Lobelia deckenii

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Lobelia deckenii
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Campanulaceae
Sottofamiglia Lobelioideae
Genere Lobelia
Specie L. deckenii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Campanulales
Famiglia Campanulaceae
Sottofamiglia Lobelioideae
Genere Lobelia
Specie L. deckenii
Nomenclatura binomiale
Lobelia deckenii
(Asch.) Hemsl., 1877

Lobelia deckenii (Asch.) Hemsl., 1877 è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Può raggiungere un'altezza di 3 metri, ha fusto cavo e fiori blu disposti su grandi spighe verticali claviformi sorrette da un'ampia rosetta fogliare.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Per adattarsi a condizioni climatiche caratterizzate da scarsezza di acqua e ampie escursioni termiche questa pianta ha sviluppato singolari strategie: durante la notte le foglie si richiudono verso il fusto centrale e secernono piccole quantità di soluzione acquosa che ricopre le gemme. Di notte l'acqua gelando riveste con uno strato di ghiaccio i delicati organi proteggendoli dalle basse temperature.

Lobelia deckenii si riproduce prevalentemente per impollinazione ornitogama, ad opera di Nectarinia johnstoni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una delle specie vegetali caratteristiche della zona di brughiera del Parco nazionale del Kilimanjaro (Tanzania).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono note le seguenti sottospecie:[3]

  • Lobelia deckenii deckenii
  • Lobelia deckenii incipiens E.B.Knox, 1993

La sottospecie Lobelia deckenii keniensis, presente sul Monte Kenya, è oggi considerata una specie a sé stante, Lobelia gregoriana.[4]

La sottospecie Lobelia deckenii sattimae, endemica dei monti Aberdare del Kenya, è oggi classificata come Lobelia gregoriana subsp. sattimae.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 22 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) Lobelia deckenii, in World Checklist of Selected Plant Families, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 novembre 2019.
  4. ^ (EN) Lobelia deckenii subsp. keniensis, in World Checklist of Selected Plant Families, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew.
  5. ^ (EN) Lobelia deckenii subsp. sattimae, in World Checklist of Selected Plant Families, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alan P. Smith, Truman P. Young, Tropical Alpine Plant Ecology, in Annual Review of Ecology and Systematics, vol. 18, 1987, pp. 137-158.

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