Giovanni Antonio Vanni

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Giovanni Antonio Vanni

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato11 dicembre 1919 –
17 febbraio 1924
Legislaturadalla XXV
Gruppo
parlamentare
Unione democratica sociale, poi Unione democratica
Incarichi parlamentari
  • Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneMagistrato

Giovanni Antonio Virginio Alessandro Vanni (Marino, 25 settembre 1855Roma, 17 febbraio 1924) è stato un magistrato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrato diciannovenne nell'amministrazione delle finanze, nel 1894 passa al Consiglio di stato dove è referendario e, dal 1906, consigliere. È stato prosindaco di Roma negli anni della giunta di sinistra guidata da Ernesto Nathan, vice-presidente dell'Associazione fra i romani, membro della Commissione centrale per le bonifiche e del Consiglio sanitario provinciale di Roma, presidente della Società per l'istruzione popolare gratuita e dell'Associazione del Libero pensiero "Giordano Bruno". Nominato senatore a vita nel 1919 quale consigliere di stato dopo cinque anni di funzioni.

Massoneria[modifica | modifica wikitesto]

Fu iniziato in Massoneria il 29 marzo 1901 nella Loggia Universo di Roma, divenne Maestro massone il 5 dicembre 1903. Consigliere dell'Ordine, nel 1909 fu secondo Gran sorvegliante e Gran maestro aggiunto nel 1901, col Gran maestro Ettore Ferrari. Fu Luogotenente gran commendatore del Rito scozzese antico e accettato[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 269.

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