Hennequin de Bruges

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Hennqeuin de Bruges (Jan Bondol in fiammingo) o Jean de Bruges o Jean de Bondol o ancora Jean de Bandol (Bruges, 13401400) è stato un pittore e miniatore fiammingo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato il pittore fiammingo più celebre della scuola di Bruges del suo tempo.[1]

Dal 1368 entrò a far parte della schiera di pittori della corte reale e diventò ben presto il pittore preferito dal re Carlo V di Francia, assumendo i titoli dapprima di "Regis de pictor" e poi di "Peintre de la reine".[1]

Fu un precursore per lo svolgimento, l'approfondimento, l'espansione di un particolare stile caratterizzato dalla saldatura del grafismo gotico con i colorismi fiamminghi e italiani, che la corte francese promosse in quegli anni.[1][2]

Effettuò una lunga serie di dipinti e affreschi nelle sale delle dimore reali oltre ad un ciclo di ritratti di personaggi di corte.

Hennequin de Bruges ricevette come stipendio annuale circa 200 livres e si garantì una pensione vitalizio sotto il regno di Carlo V di Francia.

Hennequin de Bruges inoltre si specializzò come uno dei miniaturisti più raffinati del suo tempo; tutto il suo lavoro di miniaturista per il re, per l'aristocrazia e le personalità di corte, è perduto tranne un ritratto di Carlo V inserito in un manoscritto della Bible historiale di Guiart des Moulins, donato a Carlo V, nel quale l'artista si firmò Joahannes de Brugis, ora in una collezione privata all'Aia.[1][3] Nella miniatura, Carlo V è raffigurato seduto sul trono mentre Jean de Vaudetar gli consegna la preziosa Bible historiale. L'opera si caratterizzò per l'eleganza dello sfondo e dei personaggi, per la cura dei dettagli e per la grande espressività dei protagonisti.

  • Nel 1372 decorò le miniature della Bibbia avente la raffigurazione del ritratto di Carlo V.
  • Nel 1376, compose i cartoni della famosa Tapisserie de l'Apocalypse, commissionata da Luigi d'Angio, fratello del re, realizzata dall'artista-artigiano parigino Nicolas Bataille per la cattedrale d'Angers. Fu un'opera caratterizzata dalla grande fantasia e da un grafismo gotico-fiammingo.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 341.
  2. ^ Bandol o Bondol o Bondolf, Jean de-, su sapere.it. URL consultato il 28 maggio 2018.
  3. ^ Hennequin de Bruges, in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991-2000. URL consultato il 28 maggio 2018.
  4. ^ (FR) HENNEQUIN, JEAN DE BRUGES ou JEAN DE BONDOL (actif de 1368 à 1381), su universalis.fr. URL consultato il 28 maggio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) A. Giry, La tapisserie de l'Apocalypse de Saint-Maurice d'Angers, 1876.
  • (FR) B. Prost, Un nouveau document sur Jean de Bruges peintre du roi Charles V, 1892.
  • (FR) L. de Farcy, Histoire et description des tapisseries de l'église cathédrale d'Angers, Angers, 1897.
  • (FR) H. Martin, La miniature française du XIIIe au XVe siècle, Parigi, 1923.
  • (FR) A.W. Byvanck, Les principaux manuscrits à peintures de la Bibliothèque royale des Pays-Bas et du musée Meermanno-Westreenianum à La Haye, Parigi, 1924.

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