Lobbia

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Konrad Adenauer e Willy Brandt indossano entrambi una lobbia in una foto del 1961.

La lobbia (o il lobbia), chiamata anche homburg, è un tipo di cappello semirigido di feltro, da uomo, caratterizzato dalla infossatura centrale e dalle tese larghe con orlo rialzato.[1]

Il nome italiano deriva da quello del deputato Cristiano Lobbia che nel 1869 fu vittima di una brutale aggressione lungo una via di Firenze, allora capitale d'Italia, sede del Parlamento. Fu colpito da una gran botta in testa (che infossò il suo cappello) e da tre pugnalate al petto, tra l'indignazione di Firenze e dell'intero Regno Italiano. Un cappellaio intraprendente approfittò della pubblicità suscitata dalla vicenda per mettere in vendita cappelli "alla Lobbia"[2].

Curiosità nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel film Un eroe dei nostri tempi, diretto da Mario Monicelli, un cappello alla lobbia assume un'importanza primaria in varie sequenze.

I Procol Harum gli hanno dedicato l'omonima canzone Homburg pubblicata su 45 giri nel 1967.

Nel film Don Camillo e l'onorevole Peppone (1955), il cappello Lobbia è il cappello che indossa Peppone al momento di recarsi a Roma, dopo la sua elezione alla camera dei deputati. Simboleggia il passaggio di Peppone da sindaco di un piccolo paese di provincia, quando indossava più spesso un fedora morbido, a deputato della repubblica, quando inizia ad indossare il Lobbia.

Nel film Don Camillo monsignore... ma non troppo (1961), Peppone e Don Camillo ritornano insieme a Brescello. Peppone indossa un cappello Lobbia, a sottolineare il suo status di senatore. Durante la sua permanenza a Brescello, tornerà ad indossare un fedora, che rappresenta le sue origini e la sua battaglia proletaria. Al termine della pellicola, dovendo Peppone fare ritorno a Roma, di nuovo si ritroverà a portare un Lobbia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ lòbbia in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 26 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2018).
  2. ^ Gian Antonio Stella, I misteri di via dell'Amorino, Rizzoli, 2012, ISBN 9788817062794.

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