Giuseppe Bevilacqua

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo commediografo, vedi Giuseppe Bevilacqua (commediografo).
Giuseppe Bevilacqua (Cercina, 2015)

Giuseppe Bevilacqua (Treviso, 22 settembre 1926Firenze, 3 dicembre 2019) è stato uno scrittore, traduttore e germanista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Bevilacqua

Nato a Treviso il 22 settembre 1926, risiedeva con la famiglia a Oderzo. Nel 1944 conseguì la maturità come privatista al liceo Canova di Treviso. Nel dopoguerra, fu costretto a prolungate degenze nel sanatorio Codivilla a Cortina d'Ampezzo. Studiò in seguito all'Università di Padova, prima alla Facoltà di Medicina dal 1944 al 1947 e in seguito alla Facoltà di Lettere dal 1947 al 1953, laureandosi con una tesi su Ernst Barlach. Guadagnò una borsa di studio annuale a Vienna (1956-57), divenendo dapprima lettore all'Università di Tubingen (1958-64) e in seguito assistente di Ladislao Mittner all'Università Cà Foscari di Venezia (1964-67). Divenne infine professore ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca all'Università di Firenze dal 1967 al 2000.

Altri incarichi[modifica | modifica wikitesto]

  • Gastprofessur della Deutsche Forschungsgemeinschaft all'Università di Essen (1977-78).
  • Fellow annuale del Wissenschaftskolleg. Institute for advanced Study a Berlino (1985-86).
  • Membro della Deutsche Akademie fur Sprache und Dichtkunst di Darmstadt dal 1990.
  • Membro effettivo dell'Accademia "La Colombaria" di Firenze dal 1996.
  • Membro giurato della commissione per le "Promotions" dell’Institut Universitaire de France (Parigi, 2001 e 2002).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Bevilacqua in un'immagine giovanile
  • Ernst Barlach, Argalia, 1963
  • Studi di Letteratura Tedesca, Rebellato, 1965
  • Rilke in Italia. Un saggio di opinione, Duino, 1973
  • Letteratura e società nel secondo Reich, Longanesi, 1977
  • Parole e musica: l'esperienza wagneriana nella cultura fra Romanticismo e Decadentismo, Olschki, 1986 (cur.)
  • Romantici Tedeschi, Rizzoli 1995-98, voll. 5 (cur.)
  • Saggio sulle origini del Romanticismo tedesco, Sansoni, 2000
  • Letture celaniane, Le lettere 2001
  • Introduzione al secondo Faust e altri interventi goethiani, Palomar 2003
  • Auf der Suche nach dem Atemkristall. Celan-Studien, Hanser 2004
  • Novecento tedesco, Le lettere 2004
  • Un pennino di stagno, Il Ponte del Sale Edizioni 2005 (poesie, a cura di Andrea Zanzotto)
  • Rilke, un'inchiesta storica: testimonianze inedite da Anceschi a Zanzotto, Bulzoni, 2006
  • Itinerari dell'Adriatico, Palomar 2007 (racconti, con Claudio Magris)
  • Una questione hölderliniana: follia e poesia nel tardo Hölderlin, Olschki, 2007
  • Eine Hölderlin-Frage. Wahnsinn und Poesie beim späten Hölderlin, Olms 2010
  • Villa Gradenigo, Einaudi, 2011 (romanzo, premio Comisso[1])
  • L'alzata di Meissen, Mondadori 2014 (romanzo)
  • Pagine di un lungo Diario, Le Lettere 2015

Numerosi saggi, articoli, recensioni, conferenze di storia e di critica della letteratura tedesca da fine Seicento in poi (Bibliografia dal 1956 al 1998 in "Studi Germanici" (nuova serie) Anno XXXII, Annuario 1994, pag. 103-107 e Annuario 1998, pag. 123-126).

Traduzioni con prefazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Walter Jens, Un ebreo di nome Kafka, Argalia, 1964 (con Marisa Bertolini)
  • Georg Weerth, Poesie, Argalia, 1965
  • Paul Celan, Luce coatta e altre poesie postume, Mondadori, 1983
  • Paul Celan, La verità della poesia: Il Meridiano e altre prose, Einaudi, 1993
  • Paul Celan, Di soglia in soglia, Einaudi, 1996
  • Johann Peter Hebel, Storie di caldendario, Marsilio, 1996
  • Paul Celan, Poesie, Meridiano Mondadori, 1998
  • Gottfried Benn, Poesie, Il Ponte del Sale Edizioni 2008

Riconoscimenti per le traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio Premio Giovanni Comisso, su premiocomisso.it. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  2. ^ I VINCITORI DEL PREMIO “MONSELICE” PER LA TRADUZIONE (PDF), su bibliotecamonselice.it. URL consultato il 5 novembre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76330686 · ISNI (EN0000 0001 1071 4363 · SBN CFIV026030 · BAV 495/311402 · LCCN (ENn82211182 · GND (DE12944913X · BNF (FRcb12027652f (data) · J9U (ENHE987007258765305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82211182