Louisville City Football Club

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Louisville City Football Club
Calcio
LouCity
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Viola
Dati societari
Città Louisville
Nazione Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Confederazione CONCACAF
Federazione USSF
Campionato USL Championship
Fondazione 2014
Presidente Bandiera degli Stati Uniti John Neace
Allenatore Bandiera degli Stati Uniti Danny Cruz
Stadio Lynn Family Stadium
(15 304 posti)
Sito web www.loucity.com
Palmarès
Titoli nazionali 2 USL Championship
Si invita a seguire il modello di voce

Il Louisville City Football Club è una società calcistica professionistica statunitense con sede nella città di Louisville, nel Kentucky, che disputa le proprie partite casalinghe presso il Lynn Family Stadium, impianto da 15.304 posti complessivi. Condivide i proprietari e le strutture con il Racing Louisville, squadra femminile della National Women's Soccer League.

Attualmente milita nella USL Championship, campionato di seconda divisione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Louisville City Football Club venne fondato il 4 giugno 2014, con l'acquisto per il 2015 dei diritti di franchigia in USL dell'Orlando City, nel frattempo ammessa in MLS.[1] Il nuovo club sarebbe stato di proprietà di un gruppo di imprenditori locali, guidati da Wayne Estopinal, uno degli azionisti di minoranza dello stesso Orlando City.[2] Il Louisville City adottò gli stessi colori del club della Florida, col quale avviò anche un accordo di affiliazione,[1] terminato poi nel 2016 quando il club della Florida fondò la propria squadra riserve.[3]

Il Louisville City si affermò subito come uno dei migliori club della lega: già alla prima stagione, guidato dall'ex-giocatore dell'Orlando City James O'Connor, la squadra si classificò al secondo posto in assoluto al termine della stagione regolare e, dopo aver eliminato il Charleston Battery, raggiunse la finale della Eastern Conference, dove venne infine eliminata dai futuri campioni dei Rochester Rhinos. Il club bissò il risultato la stagione successiva: dopo aver terminato nuovamente la stagione regolare al secondo posto in assoluto, i viola sconfissero ai playoff i Richmond Kickers e il Charleston Battery, prima di perdere la finale di Eastern Conference ai calci di rigore contro i futuri campioni dei New York Red Bulls II.

Il 2017 fu un anno trionfale per la franchigia del Kentucky: classificatosi primo nella Eastern Conference in stagione regolare, la squadra conquistò il primo titolo della sua storia dopo aver eliminato ai play-off Bethlehem Steel, Rochester Rhinos, N.Y. Red Bulls II e aver vinto la finale contro gli Swope Park Rangers con il risultato di 1-0.

Nell'estate del 2018 l'allenatore O'Connor si dimise per diventare il nuovo allenatore dell'Orlando City.[4] Dopo che un triumvirato di tre giocatori assunse momentaneamente la guida della squadra,[5] il 2 agosto Jack Hackworth fu nominato ufficialmente nuovo allenatore del Louisville City.[6] Sul campo, dopo aver terminato ancora una volta la stagione regolare al secondo posto in assoluto, la squadra si rese protagonista di un'ottima prestazione nei playoff, battendo l'Indy Eleven per 4-1, il Bethlehem Steel 2-0 e il N.Y. Red Bulls per 5-1, prima di vincere il secondo titolo della propria storia l'8 novembre battendo in finale il Phoenix Rising con il risultato di 1-0. Il Louisville City divenne così la prima società in assoluto a vincere due titoli consecutivi nella USL.[7]

Nel 2019, dopo essersi qualificato per i play-off grazie al quarto posto nella Eastern Conference ed aver eliminato nell'ordine i Tampa Bay Rowdies (2-1), i Pittsburgh Riverhounds (2-1 dts) e l'Indy Eleven (3-1 dts), il club raggiunse per la terza volta consecutiva la finale del campionato. Disputata ancora una volta in casa, i viola non riuscirono però a mantenere l'iniziale vantaggio e vennero sconfitti per 3-1 dai Real Monarchs.

