Palazzo Ghirlanda-Silva

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Palazzo Ghirlanda-Silva
Ingresso monumentale di palazzo Ghirlanda-Silva
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBrugherio
Indirizzovia Italia, 27
Coordinate45°33′04.72″N 9°18′07.99″E / 45.55131°N 9.30222°E45.55131; 9.30222
Informazioni generali
Condizioniin uso
CostruzioneXVI secolo
Stileneoclassico
Usobiblioteca civica
Piani2
Area calpestabile1992
Ascensori2
Realizzazione
ProprietarioComune di Brugherio
Committenteconti Scotti
famiglia Ghirlanda Silva

Palazzo Ghirlanda Silva è un edificio patrizio della prima metà del diciottesimo secolo che si trova nel centro storico di Brugherio ed è sede della biblioteca civica. Ha una superficie di 1992 metri quadrati, di cui 1407 sono adibiti ai servizi bibliotecari (i rimanenti sono dedicati a galleria espositiva, sala conferenze e uffici)[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo, che esisteva già dal XVI secolo e si trovava nel comune di Cassina Baraggia, era di proprietà dei conti Scotti, come la vicina Villa Fiorita (ora sede del Municipio)[2][3]. Nel 1778 Gio Batta Gallarati Scotti lo vendette a Gaspare Ghirlanda Silva di Milano[4]. Dal cognome del nuovo proprietario, l'edificio prese il nome con cui è conosciuto ancora oggi.

Dai Ghirlanda al Comune di Brugherio[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 dicembre 1872, a causa dei debiti, Carlo Ghirlanda Silva fu costretto a venderlo e ne frazionò la proprietà: una porzione andò al comune di Brugherio, l'altra a Paolo Alberti (fattore dei Ghirlanda, filandiere e consigliere comunale di Cassina Baraggia), mentre il giardino verso la piazza Noseda (ora piazza Cesare Battisti) al cavalier Noseda[2]. Nello specifico, il comune acquistò la "parte civile con corte, parte di giardino e ortaglia"[2]; a Paolo Alberti invece furono ceduti "i rustici, la casa del fattore, la rimanente parte del giardino a sud e l'altra parte di orto"[2]. Il comune fu autorizzato legalmente all'acquisto con Regio Decreto del 24 agosto 1872 e pagò la sua quota 25000 lire, accendendo due mutui: uno di 18000 lire presso la Commissione Centrale di Beneficenza amministratrice della Cassa di risparmio di Milano, l'altro di 7000 lire dai coniugi Scotti di Cernusco sul Naviglio[2].

Dal Novecento agli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Dalla fine del XIX secolo, palazzo Ghirlanda Silva ospitò vari enti al suo interno: la scuola elementare, gli uffici comunali e, nel 1904, anche l'asilo infantile[2]. Nel 1960, con la nascita a Brugherio del servizio bibliotecario, la biblioteca si aggiunse agli altri servizi pubblici già presenti nell'edificio[1]. Il palazzo fu ristrutturato più volte nella seconda metà del Novecento: nel 1970 circa, nel 1982 e, di nuovo, tra il 1998 e il 2003, a causa questa volta di un cedimento strutturale. Terminati i lavori di consolidamento, dal 2003 palazzo Ghirlanda Silva è destinato esclusivamente a sede della biblioteca, della galleria espositiva e della sala polifunzionale[1].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Cortile interno di Palazzo Ghirlanda-Silva

La costruzione, in stile neoclassico settecentesco, ha pianta ad U con la facciata principale rivolta verso l'attuale via Italia (ex via dell'Unione) e le due ali che si sviluppano verso l'interno, delimitando un cortile con portico a colonne binate. Un tempo il portico era aperto, mentre ora è tamponato con vetrate. Sul cortile si affaccia un balcone in ferro battuto. Sulla facciata si apre, invece, un portone monumentale in pietra sormontato da una massiccia balconata decorata, risalente al XX secolo[5]. La copertura è a padiglione, con manto in tegole a coppo di laterizio.

In origine, l'edificio comprendeva ulteriori spazi: i rustici, la casa del fattore, un vasto giardino sul retro, un grande appezzamento di terreno coltivato a prato di fronte alla facciata e un altro terreno piantumato con alberi di gelso[5]. Nella Cronaca dell'allora parroco Paolo Antonio De Petri[3], datata 1794, il palazzo era così descritto:

«Intorno al cortile i portici a doppie colonne, appartamenti superiori e inferiori, scuderie, fienili, rimesse. Ci sono torchio e tinara, cantine e solari, magazzini e casa del fattore. Fuori del recinto, a mezzogiorno e ponente, li giardini irrigui con le acque della Gallarana e vasto prato con viale di meli. Non manca un crottino con ghiacciaia. Nel vasto cortile del palazzo nel 1753 vi fu uno spettacolo di pubblica cuccagna, a spese del marchese Pallavicini; ci si divertiva, ma anche si pregava nella cappella privata.[5]»

Fino alla metà dell'Ottocento la proprietà si estendeva ancora da via dell'Unione a piazza Noseda e solo con la vendita frazionata del 1872 furono eretti i due muri di cinta a sud e ad ovest del palazzo, tuttora presenti[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Comune di Brugherio. Biblioteca Civica. Cenni storici, su comune.brugherio.mb.it. URL consultato l'11 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2018).
  2. ^ a b c d e f Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio: luoghi memorabili, Brugherio, Parole Nuove, 1987.
  3. ^ a b Luciana Tribuzio Zotti e Giuseppe Magni, Una città nel segno dei Magi: Brugherio 1613-2013, Brugherio, Associazione Kairos, 2012.
  4. ^ Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti, Brugherio, Musicografica Lombarda, stampa 1986.
  5. ^ a b c d Brugherio: i suoi luoghi, la sua storia: 225. Anniversario del primo volo italiano in mongolfiera con uomini a bordo, Brugherio, Comune di Brugherio, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca, la seconda casa dei cittadini: mezzo secolo di storia della Biblioteca Civica di Brugherio raccontata dai Brugheresi (DVD), Brugherio, Comune di Brugherio, 2010.
  • Vicky Porfidio, Brugherio: i suoi luoghi, la sua storia: 225. anniversario del primo volo italiano in mongolfiera con uomini a bordo, Brugherio, Comune di Brugherio, 2009.
  • Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio nei documenti: un contributo alla ricostruzione del territorio di Brugherio attraverso i rilevamenti fiscali del XVI secolo, le mappe del catasto teresiano e i rilevamenti ottocenteschi, Brugherio, Circolo culturale Paolo Grassi, 1986, SBN IT\ICCU\MIL\0511906.
  • Luciana Tribuzio Zotti, Brugherio: luoghi memorabili, Brugherio, Parole Nuove, 1989, SBN IT\ICCU\MIL\0506476.
  • Luciana Tribuzio Zotti e Giuseppe Magni, Brugherio 1613-2013: una città nel segno dei magi, Brugherio, Comune di Brugherio, 2012, SBN IT\ICCU\LO1\1464157.
  • Ritorno al futuro: la rinnovata Biblioteca Civica si presenta (DVD), Brugherio, Comune di Brugherio, 2004.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]