La schiava Isaura

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Disambiguazione – Se stai cercando il romanzo da cui la telenovela è tratta, vedi La schiava Isaura (romanzo).
La schiava Isaura
Titolo originaleEscrava Isaura
PaeseBrasile
Anno1976-1977
Formatoserial TV
Generetelenovela
Stagioni1
Puntate100
Durata30 min (60 min in Italia)
Lingua originaleportoghese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaHerval Rossano
Milton Gonçalves
SoggettoBernardo Guimarães
SceneggiaturaGilberto Braga
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
CostumiZenilda Barbosa
Casa di produzioneTV Globo
Prima visione
Prima TV originale
Dall'11 ottobre 1976
Al5 febbraio 1977
Rete televisivaTV Globo
Prima TV in italiano
Data4 gennaio 1982
Rete televisivaRete 4

La schiava Isaura (Escrava Isaura) è una telenovela brasiliana prodotta da TV Globo nel 1976, nonché la primissima telenovela trasmessa in Italia.

Scritta da Gilberto Braga, autore di altre opere per la televisione brasiliana, e tratta dall'omonimo romanzo di Bernardo Guimarães (Mondadori: Nova Delphi), è composta da 100 episodi interpretati da Lucélia Santos, Rubens de Falco ed Edwin Luisi (rispettivamente nei ruoli di Isaura, Leoncio e Alvaro) per la regia di Herval Rossano e Milton Gonçalves.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Questa opera audiovisiva è tra le telenovelas brasiliane più famose assieme a Dancin' Days (1978), Terra nostra (1999), O clone (2001) e Da Cor Do Pecado (2004). La schiava Isaura, secondo un'indagine della trasmissione Good Morning America, è il prodotto televisivo più venduto e doppiato al mondo: è stata trasmessa in 130 Paesi. Nell'URSS diventò così popolare che la parola portoghese fazenda entrò nell'uso quotidiano.

Grande successo della nascente Rete 4 mondadoriana che nel 1982 la trasmise dal 4 gennaio alle 14.00 e in seguito la ripropose nel 1985, inaugurò un nuovo genere per l'Italia che rimarrà in voga per quasi un ventennio.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Racconta la storia straziante di una schiava dalla pelle chiara, ma di origini africane, nelle piantagioni di caffè. Il padroncino Leoncio, tornato dall'Europa, se ne invaghisce e la vuole per sé nonostante lei si rifiuti e le convenzioni sociali lo impediscano. L'ostinazione dell'uomo è tale che Isaura preferirebbe vedersi sposata a un vecchio oppure morta. Quando in più ci si mettono altre disgrazie come le scomparse delle sole donne che potevano difenderla (la madre e la moglie di Leoncio) e l'invidia della schiava di colore Rosa, Isaura è costretta a fuggire ed è sotto le mentite spoglie di una donna libera di nome Elvira che conoscerà il vero amore, Alvaro, un giovane abolizionista.

Come si può notare, sono presenti i cliché del romanzo d'appendice, e la telenovela è esattamente il corrispettivo mediatico contemporaneo del feuilleton ottocentesco. Quando la serie è in costume il rimando è ancor più esplicito rispetto alle telenovela d'attualità, e quindi più efficace.

Opere derivate[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 in Brasile è stato prodotto un remake (inedito in Italia) dallo stesso titolo per il network Rede Record, con Bianca Rinaldi nel ruolo che fu di Lucelia Santos: il successo si è ripetuto a tal punto da rendere il canale in poche settimane il secondo più visto del Paese che ha dunque superato in alcune occasioni persino TV Globo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ismael Fernandes, Memória da telenovela brasileira, Proposta Editorial, 1982
  • Massimiliano Parcaroli, La telenovela brasiliana, Bulzoni, 2003

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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