Furto di foto di celebrità del 2014

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Jennifer Lawrence, una delle vittime

Il Fappening August (derivato dalla fusione della parola fap, masturbazione nello slang americano, e un famoso meme chiamato it's happening ispirato da Ron Paul), o per alcuni CelebGate (chiaro riferimento allo Scandalo Watergate), fu uno scandalo scoppiato negli Stati Uniti il 31 agosto 2014, quando furono rubate da iCloud e diffuse in rete alcune immagini private di star e personaggi famosi americani.[1][2] Lo scandalo ha dato vita a sdegno dell'opinione pubblica e ad un vero e proprio dibattito sull'effettiva privacy consentita dal navigare online.[3]

La cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Le foto si diffusero tramite scambi privati per circa due settimane, prima di venire pubblicate il 31 agosto dal sito 4chan. Ben presto si diffuse la notizia che alcune piattaforme iCloud di personaggi americani di spicco erano stati vittime di attacchi massicci da parte di hacker, e violate.[4] Apple chiarì subito di come non ci fosse stata "nessuna falla del sistema, quanto piuttosto diversi raggiri - tramite phishing - ai danni dei diretti interessati".[5][6]

Il primo hacker del furto di foto a essere condannato è Ryan Collins, statunitense di 36 anni. È condannato a diciotto mesi di carcere per aver bucato oltre cento profili online di diverse celebrità dando via al noto Celebgate.[7][8][9] Stando all'accusa, in meno di due anni, tra il novembre 2012 e il settembre 2014, l'uomo è riuscito a ottenere username e password di almeno 50 account di iCloud e 72 di Gmail, tra cui quelli di Jennifer Lawrence, Kirsten Dunst, Kate Upton, di cui ha rubato e foto e video che poi sono finiti online.

Il secondo hacker del furto di foto a essere condannato è Edward Majerczyk, americano di 29 anni.[10] Si dichiara colpevole di aver hackerato gli account iCloud e Gmail di centinaia di utenti[11], violando le leggi dello stato relative all’accesso non autorizzato ad apparecchi elettronici: grazie al patteggiamento, Majerczyk è condannato inizialmente a 18 mesi di prigione, come l’altro responsabile condannato nel mese di marzo.[12][13] È uno dei responsabili del furto digitale ed è stato condannato a nove mesi di carcere e al pagamento di un risarcimento da 5700 dollari.[14][15][16][17]

Il terzo hacker del furto di foto a essere condannato è Emilio Herrera, americano di Chicago di 32 anni[18]: Herrera ammette di raccogliere username e password da oltre 550 account di attrici e altre star di Hollywood per 15 mesi, dal 2013 al 2014. Si dichiara colpevole di accesso non autorizzato a un computer protetto per ottenere informazioni quando il caso viene spostato nel distretto settentrionale dell'Illinois a Chicago. È condannato a 16 mesi di carcere per aver avuto illegalmente accesso ad oltre 550 account iCloud.

Secondo il suo patteggiamento, Herrera ha detto di aver chiesto, tramite falsi account di sicurezza dei fornitori di servizi Internet, per e-mail le informazioni necessarie per accedere agli account Gmail e Apple Cloud delle celebrità. Tale accesso illegale (che è durato dalla fine di aprile 2013 alla fine di agosto 2014) ha permesso a Herrera di visualizzare i file privati e sensibili delle vittime, che includevano foto e video personali.[19][20]

Il quarto hacker del furto di foto a essere condannato è George Garofano, americano di 26 anni.[21][22] Garofano era riuscito a entrare in 250 Apple iCloud privati, sia di persone normali che di celebrità, nel corso di un anno e mezzo.[22]

Il quinto hacker del furto di foto a essere condannato è Christopher Brannan, 31 anni ed insegnante di liceo della Virginia. È condannato a 34 mesi di carcere venerdì per aver hackerato i conti di celebrità e altri nel cosiddetto scandalo "Celebgate" di cui Jennifer Lawrence è stata vittima. Si è dichiarato colpevole nel mese di ottobre per furto di identità aggravato e l'accesso non autorizzato a un computer protetto, ed è impostato per iniziare a scontare la sua pena l’1 Aprile.

