Giovanni V di Parthenay

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Giovanni V di Parthenay (Parthenay, 1512Mouchamps, 1º settembre 1566) è stato un nobile francese, protestante.

Blasone dei Signori di Parthenay: «bordato d'argento e azzurro, banda trasversale rossa su tutto il traverso.»

Giovanni V di Parthenay-L'Archevêque, o L'Arcivescovo, signore di Soubise, nato dopo la morte del padre nel 1512 e morto al Castello di Parc Soubise [Note 1] a Mouchamps in Vandea, il primo settembre 1566, era un nobile francese protestante, ultimo signore di Herbiers e di Mouchamps, discendente in linea retta della famiglia dei Parthenay-l'Archevêque[1]. Non possiede più tutti i feudi di questa vecchia famiglia, compresa la cittadina di Parthenay, cedute dall'ultimo dei Parthenay in linea diretta, Giovanni II de Parthenay-l'Archevêque, morto nel 1427[Note 2]. Sua madre era l'umanista Michelle de Saubonne; sua moglie era Antoinette d'Aubeterre, sua figlia era Catherine de Parthenay, la madre dei Rohan.

Combattente e ambasciatore di Re Enrico II durante le ultime guerre francesi (contro Carlo V) in Italia, è al servizio del re, che lo accompagna dall'infanzia. Convertitosi ufficialmente al calvinismo nel 1562, dopo il massacro di Wassy, diventa durante la prima guerre di religione uno dei più accesi sostenitori di Luigi di Borbone-Condé e del partito ugonotto. Gli avvenimenti che lo riguardano e le sue gesta sono conosciuti attraverso le sue memorie[2] che ha raccolto il matematico François Viète, suo consigliere e segretario tra il 1564 e il 1566. Sono state pubblicate nel 1879 da Jules Bonnet e abbondantemente commentate e rese popolari da Frédéric Ritter e Benjamin Fillon. Alla corte del re Enrico II, poi della vedova reggente Caterina de' Medici, Soubise è accusato - senza dubbio erroneamente - di aver comandato la morte del duca Francesco di Guisa. Il suo governo della città di Lione (1563) tuttavia risparmia ai cattolici le crudeltà di François de Beaumont barone di Adrets; e, fino alla sua morte nel 1566, i suoi sforzi contribuiscono a mantenere la pace tra le fazioni nemiche. Un tempo, egli spera di convertire anche la regina madre alla dottrina di Calvino.

Lo storico del XVI secolo Jacques-Auguste de Thou affermava inoltre:

«Jean de Parthenay univa a nobili origini una grande moderazione ed abilità non comuni[3]

Un giovane uomo di corte[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni V di Parthenay era l'unico figlio di Giovanni IV, signore di Parc de Soubise situato vicino a Herbiers in Vandea, signore di Pauldon, di Vendrennes, del feudo di Goyau e di Mouchamps[4]. Sua madre era Michelle di Fresne detta di Saubonne, la femina cordatissima di Guillaume Budé[5]. Essa era allo stesso tempo conosciuta per essere la prima protettrice di Bernard Palissy[6]. Quando il padre morì, sua madre era dama di compagnia di Renata di Francia[7]. C'è una ricevuta scritta che ha introdotto Clément Marot alla corte. Giovanni V di Parthenay serve come bambino di compagnia Enrico II di Francia, di sette anni più giovane di lui.

L'albero genealogico dei Parthenay[modifica | modifica wikitesto]

Albero genealogico della famiglia Rohan-Parthenay
Jean IV de Parthenay
(1460 ?-1511)
Michelle de Saubonne
(1485 ?-1549)
(sua seconda moglie)
François II Bouchard,
barone d'Aubeterre
(1496-1555)
Isabelle de Saint-Seine
(sua prima moglie)
Giovanni V di Parthenay-l'archevêque
detto Soubise
Signore di Mouchamps (Les Herbiers)
(1512-1561)
Antoinette Bouchard d'Aubeterre
(1535-1580)
Douairière di Soubise
Charles de Quellenec
Barone di Pont, detto Soubise
(1548-1572)
ucciso nel cortile del Louvre
durante la notte di San-Bartolomeo
Catherine de Parthenay
Signora di Soubise
Madre dei Rohan
Douairière di Rohan
(1554-1631)
Renato II di Rohan
detto Pontivy, poi Frontenay,
Visconte di Rohan
(1550-1585)
Enrico II di Rohan
Visconte e I duca dopo il 1604
(1579-1638)
Beniamino di Rohan
Duca di Soubise
(1583-1642)
Henriette de Rohan
detta la Bossue (la gobba)
(1577-1624)
Catherine de Rohan
sposata a Giovanni II di Baviera
(1580-1607)
Anne de Rohan
Poetessa
(1584-1646)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Note
  1. ^ Il Castello di Parc Soubise è oggi un parco privato, classificato monumento storico. Non rimane che il monumento eretto nel XVIII secolo: base Mérimée. Il Castello di Parc Soubise, per mezzo di vecchie foto può essere intravisto sul sito des archives de Vendée Archiviato il 3 settembre 2014 in Internet Archive..
  2. ^ La famiglia porta il nome di l'Archevêque (l'Arcivescovo) con riferimento ad un mitico Giovanni I Parthenay. Ma questi non ha avuto figli, come confermato su una pagina dello storico locale Apollin Briquet, messa in linea sul sito della città di Parthenay.
Riferimenti
  1. ^ Origini della famiglia Parthenay sur le site driout Archiviato il 19 agosto 2009 in Internet Archive..
  2. ^ Jules Bonnet, François Viète, Mémoires de la vie de Jean Parthenay-Larchevêque, sieur de Soubise, accompagnés de lettres relatives aux guerres d'Italie sous Henri II et au siége de Lyon (1562-1653), L. Willem, 1879 ISBN non esistente, pp.25 Mémoires de la vie de Jean de Parthenay-Larchevêque, sieur de Soubise, su archive.org, 4 ottobre 2010..
  3. ^ Auguste-François Lièvre, Histoire Des protestants et des églises réformées du Poitou, Volume 3 pag.185 et suivantes Histoire Des protestants et des églises réformées du Poitou, su books.google.com, 4 ottobre 2010..
  4. ^ Si trova la storia della sua dinastia su le site du Pays des Herbiers.
  5. ^ Jules Bonnet, François Viète, Mémoires de la vie de Jean Parthenay-Larchevêque, sieur de Soubise, accompagnés de lettres relatives aux guerres d'Italie sous Henri II et au siége de Lyon (1562-1653), L. Willem, 1879 OCLC 6854586, pag.28 Mémoires de la vie de Jean Parthenay-Larchevêque, sieur de Soubise, accompagnés de lettres relatives aux guerres d'Italie, su archive.org, 4 ottobre 2010..
  6. ^ Louis Audiat, Bernard Palissy: étude sur sa vie et ses travaux, Didier et Cie, 1868, pag.155 Bernard Palissy : étude sur sa vie et ses travaux, su books.google.com, 4 ottobre 2010..
  7. ^ Auguste Laugel, «La famille et la jeunesse d'Henri de Rohan», dans la Revue des deux Mondes, volume 33, 1879, pag.56 « La famille et la jeunesse d'Henri de Rohan », su archive.org, 4 ottobre 2010..

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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