Ministero degli affari interni e delle comunicazioni

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Coordinate: 35°40′33.6″N 139°45′03.6″E / 35.676°N 139.751°E35.676; 139.751
Ministero degli affari interni e delle comunicazioni
Il MIC nella sua sede di Chūō Gōdō Chōsha Daini-gōkan a Chiyoda
SiglaMIC
StatoBandiera del Giappone Giappone
TipoMinistero statale
Istituito2001
PredecessoreManagement and Coordination Agency
Ministero delle poste (Giappone)
Ministry of Home Affairs
MinistroTakeaki Matsumoto
ViceministriKoichi Watanabe
Seishi Baba
Impiegati5 245
SedeEdificio Governativo Centrale n. 2
Indirizzo2-1-2 Kasumigaseki, Chiyoda, Tokyo
Sito webwww.soumu.go.jp

Il Ministero degli affari interni e delle comunicazioni (総務省?, Sōmu-shō, in inglese Ministry of Internal Affairs and Communications, da cui l'acronimo MIC) è il dicastero del governo giapponese preposto all'organizzazione amministrativa del Paese, alla prevenzione delle catastrofi naturali e alla gestione dei servizi postali e di telecomunicazione.

La sede è all'interno del Chūō Gōdō Chōsha Daini-gōkan, che si trova nel quartiere Kasumigaseki a Chiyoda, Tokyo[1].

Dal 14 dicembre 2023 il ministro in carica è Takeaki Matsumoto[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Ministero della pubblica amministrazione, degli affari interni, delle poste e delle telecomunicazione fu istituito il 6 gennaio 2001 in seguito all'accorpamento del Ministero degli affari interni, del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e dell'Agenzia di amministrazione e coordinamento[3]. Nel processo alcune funzioni di quest'ultima furono prese in carico dall'Ufficio di gabinetto, mentre la stragrande maggioranza delle funzioni del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni vennero affidate a un'agenzia postale indipendente che più tardi avrebbe preso il nome di Nippon Yūsei Kōsha.

Nel 2004 il dicastero cambiò nome in Ministero degli affari interni e delle comunicazioni[3][4].

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il ministero si occupa dell'organizzazione amministrativa del Paese, della tassazione e dei finanziamenti a livello locale, del coordinamento del sistema elettivo, della prevenzione delle catastrofi naturali e degli incendi, dell'elaborazione e della pubblicazione delle statistiche ufficiali e della gestione dei servizi postali e di telecomunicazione[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Address of Ministry of Internal Affairs and Communications, su soumu.go.jp, Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. URL consultato il 19 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Embattled Japan PM Kishida ousts LDP's most powerful faction from Cabinet, su Kyodo News, 15 dicembre 2023. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  3. ^ a b (EN) Lee Woolgar, Ministry of Internal Affairs and Communications, in Erawatch, Commissione europea, 12 gennaio 2013. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
  4. ^ (EN) Marie Anchordoguy, Reprogramming Japan: The High Tech Crisis Under Communitarian Capitalism, Cornell University Press, 2005, p. XII, ISBN 978-0-8014-4187-5.
  5. ^ (EN) Guidance on the Ministry of Internal Affairs and Communications, su soumu.go.jp, Ministero degli affari interni e delle comunicazioni. URL consultato il 19 maggio 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN147110761 · ISNI (EN0000 0004 0643 0423 · LCCN (ENno2001079056 · J9U (ENHE987007423049805171 · NDL (ENJA00840771 · WorldCat Identities (ENlccn-no2001079056