Palazzo di Città (Cagliari)

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Palazzo di Città
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCagliari
Indirizzopiazza Palazzo, 6, 09124 Cagliari CA
Coordinate39°13′07.1″N 9°05′59.7″E / 39.218639°N 9.116583°E39.218639; 9.116583
Caratteristiche
Tipoetnografico, arte sacra, ceramica
Apertura4 febbraio 2009
Visitatori11 474 (2019)
Sito web

Il palazzo di Città è uno storico edificio di Cagliari, sede municipale della città dal medioevo fino ai primi anni del XX secolo. Si trova in piazza Palazzo, nel quartiere Castello. Il palazzo ospita la mostra, in esposizione permanente, del Fondo Etnografico Manconi Passino, del Fondo Ceramico della Collezione Ingrao e del Fondo d'Arte Sacra della Collezione Ingrao; è inoltre sede di rappresentanza del sindaco di Cagliari.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini del palazzo risalgono al XIV secolo; nel 1331 infatti le autorità aragonesi concessero l'area dove sorgeva la lotgiam regalem (eretta forse durante la dominazione pisana) ai consiglieri della città, affinché vi edificassero un palazzo per tenervi le loro sedute[2]. L'aspetto attuale dell'ex municipio si deve però alle ristrutturazioni settecentesche, che lo trasformarono secondo il gusto del barocchetto piemontese.

Dopo il trasferimento della sede municipale nel nuovo palazzo Civico, il palazzo di Castello ospitò per diversi anni il Conservatorio di musica Giovanni Pierluigi da Palestrina, trasferito nel 1970 nella nuova e attuale sede di via Bacaredda. In seguito il palazzo venne abbandonato.

Prospetto su via Canelles, visto da piazza Carlo Alberto

Dopo un lungo periodo di chiusura e restauri, il palazzo è stato riaperto e inaugurato dal sindaco Emilio Floris il 4 febbraio 2009.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio presenta due prospetti. Nella facciata principale, sulla piazza Palazzo, si apre un elegante portale, sormontato dalla lastra marmorea cinquecentesca, recante l'iscrizione che ricorda la visita a Cagliari dell'imperatore Carlo V e, sopra, lo stemma della città. Il prospetto laterale, affacciato sulla via Canelles e sulla sottostante piazza Carlo Alberto, presenta il finestrone centrale timpanato e sovrastato dallo stemma della città di Cagliari. Entrambi i prospetti sono scanditi da lesene, cornici e diverse finestre. Le sale interne del palazzo ospitarono le opere che ora sono custodite nel nuovo municipio, tra cui si ricordano le varie tele del Marghinotti e il prezioso Retablo dei Consiglieri di Pietro Cavaro.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Ex Palazzo di Città, (xilografia di Barberis 1895).

Iscrizioni[modifica | modifica wikitesto]

Epigrafe sopra il portale principale

L'epigrafe collocata sopra il portale principale recita in lingua latina:

«IMPERATORE CAROLO V. REGE ET DOMINO NOSTRO SEMPER AVGUSTO ORBIS ET MONARCHA VITO RE AC TRIVNPHATORE INVICTISSIMO CARALIM CLEMENTISSIME INGRESSO. HVC CONVOCATA EODEM DVCE CESARE INGENTI CLASSE: TRIREMIVM ET NAVIVM FERME SEXCENTARVM CONFLVENTIBVS EX VNIVERSA EVROPA STRENVISSIMIS HEROIBVS DIREPTA MOX TVNETI ATQUE EIVS ARCE MARITIMA AC MVNITISSIMA: AVSPIIS IMPERIOQUE ILLVSTRISSIMI ATQVE INCLYTI VIRI DON ANTONII DE CARDONA, EX MEMORATISSIMO ET DVCALI, ATQUE ALTO FOLCORVM SANGVINE PROGENITI. ET PRO EODEM SACRATISSIMO PRAESIDENTIS ET ET CAPITANEI GENERALIS HOC PROPVGNACVLVM ET MOENIA CONTIGVA MARI ADIACENTIA, PVBLICA IMPENSA EXTRVEBANTVR. PRAECLARISSIMIS ET SEMPER VIRIS OPTIME DE REPVBLICAE MERITIS, CIVITATISQVE PATRICIS AC VERE MAGNIFICIS, GASPARE FORTESA, HONOFRIO ROCCA, PETRO MORA, IOANNOTTO MARTINO, MICHAELE AMARGOSO CONSILIARIIS ANNO SALVATORIS NOSTRI M.D.XXXV REIPVBLICAE ARCHITECTVS PETRVS PONS BARCINONENSIS»

