Let Me Reintroduce Myself

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Let Me Reintroduce Myself
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaGwen Stefani
Pubblicazione7 dicembre 2020
Durata3:11
GenereSka[1]
Reggae[1]
Dance pop[2]
Elettropop[2]
Pop rock[2]
EtichettaInterscope
ProduttoreLuke Niccoli
FormatiDownload digitale
Gwen Stefani - cronologia
Singolo precedente
(2020)
Singolo successivo
(2021)

Let Me Reintroduce Myself è un singolo della cantante statunitense Gwen Stefani, per il suo quinto album in studio previsto nel 2021.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 dicembre 2020 Gwen Stefani ha annunciato per la prima volta Let Me Reintroduce Myself, pubblicando sui social media la copertina del singolo che la ritrae sia con i vestiti indossati per il video di Just a Girl che per il video di Hollaback Girl.[3][4] Stefani racconta inoltre di aver prodotto nuova musica per un quinto album in studio inaspettatamente[5]:

"Onestamente [...] non ho mai avuto intenzione di fare nuova musica negli ultimi anni. Voglio dire, ci ho fantasticato sopra, ma penso sempre agli artisti che ho amato crescendo, e penso di voler solo ascoltare le canzoni che mi piacciono che hanno già fatto. È nostalgico per me. Capisci cosa intendo? Non vado davvero a cercare nuova musica da loro. Quindi qualcosa mi ha fatto pensare: perché io dovrei farlo? Mi sentivo di aver già realizzato quei brani che chi mi ama ascolta".

Il brano è stato scritto e composto dalla stessa Stefani con Luke Niccoli e Ross Golan.[6] Il fratello dell'artista, Eric Stefani, ha contribuito suonando la tastiera elettronica, mentre il membro dei No Doubt Gabrial McNair ha suonato l'organo Hammond.[7] Lo stile del brano è stato paragonato agli esordi della cantante con i No Doubt, grazie agli elementi di musica ska, reggae,[8] considerato il ritorno alla musica pop dopo le collaborazioni con Blake Shelton.[9][10]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip è stato rilasciato su Youtube il 1º gennaio 2021, ed in esso la cantante, in linea con il testo della canzone, rievoca alcuni dei suoi look più iconici, anche dai precedenti video musicali, tra cui Don't Speak, Hollaback Girl, What You Waiting For? e Rich Girl.[11]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Gwen Stefani, Luke Niccoli, Ross Golan.

  1. Let Me Reintroduce Myself – 3:11

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2021) Posizione
massima
Croazia[12] 28

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b https://www.rollingstone.com/music/music-news/gwen-stefani-new-song-let-me-reintroduce-myself-1099421/amp/
  2. ^ a b c https://letsloop.com/artist/gwen-stefani/song/let-me-reintroduce-myself
  3. ^ (EN) Gwen Stefani Is Ready to 'Reintroduce Myself' on Upcoming Single, su Billboard. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Lauren Ramesbottom, Gwen Stefani is making her return to pop music, and fans are here for it, su etalk. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Gwen Stefani - "Let Me Reintroduce Myself", su Stereogum, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Gwen Stefani – Let Me Reintroduce Myself. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  7. ^ Sherri Mignon Arnold, Representations of Internarrative Identity, Palgrave Macmillan, ISBN 978-1-137-46253-4. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  8. ^ Colette Simonot, Stefani, Gwen, collana Oxford Music Online, Oxford University Press, 20 gennaio 2016. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  9. ^ (EN) Gwen Stefani drops new ska-infused single ‘Let Me Reintroduce Myself’, su Orange County Register, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Larisha Paul, Gwen Stefani Returns With Ska-Inspired Single ‘Let Me Reintroduce Myself’, su uDiscover Music, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Gwen Stefani Recreates Her Most Infamous Looks In Let Me Reintroduce Myself Music Video, su Toofab. URL consultato il 1º gennaio 2021.
  12. ^ (HR) ARC 100 - datum: 15. veljače 2021., su radio.hrt.hr, HRT. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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