Museum für Lebensgeschichten

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Museum für Lebensgeschichten
Ubicazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàSpeicher
IndirizzoHof Speicher
Coordinate47°24′47.52″N 9°26′27.04″E / 47.413199°N 9.440845°E47.413199; 9.440845
Caratteristiche
Tipomuseo storico
Istituzioneluglio 2006
Sito web

Il Museum für Lebensgeschichten (in italiano "Museo delle storie di vita") si trova a Speicher nel Canton Appenzello Esterno, e documenta e presenta biografie di personalità storiche o contemporanee della regione. Nel 2009 il museo è stato insignito della menzione speciale del Premio del museo europeo dell'anno.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 2004 e il 2006 la Fondazione Leben im Alter ha costruito a Speicher un nuovo centro per anziani con appartamenti e una casa di cura. È stato indetto un concorso per l'esposizione artistica del centro, vinto da Hans Ruedi Fricker di Trogen. Il suo obiettivo era quello di documentare e rendere visibili le storie della vita degli abitanti del centro per anziani e delle personalità straordinarie dei due semicantoni dell'Appenzello.[2] Voleva anche far sì che gli ospiti del centro avessero una biografia e non semplicemente un numero di stanza. La sezione espositiva è completata da un ErinnerBAR: un luogo d'incontro per raccontare storie, fare rete e sfogliare la piccola mediateca. Per la realizzazione è stata fondata un'associazione promotrice. Il Museum für Lebensgeschichten è stato inaugurato nel luglio 2006 insieme al centro di assistenza e residenza per anziani Hof Speicher.[3] La prima mostra era incentrata sulla vita dell'artista Hans Krüsi, che aveva ottenuto la residenza a Speicher.

Edificio[modifica | modifica wikitesto]

Il Museum für Lebensgeschichten è integrato nel centro anziani Hof Speicher.[4] Il centro di residenza e di cura per anziani è stato costruito tra il 2004 e il 2006 dagli architetti Beat Affolter e Piet Kempter di San Gallo. Gli edifici in legno sono rivestiti esternamente con ardesia naturale scura. L'intero centro pensionistico è composto da tre edifici separati. Il Museum für Lebensgeschichten è situato nella zona d'ingresso dell'edificio centrale e nei corridoi adiacenti al ristorante aperto al pubblico.[5][6] Il centro del museo è l'ErinnerBAR nella lounge.

Collezione[modifica | modifica wikitesto]

Il Museum für Lebensgeschichten non è una collezione di oggetti, bensì un museo dinamico e un progetto socio-culturale. Le storie di vita dei residenti e dei personaggi storici della regione vengono raccontate, scritte ed esposte.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

La mostra si trova al piano terra del centro di assistenza e residenza per anziani Hof Speicher

Ogni anno vengono allestite circa due mostre temporanee. Esse documentano la vita e le opere di una persona utilizzando immagini, testi e oggetti. La biografia individuale viene elaborata e esposta e, oltre alla storia del singolo individuo, viene ricordato come le persone vivevano e lavoravano nel territorio fino a tempi recenti. Queste memorie arricchiscono e ampliano i collegamenti con il presente e gli sviluppi. Vengono selezionate personalità note ma anche persone comuni.[7] Ad esempio in alcune mostre sono stati soggetto di esposizioni il centenario Jakob Eugster, l'artista Roswitha Merz, l'ingegnere e pittore Fred Sager, il fotografo Mäddel Fuchs e l'artista Marisa Fuchs, e il musicista e ricamatore Ficht Tanner. La mostra dell'estate 2023 è stata dedicata a Ernst Kriemler, che raccontò la sua vita in sette quaderni di scuola.

Sebbene le mostre vengano prima o poi smantellate, tutte le storie della vita delle persone vengono messe per iscritto, principalmente da parte di scrittori professionisti. Queste testimonianze scritte vengono stampate in opuscoli e sono disponibili nella mediateca e anche nella pagina web del museo.[8]

Poiché il Museo delle storie di vita è un progetto di storia orale, un elemento importante sono i "caffè dei racconti" mensili, dove gli anziani si incontrano e sono incoraggiati a raccontare storie della loro vita, condividere esperienze e formare una comunità. I contatti interni ed esterni permettono la realizzazione di un programma diversificato di eventi.

Altre offerte al pubblico[modifica | modifica wikitesto]

Sono previste visite guidate alle mostre e un programma di eventi pubblici con conferenze, letture, musica, proiezioni di film e dibattiti.

Gestione[modifica | modifica wikitesto]

Il museo è gestito da un'associazione e la presidente è Hannelore Schärer.[9] Il comitato sviluppa il programma e in alcuni casi viene chiamato un curatore per le mostre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The special commandations, su European Museum of the Year Award.
  2. ^ (DE) Toni Dörig, Etwas aus der je eigenen Biografie. Hof Speicher: Frickers «Museum der Lebensgeschichten» als künstlerische Gestaltung ausgewählt, in Appenzeller Zeitung, 30 maggio 2005.
  3. ^ (DE) Guido Berlinger-Bolt, Geistige Altersvorsorge gefragt. Am Wochenende wurde das Alterszentrum Hof, Speicher, eingeweiht – und (darin integriert) das Museum für Lebensgeschichten, in Appenzeller Zeitung, 3 luglio 2006.
  4. ^ (DE) Irène Kost, Das Ende einer Leidensgeschichte. Spatenstich für das Alterszentrum «Zaun» in Speicher., in Appenzeller Zeitung, 26 maggio 2004.
  5. ^ (DE) Corina Hugentobler, Viel Interesse am Alterszentrum. Die öffentliche Besichtigung des Rohbaus des Alterswohn- und Pflegezentrums Hof Speicher lockte zahlreiche Interessierte an., in Appenzeller Zeitung, 16 settembre 2005.
  6. ^ (DE) Andreas Fagetti, Angenehm alt werden. Pflegezentrum, öffentliches Gourmetrestaurant und modernes Wohnen: Im Hof Speicher bricht für ältere Menschen eine neue Zeit an., in St. Galler Tagblatt, 25 aprile 2006.
  7. ^ (DE) Hans Ruedi Fricker et al., Museum für Lebensgeschichten im Alterswohn- und Pflegezentrum Hof Speicher: Informationsbroschüre., Speicher, 2010.
  8. ^ (DE) Bisher erschienene Lebensgeschichten, su Museum für Lebensgeschichten.
  9. ^ (DE) Vielen Dank unserem Vorstand, su Museum für Lebensgeschichten.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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