Gaio Plauzio Venoce Ipseo

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Gaio Plauzio Venoce Ipseo
Console della Repubblica romana
Nome originaleC. Plautius Venno
GensPlautia
Consolato347 a.C., 341 a.C.

Gaio Plauzio Venoce Ipseo (... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e militare romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 347 a.C. fu eletto console assieme a Tito Manlio Imperioso Torquato[1]. Durante il consolato non si registrarono conflitti con altre città, mentre internamente si decise che i debiti sarebbero stati pagamenti, subito per un quarto, mentre il resto sarebbe stato pagato in rate triennali.

Nel 341 a.C. fu eletto console assieme a Lucio Emilio Mamercino Privernate[2]. Mentre a Lucio Emilio fu affidata la campagna contro i Sanniti, a Gaio fu affidata quella contro i Privernati e i Volsci di Anzio.

Avuto facilmente ragione dei Privernati, cui a fine dello scontro furono tolti i due terzi delle terre, Gaio si rivolse contro i Volsci, che si erano accampati nei pressi di Satrico. Lo scontro, durissimo ed incerto, si interruppe al calare della sera, senza che sul campo fosse chiaro chi avesse vinto. Ma, verificate le perdite, i Volsci abbandorano il capo nottetempo, lasciando liberi i romani di razziare le loro campagne[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Marco Valerio Corvo
e Marco Popilio Lenate IV
347 a.C.
con Tito Manlio Imperioso Torquato
Marco Valerio Corvo II
e Gaio Petelio Libone Visolo II
I
Quinto Servilio Ahala III,
Gaio Marcio Rutilo IV
341 a.C.
con Lucio Emilio Mamercino Privernate
Tito Manlio Imperioso Torquato III
Publio Decio Mure
II