Ilario Galimberti

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Ilario Galimberti (Barlassina, 14 gennaio 1926Barlassina, 13 febbraio 2019) è stato un imprenditore italiano, presidente di Galimberti S.p.A., che si occupa di vendita al dettaglio e all'ingrosso di elettronica di consumo ed elettrodomestici. La società aderisce al gruppo Euronics, di cui gestisce 34 negozi.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primogenito di una famiglia composta da quattro figli, incomincia lavorare come elettricista all'età di 14 anni presso l'azienda di un parente a Seregno.

Allo scoppiare del secondo conflitto mondiale combatte come partigiano. Alla fine della guerra incomincia a lavorare come impiantista elettricista presso l'ACNA (Azienda Coloranti Nazionali e Affini) di Cesano Maderno. In quegli anni conosce Luigia Cattaneo, una sua compagna di lavoro, con cui si fidanzerà e anni dopo sposerà.

Insieme con Luigia, nel 1954, abbandona il lavoro fisso e incomincia a muovere i primi passi nel mondo della distribuzione con un piccolo negozio di lampadine, fornelli a gas e lampadari.

Negli anni '60 è tra i maggiori promotori dell'introduzione degli elettrodomestici a incasso sul mercato italiano.

Nel febbraio del 2014, a seguito dell'acquisizione di Derta spa, Galimberti risulta essere presente in sei regioni italiane con 34 punti vendita con l'insegna Euronics.[1]

Onorificenze e Premi[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del Lavoro - nastrino per uniforme ordinaria

Il 12 giugno 2012 riceve in Senato il premio nella categoria "Innovazione nel commercio" come Presidente del gruppo Galimberti-Euronics grazie al progetto "Punto vendita 3.0" a Seregno e Como.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gabriele Bassani, Euronics, Galimberti raddoppia e diventa il signore dell'elettronica, su ilgiorno.it, Il Giorno, 9 novembre 2013. URL consultato il 13-1-2016.
  2. ^ Sito web del Quirinale, su quirinale.it. URL consultato il 12 gennaio 2016.
  3. ^ Galimberti-Euronics, premiato il Punto Vendita 3.0, su biancoebruno.it. URL consultato l'11 gennaio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Una storia tutta italiana, EIMAG, 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]