HD 79940

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HD 79940
HD 79940
Classificazionegigante bianco-gialla
Classe spettraleF5III C ~
Distanza dal Sole166 anni luce
CostellazioneVele
Redshift0,000019 ± 0,000007
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta09h 15m 45,0796s[1]
Declinazione-37° 24′ 47,319″[1]
Lat. galattica+08,0043°
Long. galattica262,5215°
Dati fisici
Raggio medio4,27 R
Massa
1,91 M
Acceleraz. di gravità in superficie3,46 logg
Temperatura
superficiale
6456,54 K (media)
Dati osservativi
Magnitudine app.4,64
Magnitudine ass.1,11
Parallasse19,69 ± 0,55 mas
Moto proprioAR: 13,85 ± 0,39 mas/anno
Dec: -7,26 ± 0,34 mas/anno
Velocità radiale5,8 ± 2 km/s
Nomenclature alternative
GCRV 6048, HR 3684, CCDM J09158-3725A, IDS 09118-3700 A, TD1 13754, CD -36 5505, GJ 9293, JP11 1789, TYC 7164-4049-1, CPC 18 4172, GJ 339.3, N30 2203, UBV 8867, CPD -36 3396, GSC 07164-04049, PLX 2210, UBV M 15252, CSI -36 5505 21, HD 79940, PPM 286241, uvby98 100079940 AB, CSI -36 5505 23, HIC 45448, ROT 1458, GC 12787, HIP 45448, SAO 200163 [2]

Coordinate: Carta celeste 09h 15m 45.0796s, -37° 24′ 47.319″

HD 79940 (nota anche come k Velorum)[3] è una stella gigante bianco-gialla di magnitudine 4,63 [4] situata nella costellazione delle Vele. Dista 155 anni luce dal sistema solare.[4]

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe. La sua posizione moderatamente australe fa sì che questa stella sia osservabile specialmente dall'emisfero sud, in cui si mostra alta nel cielo nella fascia temperata; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta invece più penalizzata, specialmente al di fuori della sua fascia tropicale. La sua magnitudine pari a 4,6, fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi primaverili boreali.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

La stella è una gigante bianco-gialla; possiede una magnitudine assoluta di 1,11 e la sua velocità radiale positiva di +6 km/s [4] indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.

La sua classificazione stellare ha ricevuto valutazioni differenti. Nel 1975, S. Maladora la assegnò alla classe F5III, considerandola una stella evoluta della classe F,[5] in linea con la precedente classificazione effettuata nel 1957 da A. de Vaucouleurs.[6] Nel 1979, N. Houk la indicò come di classe F3/5V, considerandola quindi come una stella di tipo F appartenente alla sequenza principale.[7]

La stella è caratterizzata da una alta velocità di rotazione attorno al proprio asse che produce una velocità di rotazione proiettata di 117,2±5,9 km/s.[8] Questo può spiegare perché fu incorrettamente classificata come binaria spettroscopica nel 1972.[3]

Sistema stellare[modifica | modifica wikitesto]

HD 79940 è un sistema stellare formato da due componenti. La componente principale A è una stella di magnitudine 4,64.
La componente B è di magnitudine 14,5, separata da 11,3 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 126° rispetto alla compagna più luminosa. La scoperta fu fatta da Thomas Jefferson Jackson See nel 1897.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Brown, A. G. A.; et al. (Gaia collaboration), Gaia Data Release 2: Summary of the contents and survey properties, in Astronomy & Astrophysics, vol. 616, A1, agosto 2018, Bibcode:2018A&A...616A...1G, DOI:10.1051/0004-6361/201833051, arXiv:1804.09365.
  2. ^ HD 79940, in SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 28 settembre 2019.
  3. ^ a b M. Kunzli e P. North, Are metallic A-F giants evolved AM stars? Rotation and rate of binaries among giant F stars, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 127, n. 2, gennaio 1998, pp. 277–294, Bibcode:1998A&AS..127..277K, DOI:10.1051/aas:1998350, arXiv:astro-ph/9710226.
  4. ^ a b c E. Anderson e Ch. Francis, XHIP: An extended hipparcos compilation, in Astronomy Letters, vol. 38, n. 5, 2012, pp. 331, Bibcode:2012AstL...38..331A, DOI:10.1134/S1063773712050015, arXiv:1108.4971.
  5. ^ S. Malaroda, Study of the F-type stars. I. MK spectral types., in Astronomical Journal, vol. 80, agosto 1975, pp. 637–641, Bibcode:1975AJ.....80..637M, DOI:10.1086/111786.
  6. ^ A. de Vaucouleurs, Spectral types and luminosities of B, A and F southern stars, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 117, n. 4, 1957, p. 449, Bibcode:1957MNRAS.117..449D, DOI:10.1093/mnras/117.4.449.
  7. ^ Nancy Houk, Michigan catalogue of two-dimensional spectral types for the HD stars, vol. 3, Ann Arbor, Michigan, Dept. of Astronomy, University of Michigan, 1979, Bibcode:1982mcts.book.....H.
  8. ^ Ansgar Reiners, Rotation- and temperature-dependence of stellar latitudinal differential rotation, in Astronomy and Astrophysics, vol. 446, n. 1, gennaio 2006, pp. 267–277, Bibcode:2006A&A...446..267R, DOI:10.1051/0004-6361:20053911, arXiv:astro-ph/0509399.
  9. ^ B. D. Mason, G. L. Wycoff, W. I. Hartkopf, G. G. Douglass e C. E. Worley, The Washington Visual Double Star Catalog, in The Astronomical Journal, vol. 122, n. 6, 2014, pp. 3466–3471, Bibcode:2001AJ....122.3466M, DOI:10.1086/323920.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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