Il 12 luglio 2020 il Louisville City inaugurò il proprio nuovo stadio, denominato Lynn Family Stadium, in occasione della sfida contro i Pittsburgh Riverhounds, poi terminata 3-1 per questi ultimi. I viola si resero comunque protagonisti di un'ottima stagione regolare, e, a seguito delle vittorie per 2-0 contro Pittsburgh e Saint Louis, disputarono in casa la finale della Eastern Conference, che tuttavia persero contro per 2-1 contro i Tampa Bay Rowdies.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Louisville City F.C.
  • 2015 - 2º nella Eastern conference della USL. Semifinali dei play-off
    Quarto turno della U.S. Open Cup
  • 2016 - 2º nella Eastern conference della USL. Semifinali dei play-off
    Terzo turno della U.S. Open Cup
  • 2017 - 1º nella Eastern conference della USL. Campione dopo i play-off (1º titolo)
    Terzo turno della U.S. Open Cup
  • 2018 - 2º nella Eastern conference della USL. Campione dopo i play-off (2º titolo)
    Quarti di finale della U.S. Open Cup
  • 2019 - 4º nella Eastern conference della USL Championship. Finale dei play-off
    Quarto turno della U.S. Open Cup
  • 2020 - 1º nel girone E della USL Championship. Semifinali dei play-off

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il primo logo del club, in uso dal 2015 al 2020

I colori sociali del Louisville City sono il viola e il bianco, spesso arricchiti con inserti dorati, e derivano da quelli dell'Orlando City, club dal quale vennero acquistati i diritti di franchigia.

Il logo del club è stato adottato al termine della stagione 2020, raffigura uno scudo viola con all'interno tre fleur-de-lys bianchi sormontati dal nome della società. Il logo richiama esplicitamente quello del club femminile.[8]

Precedentemente, dalla fondazione a tutta la stagione 2020, il logo era uno scudo composto da una parte superiore con lo skyline cittadino, una inferiore che richiamava una botte, vista la tradizione cittadina nell'attività di distilleria, sormontata da un giglio. Le due metà erano separate da una fascia col nome del club. Questo primo logo era stato creato da uno studente di grafica con un passato da calciatore, ed era stato selezionato a seguito di un concorso.[9]

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lynn Family Stadium.

Alla sua nascita il club scelse di giocare le proprie partite casalinghe al Louisville Slugger Field,[2] uno stadio da baseball inaugurato nel 2000. La capienza dell'impianto è di 13.131 posti, ma vista la particolare conformazione a diamante dei campi da baseball, per le partite di calcio alcuni posti non venivano venduti a causa della pessima visibilità, riducendo la capienza a circa 8.000 posti.[10] Per facilitare l'uso calcistico il monte di lancio del campo da baseball era semovibile, grazie a un sistema ideato dallo stesso presidente del Louisville City Estopinal, la cui professione era l'architetto.[11]

Sin dalla propria nascita il club aveva comunque stabilito di costruire un proprio stadio, dedicato esclusivamente al calcio. L'area venne individuata e acquistata nell'aprile del 2017,[12] e i lavori di costruzione vennero avviati il 28 giugno 2018.[13] Il nuovo stadio, chiamato Lynn Family Stadium, è stato inaugurato il 12 luglio 2020 in occasione della partita casalinga di campionato contro i Pittsburgh Riverhounds. L'impianto è composto da un doppio ordine di tribune su tre lati del campo, con il quarto lato occupato da una piccola tribunetta e un maxischermo, per una capienza complessiva di 15.304 (11.700 a sedere).