«Traduzione: Essendo imperatore Carlo V e signore nostro sempre augusto, padre dell'universo e monarca vittorioso e trionfatore invittissimo venuto benignamente a Cagliari. Qui dal medesimo Cesare comandante convocata una ingente flotta di circa 600 triremi e navi provenienti dall'intera Europa con valorosi eroi tosto diretta a Tunisi e alla sua rocca marittima e munitissima; sotto gli auspici e il comando dell'illustrissimo e inclito gentiluomo don Antonio de Cardona discendente della famosissima ducale progenie dei Folch; e davanti al sacratissimo e cristianissimo imperatore, luogotenente a latere giustamente presidente e capitano generale venne eretto questo baluardo e le vicine mura prossime al mare a spese pubbliche. Essendo consiglieri gli eccellentissimi e sempre nobili benemeriti dello Stato primari della città e veramente magnifici Gaspare Fortesa, Onofrio Rocca, Pietro Mora, Giannotto Martino, Michele Amargoso. Anno del Salvatore nostro 1535. Architetto dello Stato Pietro Pons barcellonese»

Balcone su via Canelles

L'iscrizione ricorda la visita dell'imperatore Carlo V a Cagliari, prima della sua partenza per la spedizione di Tunisi. Per l'occasione, una potente flotta si era raccolta nei pressi di capo Malfatano. Il sovrano venne accolto dal viceré Antonio de Cardona e dai consiglieri municipali. Nell'iscrizione vengono menzionati anche la costruzione dei bastioni nel quartiere Marina.[5]

Sulla facciata in via Canelles si legge una seconda iscrizione, posta nel XVIII secolo:

«VICT. AMEDEO III REGE O.F.A. ANGELO SOLARIO PROREGE CIVES KARALITANI AEDES HASCE CONSVLARES REFECERVNT ANNO DOMINI MDCCLXXVIII. JOS. MAR. PARAISO, GAV. MVLARGIA, SALV. CADEDDV JOS. CORTE II. JORG. PODDA, JOS. PISSORNO, JOAN BAPT. TROGV III. PETR. MVRGIA MELIS, FRANC. VACCA, PASCH. PERCY CONSVLIBVS»

«Traduzione: Essendo Vittorio Amedeo III re ottimo feliceaugusto Angelo Solaro viceré i cittadini cagliaritani rifecero questo palazzo municipale nell'anno del Signore 1787. Giuseppe Maria Paraiso, Gaino Mulargia, Salvatore Cadeddu, Giuseppe Corte, Giorgio Podda, Giuseppe Pissorno, Giovanni Battista Trogu, Pietro Murgia Melis, Francesco Vacca, Pasquale Percy consiglieri»

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Archi tardo gotici nel sottopiano

Gli ambienti interni si sviluppano sul piano terra, due piani superiori e un sottopiano. Al piano terra si trova l'ampia sala, coperta da un pregevole soffitto ligneo a cassettoni, risalente al XVI secolo. Nel sottopiano, oltre alle antiche cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, è possibile vedere una pavimentazione ad acciottolato, risalente al medioevo, e due aperture, con archi in stile tardo gotico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Palazzo di Città Archiviato il 18 gennaio 2009 in Internet Archive. URL consultato il 16 luglio 2009
  2. ^ Antico Palazzo di Città Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. URL consultato il 16 luglio 2009
  3. ^ Taglio del nastro per l'ex Palazzo civico[collegamento interrotto] da L'Unione Sarda del 5 febbraio 2009
  4. ^ Cagliari. La suggestione delle epigrafi, pag 60. Opera citata in bibliografia
  5. ^ Cagliari. La suggestione delle epigrafi, pag 61. Opera citata in bibliografia
  6. ^ Cagliari. La suggestione delle epigrafi, pag 68. Opera citata in bibliografia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tatiana Kirova, Franco Masala, Michele Pintus. Cagliari. Quartieri storici. Castello. Cagliari, Silvana Editoriale, 1985. ISBN 88-366-0073-5
  • A cura di Giancarlo Sorgia. Cagliari. La suggestione delle epigrafi. Cagliari, Edizioni della Torre, 1993. ISBN 88 7343 2530

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]