Jean Varin

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Jean Varin, ritratto da Adolphe Varin (1821-1897)

Jean Varin, o Warin (Liegi, 16041672 probabilmente a Parigi[1]), è stato uno scultore e medaglista francese, noto per le importanti innovazioni introdotte nel processo di coniazione delle monete.[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigino di Luigi XIII
LVDOVICVS• XIII• D• G• FR• ET• NAVAR• REX, busto di Luigi a destra SIT• NOMEN• DOMINI• BENEDICTVM•, stemma di Francia.
AR, 2,26 g. Zecca di Parigi; 1643.

D'origine vallone, Varin si trasferì a Parigi nel 1626. ed ottenne la naturalizzazione nel 1650[3]. Avendo dimostrato talento come incisore di monete, ottenne l'aiuto del cardinale Richelieu che nel 1647 lo nomina «Conducteur Général des Monnaies et Graveur des poinçons»[1].

Nel 1640, fu scelto per incidere le nuove monete della riforma promossa da Claude de Bullion. Nel 1647 diventa controllore e graveur des monnaies di Francia.

Varin è il primo a utilizzare in forma sistematica la monetazione meccanica, con la pressa a vite, nella produzione delle monete francesi. Questa tecnica sostituì la monetazione al martello e permise di produrre pezzi di qualità più regolare. La tecnica, che era già stata provata negli anni ottanta del Cinquecento, durante il regno di Enrico III, permise a Varin di produrre la serie dei Louis d'or, lo scudo d'argento da 60 sol (écu blanc) ed i suoi sottomultipli con il ritratto di Luigi XIII. In seguito Varin incise anche parte delle monete di Luigi XIV, ossia quelle con il ritratto infantile e con quello giovanile del "re-sole", che sono considerate le monete dell'età d'oro della monetazione francese.

Una pressa a vite

Nel 1664[1] divenne membro dell'Académie royale de peinture et de sculpture.

Varin incise anche numerose medaglie. La sua attività come scultore è meno conosciuta. Alcune delle sue opere sono visibili alla Reggia di Versailles. Il figlio François gli successe nella carica di graveur général, dal 1673 al 1681.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Fonte : La Grande Encyclopédie, Volume 31 (versione 1900)
  2. ^ Souchal, F. (2008). Warin, J. Encyclopædia Universalis France http://www.universalis.fr/encyclopedie/T324382/WARIN_J.htm
  3. ^ Jean Varin sur Encyclopédie Universalis

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Graveur général des monnaies Successore
Jean Darmand, detto l'Orphelin (16301646) 1646 – 1672 François Varin (1673 - 1681)
Controllo di autoritàVIAF (EN47033513 · ISNI (EN0000 0001 1761 6395 · CERL cnp00356994 · ULAN (EN500019534 · LCCN (ENnr99013242 · GND (DE10418440X · BNF (FRcb14966515c (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr99013242