Società[modifica | modifica wikitesto]

Il Louisville City è di proprietà di una società chiamata Soccer Holdings L.L.C., formata da 47 investitori ciascuno con differenti quote.[14]

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Louisville City F.C..
Allenatori del Louisville City F.C.
Presidenti del Louisville City F.C.
  • 2015-2016 Bandiera degli Stati Uniti Wayne Estopinal
  • 2016-in carica Bandiera degli Stati Uniti John Neace[16]

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Louisville City F.C..

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2017, 2018

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Finalista: 2019

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
United Soccer League 2 2017 2018 4
USL Championship 2 2019 2020
United Soccer League 2 2015 2016 2

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella la media degli spettatori presenti allo stadio per le partite di stagione regolare.[17][18]

Stagione Partite disputate Totale spettatori Media spettatori
2015 14 94.707 6.765
2016 15 108.269 7.218
2017 16 137.801 8.613
2018 17 134.093 7.888
2019 17 153.705 9.041

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Le maggiori rivalità del Louisville City sono quelle col Cincinnati e l'Indy Eleven. In passato esisteva una rivalità anche con il Saint Louis, terminata col fallimento della società.

Dirty River Derby[modifica | modifica wikitesto]

Il Dirty River Derby è stata una delle rivalità più accese delle leghe inferiori del calcio nordamericano.[19][20] Disputato tra Louisville e Cincinnati, città divise da poco più di 150 chilometri, ha vissuto momenti di alta tensione soprattutto durante un incontro della stagione 2017, quando il giocatore del Cincinnati Djiby morse il centrocampista del Louisville City McCabe.[21]

Inoltre, alla squadra che avesse ottenuto i migliori risultati nei derby disputati durante la stagione regolare andava la River Cities Cup. Nel corso delle tre stagioni in cui i due club si sono affrontati in USL, il Cincinnati ha vinto nel 2016, mentre il Louisville City nelle seguenti due edizioni, compresa l'ultima in assoluto del 2018. A seguito del passaggio in MLS del Cincinnati la rivalità è andata scemando, con le due squadre che ora possono incontrarsi solamente in incontri validi per l'U.S. Open Cup.[22]

LIPAFC[modifica | modifica wikitesto]

Durante la stagione USL del 2018, la prima dell'Indy Eleven nella lega, entrambe le società sui rispettivi social media ribattezzarono la rivalità Louisville-Indianapolis Proximity Association Football Contest, spesso abbreviato in LIPAFC.[23] Le due squadre si affrontarono per la prima volta nel terzo turno della U.S. Open Cup del 2015, in una gara vinta dal Louisville City per 2-0.

Le due rivali si sono affrontate per due volte anche nei playoff di USL Championship, nel 2018 al primo turno (vittoria interna per 4-1 per il Louisville City)[24] e nel 2019 nella finale della Eastern Conference. Nonostante la franchigia dell'Indiana disputasse il match in casa, a prevalere dopo i tempi supplementari furono nuovamente i viola di con il risultato finale di 3-1.[25]

King's Cup[modifica | modifica wikitesto]

La Kings Cup era il trofeo messo in palio tra le franchigie del Louisville City e del Saint Louis e veniva assegnato alla squadra che avesse ottenuto il maggior numero di punti negli scontri diretti stagionali. La coppa prendeva il nome dal fatto che entrambe le città dovessero il proprio nome da re francesi di nome Luigi (Louis XVI nel caso di Louisville e Louis IX per Saint Louis). Le due squadre si affrontarono per la prima volta nella prima giornata della stagione 2015, in un incontro terminato 2-0 per il Louisville. I viola hanno vinto la coppa in tutte le stagioni in cui essa è stata contesa tra le due società.[26]

