Gran Sigillo di Scozia

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Il Gran Sigillo di Scozia della regina Elisabetta II.

Il Gran Sigillo di Scozia (in inglese: Great Seal of Scotland; in gaelico scozzese: Seala Mòr na h-Alba) è lo stemma utilizzato dallo Stato della Scozia a fini ufficiali, come per la certificazione degli atti del Parlamento che hanno ricevuto il "royal assent". Il primo dei grandi sigilli scozzesi conosciuti è custodito nel tesoro della cattedrale di Durham ed è datato all'anno 1094, all'epoca di Duncan II.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Cancelliere ha la custodia del sigillo del monarca di Scozia.[1]

In senso stretto, l'uso dell'utilizzo del Gran Sigillo di Scozia venne garantito dal Treaty of Union il quale recita "anche dopo l'Unione sia tenuto un sigillo proprio in Scozia e sia usato per tutte quelle cose riguardanti diritti e garanzie come la concessione di uffici, garanzia, commissioni e diritti privati in quel regno".

La sez. 12 del Treason Act 1708, ancora oggi attivo, prevede il delitto di tradimento la contraffazione del sigillo di Scozia.[2]

Del disegno del Gran Sigillo è responsabile il Lord Lyon King of Arms. Il retro del sigillo reca l'immagine di un re a cavallo che rimane immutata di regno in regno - l'attuale versione, incisa nel 1911 all'ascesa di re Giorgio V non è stata cambiata. Il verso riporta l'inscrizione "ELIZABETH II D G BRITT REGNORVMQVE SVORVM CETER REGINA CONSORTIONIS POPULORUM PRINCEPS F D" e la figura del monarca corrente sul trono, come nel Gran Sigillo del Regno Unito.[3]

Il Gran Sigillo viene gestito dal "Custode del Gran Sigillo" (Keeper of the Great Seal), uno dei Grandi Ufficiali di Stato. Dal 1885 l'incarico è detenuto dal Segretario per la Scozia,[4] poi Segretario di Stato per la Scozia. Nel 1999 è stato trasferito al Primo Ministro della Scozia,[5] il cui ordine di precedenza è dettato dalla sua detenzione anche di questo incarico in simultanea. Per praticità, il sigillo è in custodia al Custode dei Registri di Scozia, che è nominato ufficialmente vice custode del sigillo stesso.

Elenco dei custodi del Gran Sigillo di Scozia prima dell'Unione[modifica | modifica wikitesto]

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Elenco dei custodi del Gran Sigillo di Scozia dopo l'Unione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1885 la carica di Custode del Gran Sigillo venne assemblata a quella di Segretario per la Scozia (1885–1926).

Dal 1926 la carica di Custode del Gran Sigillo venne assemblata a quella di Segretario di Stato per la Scozia (1926–1999).

Dal 6 maggio 1999 la carica di Custode del Gran Sigillo venne assimilata a quella di Primo ministro, in accordo allo Scotland Act 1998.

Registro[modifica | modifica wikitesto]

I registi dei vari Grandi Sigilli di Scozia dal 1306 al 1668 sono stati pubblicati nel Registro dei Gran Sigilli di Scozia (Registrum Magni Sigilli Regum Scotorum).[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ pp. 78–82 "A political index to the histories of Great Britain and Ireland" by Robert Beatson: https://archive.org/stream/apoliticalindex02beatgoog#page/n88/mode/2up
  2. ^ Treason Act 1708, su legislation.gov.uk.
  3. ^ L'iscrizione, in latino, riporta la dicitura "Elisabetta II, per Grazia di Dio e dei Britanni e dei Suoi altri regni Regina, Capo del Commonwealth delle Nazioni, Difensore della Fede". Vedi Gran Sigillo del Reame.
  4. ^ Secretary for Scotland Act 1885, su legislation.gov.uk.
  5. ^ Scotland Act 1998, section 45(7)
  6. ^ Article on the Cockburn family. URL consultato il 17 aprile 2012.
  7. ^ Records of the Parliaments of Scotland, su rps.ac.uk.
  8. ^ Sir Richard Maitland, Lord Lethington - Scottish poet, su britannica.com.
  9. ^ (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Spottiswoode, John, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
  10. ^ a b (EN) Leslie Stephen (a cura di), Campbell, John (1598-1663), in Dictionary of National Biography, vol. 8, Londra, Smith, Elder & Co, 1886.
  11. ^ Internet Memory Foundation, [ARCHIVED CONTENT] NRS Web Archive - Internet Memory Research, su nas.gov.uk. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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