente nominato le nuove colonie con i nomi del loro territorio originale (e così anche la città picena di Pollenza diede nome alla città maiorchina di Pollentia).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 286 a.C. fu conquistata dai romani che la posero sotto il controllo della colonia di Firmum Picenum, costruita proprio affinché ne monitorasse i traffici marittimi; i romani successivamente costruirono, nella parte alta del colle, una torre d'avvistamento per rendere più sicura la navigazione. Nella guerra sociale del 91-88 a.C. probabilmente la città si schierò contro Roma.

Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, ricorda il vino, noto in tutto l’impero per l’ottima qualità, proveniente dall’ager Palmensis e denominato "Marano"[senza fonte].

L'intero ager Palmensis rimase sotto il controllo di Firmum per tutto il periodo alto-medievale. Con le invasioni barbariche prima e le incursioni piratesche dei saraceni poi, Palma fu distrutta e la popolazione si rifugiò sulla sommità dell'altura intorno alla torre di età romana, dove sin dall'XI-XII secolo già vivevano alcuni monaci eremiti (tra cui canonici lateranensi inizialmente, poi raggiunti da un gruppo di agostiniani). Dall'insediamento attorno alla torre (turris Palmae) nacque l'abitato oggi conosciuto come Torre di Palme.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, libro III, 13: «Quinta regio Piceni est, quondam uberrimae multitudinis. CCCLX Picentium in fidem p. R. venere. orti sunt a Sabinis voto vere sacro. tenuere ab Aterno amne, ubi nunc ager Hadrianus et Hadria colonia a mari VI p. flumen Vomanum, ager Praetutianus Palmensisque, item Castrum Novum, flumen Batinum, Truentum cum amne, quod solum Liburnorum in Italia relicum est, flumina Albula, Tessuinum, Helvinum, quo finitur Praetutiana regio et Picentium incipit».
  2. ^ (ES) Maria José Pena, La tribu Velina en Mallorca y los nombres de Palma y Pollentia (PDF), in Faventia, n. 26/2, 2004. URL consultato il 19 marzo 2020.