Magila
Magila | |
---|---|
Magila latimana | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Ordine | Decapoda |
Infraordine | Thalassinidea |
Famiglia | Axiidae |
Genere | Magila |
La magila (gen. Magila) è un crostaceo estinto, appartenente ai decapodi. Visse tra il Giurassico inferiore e il Giurassico superiore (circa 190 – 150 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e Asia.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Questo animale, di aspetto vagamente simile a un gambero di fiume, possedeva un carapace cilindrico e appiattito lateralmente, e la sua lunghezza totale non raggiungeva i 5 centimetri. Il rostro era corto e privo di dentellature, mentre le prime tre paia di zampe erano dotate di chele; il primo paio era molto più robusto e grande degli altri, con chele corte e massicce e dotate di “dita” mobili e fisse di eguale lunghezza e ricurve. Le antenne cefaliche erano estremamente allungate, lunghe il doppio del corpo.
Classificazione[modifica | modifica wikitesto]
Il genere Magila venne descritto per la prima volta da Muenster nel 1839, sulla base di alcuni rari resti fossili ritrovati nel giacimento di Solnhofen. I fossili di questo animale sono poi stati scoperti in numerosi giacimenti giurassici europei, e si conoscono varie specie: M. bonjouri (Giurassico inferiore, Francia), M. pichleri (Giurassico medio, Germania e Gran Bretagna), M. straeleni (Giurassico superiore, Romania e Israele), M. dura (Giurassico superiore, Russia e Polonia), M. desmarestii, M. latimana e M. denticulata (Giurassico superiore, Germania). Un genere assai simile è Etallonia, rinvenuto anch'esso a Solnhofen. Entrambi questi animali sono stati ascritti al gruppo dei talassinidi (Thalassinidea).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Münster G. von 1839. Decapoda Macroura. Abbildung und Beschreibung der fossilen langschwänzigen Krebse in den Kalkschiefern von Bayern. Beitr. Petrefactenkde 2: 1-88.
- Oppel A. 1861. Die Arten der Gattungen Eryma, Palaeastacus, Magila und Etallonia. Jh. Ver. vaterl. Naturk. Württ. 17: 355-361.
- Förster, R. 1977. Untersuchungen an jurassischen Thalassinoidea (Crustacea, Decapoda). Mitteilungen der Bayerische Staatssammlung für Paläontologie und historische Geologie , vol. 17:p. 137–156.
- Alessandro Garassino & Günter Schweigert. 2006. "The Upper Jurassic Solnhofen decapod crustacean fauna: review of the types from old descriptions. Part I. Infraorders Astacidea, Thalassinidea, and Palinura". Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano 34.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Magila
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Magila, su Fossilworks.org.