Kálmán Mikszáth

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Kálmán Mikszáth de Kiscsoltó

Kálmán Mikszáth de Kiscsoltó (Sklabiná, 16 gennaio 1847Budapest, 28 maggio 1910) è stato uno scrittore, giornalista e politico ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mikszáth nasce a Sklabiná (oggi in Slovacchia), inizia gli studi di Legge presso l'Università di Budapest (oggi Università Eötvös Loránd) dal 1866 al 1869, ma li abbandona per dedicarsi alla sua vera passione, il giornalismo, scrivendo per numerosi giornali ungheresi, tra cui il Pesti Hírlap.[1]

Si interesserà della vita di piccoli artigiani e gente comune. Le sue novelle saranno di carattere sociale e satirico, critico nei confronti della classe aristocratica e sperante in un'evoluzione della società ungherese.[1]

Mikszáth divenne membro del Partito Liberale e nel 1887 fu eletto nella Dieta del Regno d'Ungheria (una delle massime legislature dell'Impero austro-ungarico). Nel 1879 fu rappresentante del distretto di Ilieni in Transilvania e dal 1892 fino alla sua morte fu rappresentante del distretto di Făgăraș.[1]

Fu sepolto nel Cimitero Kerepesi di Budapest.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il fabbro che non ci sente
  • Il vecchio farabutto
  • Il fantasma di Lublo
  • L'ombrello di San Pietro (1895)
  • Le donne di Selistie (1901)
  • La città nera

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Molte sue opere vennero adattate per lo schermo.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 471.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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