Giovanni Maria Nosseni

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L'altare progettato da Nosseni nel 1606-1607 della chiesa di Santa Sofia di Dresda, dal 2002 altare della chiesa di Loschwitz

Giovanni Maria Nosseni (Lugano, 1º maggio 1544Dresda, 20 settembre 1620) è stato un architetto, scultore e scrittore svizzero, che ebbe un ruolo importante nella diffusione del manierismo italiano in Sassonia[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La raffigurazione di Nosseni nel suo monumento funebre ultimato nel 1616

Giovanni Maria Nosseni nacque a Lugano il 1º maggio 1544,[2] figlio di Bernardino Zamelino e di Lucia Verda.[1]

Nel 1573 andò a Venezia per uno studio formativo, dove ricevette l'influenza di Jacopo Sansovino, e successivamente visitò Firenze, dove incontrò il collezionista d'arte conte J. A. von Sprintzenstein, che lo raccomandò e lo mise a contatto con la corte di Sassonia a Dresda.[3][4][5][6]

Nel gennaio del 1575 si trasferì a Dresda, dove realizzò la maggior parte dei suoi lavori, anche se pochi sono sopravvissuti.[3]

Iniziò a lavorare nel settore dell'arredamento e della decorazione,[3] dopo di che si dedicò all'architettura, dirigendo l'esecuzione delle parti plastiche dei suoi progetti.[2]

Nel 1588 a Freiberg in Sassonia, guidò i lavori per la decorazione del coro trasformato in cripta sepolcrale dei principi elettori di Sassonia nel duomo di Santa Maria, da lui disegnata.[3][1][4][6]L'opera, a cui collaborò Carlo de Cesare, venne ultimata nel luglio del 1593.[2]

Nosseni nel 1588 incominciò la costruzione di una villa principesca a Dresda (dove sorge attualmente il Belvedere), ultimata solamente dopo la sua morte (1650) e distrutta successivamente nel 1747.[2][4]

Nel 1608 Nosseni ricevette l'incarico per il mausoleo del principe Ernesto von Schaumburg-Holstein, che fu concluso da altri architetti dopo il suo allontanamento dalla guida del progetto nel 1613.[3]

Nosseni inoltre si dedicò a numerosi progetti per mobili di alabastro ed ebano, altari, tornei, mascherate, cerimonie, decorazioni anche per altre corti europee.[3][4]

Le sculture da lui eseguite per il castello di Frederiksborg in Danimarca e la famosa statua lignea di Nabucodonosor (1612) per la corte di Praga non sono più rintracciabili,[2] così come il Lusthaus di Dresda (1591).[1][6]

Nel 1602 pubblicò una raccolta di sonetti in onore della casa di Sassonia.[1]

Nosseni morì a Dresda il 20 settembre 1620.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Cripta sepolcrale dei principi elettori di Sassonia nel duomo di Santa Maria, Freiberg (1588-1593);
  • Villa principesca, Dresda (1588-1650);
  • Lusthaus, Dresda (1591);
  • Mausoleo del principe Ernesto von Schaumburg-Holstein, Stadthagen (1608-1613);
  • Sculture per il castello di Frederiksborg;
  • Statua lignea di Nabucodonosor, Praga (1612).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Nosseni, Giovanni Maria, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato l'11 aprile 2019.
  2. ^ a b c d e f NOSSENI, Giovanni Maria, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934. URL consultato l'11 aprile 2019. Modifica su Wikidata
  3. ^ a b c d e f Giovanni Maria Nosseni, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 313.
  4. ^ a b c d (DE) Nosseni, Giovanni Maria, su saebi.isgv.de. URL consultato l'11 aprile 2019.
  5. ^ (DE) Giovanni Maria Nosseni und die Dresdner Kunst zwischen 1580 und 1620, su academia.edu. URL consultato l'11 aprile 2019.
  6. ^ a b c (DE) Nosseni, Giovanni Maria, su deutsche-biographie.de. URL consultato l'11 aprile 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Adolf Hantzsch, Hervorragende Persönlichkeiten in Dresden und ihre Wohnungen, in Mitteilungen des Vereins für Geschichte Dresdens, n. 25, 1918.
  • (DE) Lara Calderari, Nosseni, Giovanni Maria, in Historisches Lexikon der Schweiz, 2009.
  • (DE) Viktor Hantzsch, Nosseni, Giovanni, in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), LII, Lipsia, Duncker & Humblot, 1906.
  • F. Hermanin, Gli artisti italiani in Germania, in L'opera del genio italiano all'estero, I, Roma, 1934.
  • (DE) W. Mackowsky, Giovanni Maria Nosseni u. die Renaissance in Sachsen, Berlino, 1904.
  • (DE) Monika Meine-Schawe, Nosseni, Giovanni Maria, in Neue Deutsche Biographie (NDB), XIX, Berlino, Duncker & Humblot, 1999.
  • (DE) H. Vollmer, Giovanni Maria Nosseni, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia, 1931.

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