La rivalità ha avuto il suo ultimo atto il 17 ottobre 2020, in quello che è stato anche l'unico incontro nei playoff tra i due club. A seguito della vittoria dei viola per 2-0 e la conseguente eliminazione del Saint Louis, quest'ultimo ha cessato le proprie attività, ponendo così fine alla rivalità.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Orlando City's USL PRO franchise to move to Louisville in 2015; will become MLS team's affiliate, su mlssoccer.com, 4 giugno 2014. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  2. ^ a b (EN) Louisville pro soccer club unveiled Wednesday, su courier-journal.com, 3 giugno 2014. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  3. ^ (EN) Orlando City SC announce plans to field USL team in 2016, ending Louisville affiliation, su mlssoccer.com, 30 giugno 2015. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  4. ^ (EN) Orlando City SC Hires James O’Connor as Head Coach, su orlandocitysc.com, 29 giugno 2018. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  5. ^ (EN) Louisville City Football Club agrees deal in principle with Orlando City SC, su loucity.com, 29 giugno 2018. URL consultato il 12 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2021).
  6. ^ (EN) Louisville City FC Appoints John Hackworth as Head Coach, su loucity.com, 2 agosto 2018. URL consultato il 12 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2021).
  7. ^ (EN) Justin Sayers, Louisville City FC wins second-straight USL Cup, beats Phoenix Rising FC, su courier-journal.com, 8 novembre 2018. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Loucity ushers in next chapter with rebrand, new logo, su loucity.com, 17 novembre 2020. URL consultato il 21 novembre 2020.
  9. ^ (EN) Louisville City FC unveils 'abstract' new logo, su courier-journal.com, 22 giugno 2014. URL consultato il 21 novembre 2020.
  10. ^ (EN) Feasibility study: professional soccer stadium (PDF), su louisvilleky.gov, agosto 2016, p. 9. URL consultato il 31 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2020).
  11. ^ (EN) Retractable mound saves Louisville City FC, su courier-journal.com, 26 febbraio 2015. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  12. ^ (EN) See renderings for new Louisville City FC stadium in Butchertown, su courier-journal.com, 12 aprile 2017. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  13. ^ (EN) Louisville City FC breaks ground on new soccer stadium as costs rise, su courier-journal.com, 28 giugno 2018. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  14. ^ (EN) Louisville City FC releases ownership list ahead of soccer stadium resolution vote, su courier-journal.com, 5 ottobre 2017. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  15. ^ (EN) Louisville City FC head coach leaving for MLS job, su bizjournals.com, 29 giugno 2018. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  16. ^ (EN) New Leadership for Louisville City FC Stadium effort, su soccerstadiumdigest.com, 26 settembre 2016. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  17. ^ (EN) Attendance Project: Div. II, su kenn.com. URL consultato il 3 novembre 2020.
  18. ^ (EN) Attendance Project: Div. III, su kenn.com. URL consultato il 3 novembre 2020.
  19. ^ (EN) Charlie Hatch, Koch: FC Cincinnati vs. Louisville City is biggest rivalry in USL, su cincinnati.com, 4 aprile 2018. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  20. ^ (EN) Robert Rimpson, LouCity vs. FC Cincinnati: The Dirty River Derby is more meaningful now than ever, su courier-journal.com, 11 giugno 2019. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  21. ^ (EN) Patrick Brennan, FC Cincinnati's Djiby Fall suspended for 'major game misconduct', su cincinnati.com, 26 aprile 2017. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  22. ^ (EN) Rob Peirce, Dirty River Derby: A Look Back, su cincinnatisoccertalk.com, 9 settembre 2018. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  23. ^ (EN) Louisville-Indianapolis Proximity Association Football Contest, su lipafc.com. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  24. ^ (EN) Justin Sayers, LouCity makes it 5 straight playoff wins with victory against Indy Eleven, su courier-journal.com, 20 ottobre 2018. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  25. ^ (EN) Kevin Johnston, Louisville City through to 3rd-straight USL Cup final after topping Indy Eleven in thriller, su indystar.com, 9 novembre 2019. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  26. ^ (EN) John Arlia, Kings’ Cup Brings Together Best of Frenemies, su uslchampionship.com, 17 maggio 2019. URL consultato il 19 gennaio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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