Genesio Amadori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Genesio Amadori è il primo da sinistra, il terzo è Alfredo Codona, in una foto del 1932, scattata a Berlino, al Teatro alla Scala.

Genesio Amadori (Castelnuovo Berardenga, 11 settembre 1914Liegi, 26 novembre 1938) è stato un circense italiano, famoso soprattutto come trapezista e volteggiatore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Locandina pubblicitaria di trapezisti di fine XIX secolo
Trapezisti

Genesio Amadori nacque a Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, nel 1914,[1] figlio di Goffredo Amadori e di Giulia Brunelli.[2]

Amadori si distinse come trapezista per essersi specializzato, primo in Europa nel 1935,[3][4] nel triplo salto mortale, nel doppio salto mortale con presa del porteur con una sola mano alla sbarra,[1] esercizio per il quale morì,[3][5] nella doppia piroetta e mezzo, nel doppio da trapezio a trapezio.[6]

Amadori fu considerato uno dei migliori trapezisti del mondo, apprezzato per la sua agilità, ritenuto il fondatore dello stile italiano,[3][5] paragonato ad Alfredo Codona.[1]

La compagnia Amadori era composta dal padre Goffredo (porteur), dalle sorelle Gilda e Ginevra (doppio salto mortale),[1][3][5] e da Genesio come punta di diamante.[6]

Il 21 novembre 1938, durante l'esercizio del doppio salto mortale con una sola mano alla sbarra, Genesio Amadori improvvisamente svenne e cadde sulla rete fratturandosi la colonna vertebrale.[6] Cinque giorni dopo morì all'ospedale di Liegi per le conseguenze della caduta.[1] Alfredo Codona lo aveva giudicato come il suo degno erede.[6]

La compagnia Amadori, tutta assieme, aveva recitato e girato un film: I quattro diavoli (1928), incentrato sull'ambiente circense.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Amadóri, Genèsio, su sapere.it. URL consultato il 1º marzo 2019.
  2. ^ (EN) Genesio Amadori, su zimmak.com. URL consultato il 2 marzo 2019.
  3. ^ a b c d Genesio Amadori, su girovaghi.org. URL consultato il 2 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  4. ^ Circo italiano meraviglia mondiale: l'epopea tricolore nei cinque continenti, su circo.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
  5. ^ a b c Genesio Amadori, su spettacolo.mam-e.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
  6. ^ a b c d e Genesio Amadori, in le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 174.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Cervellati, Storia del Circo, Bologna, Edizioni Avanti, 1956.
  • (FR) Rupert Croft-Cooke e Peter Cotes, Circus - Histoire internationale du Cirque, Parigi, Éditions Albin Michel, 1977.
  • Raffaele De Ritis, Storia del Circo. Dagli acrobati egizi al Cirque du Soleil, Roma, Bulzoni, 2008.
  • (FR) Daniel Forget, Une aventure humaine: Le Plus Petit Cirque du Monde, Parigi, Editions de l'Atelier, 2014.
  • (FR) Dominique Jando, Histoire mondiale du Cirque, Parigi, Éditions Universitaires Jean-Pierre Delarge, 1977.
  • (FR) Dominique Mauclair, Histoire du Cirque - Voyage extraordinaire autour de la Terre, Tolosa, Éditions Privat, 2003.
  • Alessandro Serena, Storia del Circo, Milano, Bruno Mondadori, 2008.
  • Leonardo Angelini Roma, L'attore-giocoliere, da Enrico Rastelli al Nuovo Circo, Un mondo a parte, Roma, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie