Gonichthys cocco

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Pesce lanterna nasuto
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Scopelomorpha
Ordine Myctophiformes
Famiglia Myctophidae
Genere 'Gonichthys'
Specie 'G. cocco'
Nomenclatura binomiale
''Gonichthys cocco''
Cocco, 1829
Sinonimi

Gonichthys coccoi

Il pesce lanterna nasuto (Gonichthys cocco) è un pesce abissale della famiglia Myctophidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie pelagica di profondità, di giorno si trattiene tra i 300 ed i 600 metri di profondità mentre la notte sale a quote meno elevate. È stato trovato tra la superficie (rarissimamente) ed i 4000 metri.
Vive nel mar Mediterraneo, dove è più comune nel settore orientale, e nell'Oceano Atlantico, nei settori tropicali e temperati caldi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uno dei pochi pesci lanterna che si possono riconoscere anche con caratteri diversi dalla disposizione dei fotofori, infatti ha una sagoma caratteristica a causa del peduncolo caudale sottile e lungo, che contrasta con il corpo, che invece è alto e molto compresso lateralmente. L'occhio è grande ed anche la bocca, orizzontale. Il muso sporge con una prominenza appuntita. Le squame sono grandi e ben visibili ma molto caduche. La pinna anale è più lunga della pinna dorsale. I caratteri dei fotofori rivestono una certa importanza anche per accertare la classificazione di questa specie (per la nomenclatura dei fotofori vedi la voce Myctophidae): è presente un unico POL e due Prc, PLO alla base della pinna pettorale, gli AO della serie anteriore sono da 4 ad 8. Esiste il dimorfismo sessuale (nei fotofori), nel maschio sono presenti 7 Gs, nelle femmine 4-6 Gi.
Il colore è grigio acciaio sul dorso ed argentato sul ventre.
Misura al massimo 6 cm.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante sia una specie che vive a profondità accessibili non si trova quasi mai spiaggiata sulle rive dello Stretto di Messina, come invece fanno moltissimi altri pesci abissali, anche della stessa famiglia. Si nutre di piccoli organismi zooplanctonici.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Del tutto occasionale con reti a strascico. Importanza economica nulla.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia, 1991 ISBN 8842510033

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