La seconda vita

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La seconda vita
Anna (Marianna Fontana) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2024
Durata84 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaVito Palmieri
SceneggiaturaVito Palmieri, Michele Santeramo
ProduttoreChiara Galloni, Ivan Olgiati
Casa di produzioneArticolture in collaborazione con Rai Cinema
Distribuzione in italianoLo Scrittoio, Articolture
FotografiaMichele D'Attanasio
MontaggioCorrado Iuvara
MusicheLorenzo Esposito Fornasari
Interpreti e personaggi

La seconda vita è un film del 2024 diretto da Vito Palmieri ispirato al romanzo omonimo di Michele Santeramo.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Anna ha 33 anni ed ha scontato 15 anni in carcere per aver ucciso sua sorella gemella. Essendo ora maggiorenne, avendo scontato la sua pena, vive del giudizio nonostante il verdetto, agli occhi delle persone.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film si sono svolte nel 2022 tra la Toscana ed Emilia-Romagna.[2] Il film è stato prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema.[3] In un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter Roma il regista Vito Palmieri ha raccontato il significato del film e la volontà di raccontare della vita dopo il carcere:[4]

«Il film nasce con l’idea di un incontro impossibile. Inizialmente non doveva raccontare di carcere e recupero, ma anche solo un amore impossibile tra due persone sole, introverse. Poi ho avuto occasione di fare una lezione di cinema nel carcere di Bologna e di incontrare i detenuti per tanto tempo, e con loro è emersa la paura della società, del pregiudizio. [...] Volevo ambientare il film in un non luogo, nel film non ci sono accenti o cadenze, non sappiamo da dove vengono i personaggi, perché non sentivo l’esigenza di raccontarlo. C’è l’impressione che qualcosa di brutto possa succedere anche qua, anche nell’isola felice il pregiudizio può vincere purtroppo.»

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima al Bari International Film Festival.[5][6] Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 4 aprile 2024.[7]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Paola Casella di MYmovies.it scrive che nel film si riscontra «l'esperienza di documentarista» del regista, valorizzata dalla «bella fotografia» di Michele D'Attanasio. La giornalista apprezza la «dolorosa intensità» dell'interpretazione di Marianna Fontana, oltre che di Giovanni Anzaldo e Nicola Rignanese, quest'ultima definita «silenziosa ma ricca di gravitas».[8]

Giulia Lucchini del Cinematografo riporta che il film affronta «quasi come un thriller, ma al tempo stesso senza filtri e in modo diretto, il tema delle seconde possibilità» della «giustizia riparativa e il reinserimento nella società», affermando che «forte della bella interpretazione della giovane Marianna Fontana, [...] riesce a catturare l’attenzione dello spettatore».[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli occhi tristi di Marianna Fontana ne La seconda vita, su Agenzia ANSA, 16 marzo 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  2. ^ La seconda vita al ciak, su Cinematografo, 20 settembre 2022. URL consultato il 16 aprile 2024.
  3. ^ Valerio Cappelli, Marianna Fontana: «Con la mia gemella Angela non siamo più indivisibili», su Corriere della Sera, 13 marzo 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  4. ^ Damiano D'agostino, La seconda vita, la giustizia riparativa secondo Vito Palmieri, su The Hollywood Reporter Roma, 14 aprile 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  5. ^ La seconda vita, su Bari International Film Festival, 5 aprile 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  6. ^ Arianna Finos, 'La seconda vita' di Marianna Fontana: 'La storia di una rinascita oltre il giudizio delle persone', su la Repubblica, 4 aprile 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  7. ^ La seconda vita, di Vito Palmieri, su sentieriselvaggi.it.
  8. ^ Paola Casella, La Seconda Vita - Recensione, su MYmovies.it, 22 febbraio 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.
  9. ^ Giulia Lucchini, La seconda vita, su Cinematografo, 19 marzo 2024. URL consultato il 16 aprile 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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