Brannan è il quinto uomo ad essere condannato per gli hackeraggi. Nel Gennaio 2017, Edward Majerczyk di Chicago, Illinois, è stato condannato a nove mesi di carcere e condannato a pagare 5.700$ per servizi di consulenza per una vittima di celebrità senza nome, riferisce il Chicago Tribune. Emilio Herrera di Chicago, che ha avuto accesso ai conti ma non è stato accusato di aver diffuso informazioni, è stato condannato a 16 mesi nel Marzo 2018. George Garofano del Connecticut è stato condannato a otto mesi di carcere nell'Agosto 2018 dopo essersi dichiarato colpevole di un conteggio di accesso non autorizzato a un computer protetto per ottenere informazioni, e nell'Ottobre 2016, Ryan Collins della Pennsylvania è stato condannato a 18 mesi di carcere.[23]

Oggi si tende a pensare che un gruppo di hacker abbia, in cambio d'un considerevole numero di bitcoin, speso del tempo per indovinare nomi utenti e password private o tendere trappole informatiche ai danni delle vittime[24]. Quali che fossero i mezzi del furto, ben presto altri siti come Imgur e Tumblr condivisero le foto, rendendo il fenomeno virale. A distanza di circa un mese vennero diffuse - in tre diverse nuove ondate a cavallo tra settembre e l'inizio di ottobre - delle nuove foto delle vittime (ma anche di nuove vittime, come la star di The Big Bang Theory Kaley Cuoco) in quello che venne chiamato "Fappening September".[25]

Lo scandalo ha suscitato un dibattito globale sull'effettiva possibilità di mantenere la privacy sulla rete[26], e la reazione dell'opinione pubblica è stata quella dalla condanna unanime. Lucas Neff ha parlato di "crimine a sfondo sessuale", mentre Lena Dunham è andata oltre invitando gli utenti internet a non cercare e condividere le immagini in quanto "vanno a ledere e ferire per una seconda volta la sensibilità e l'orgoglio delle persone violate". La vip probabilmente più cliccata e violata (sia inteso come del numero degli scatti privati rubati che in base al loro contenuto) è la star di Hunger Games Jennifer Lawrence, che s'è detta ad un'intervista rilasciata per il magazine Vanity Fair[27] "stufa di parlare sempre e solo del fappening: erano foto indirizzate al mio fidanzato e quindi private. Non ci vedo nulla di scandaloso".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Celebrity 4chan shock naked picture scandal: Full list of star victims preyed upon by hackers - Mirror Online, su www.mirror.co.uk. URL consultato il 14 agosto 2023.
  2. ^ Flora Drury, Has the FBI found the iCloud hacker who leaked celebs' private photos?, su Mail Online, 10 giugno 2015. URL consultato il 14 agosto 2023.
  3. ^ (EN) After third wave of hacked celebrity photos, why can't we stop it?, su The Independent, 30 settembre 2014. URL consultato il 14 agosto 2023.
  4. ^ (EN) Apple 'Actively Investigating' Possible Hacking of Celebrity iCloud Accounts, su MacRumors, 1º settembre 2014. URL consultato il 14 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Alyson Shontell, APPLE STATEMENT ON CELEBRITY HACKING: Our Systems Weren't Breached, su Business Insider. URL consultato il 14 agosto 2023.
  6. ^ (EN) Celebrity iCloud Accounts Compromised by Weak Passwords, Not iCloud Breach, su MacRumors, 2 settembre 2014. URL consultato il 14 agosto 2023.
  7. ^ Alessio Lana, CelebGate, violò gli account delle star Diciotto mesi di carcere all'hacker, su Corriere della Sera, 28 ottobre 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  8. ^ (EN) Adi Robertson, ‘Celebgate’ hacker sentenced to 18 months in prison, su The Verge, 28 ottobre 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  9. ^ Celebgate hack: Man to plead guilty to nude photos theft, in BBC News, 15 marzo 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  10. ^ Antonino Caffo, Celebgate: arrestato il secondo hacker responsabile delle violazioni a iCloud, su Data Manager Online, 6 luglio 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  11. ^ Celebgate, si dichiara colpevole uno dei responsabili del furto di foto private delle star, su Hardware Upgrade. URL consultato il 14 agosto 2023.
  12. ^ Giuseppe Migliorino, Condannato uno dei responsabili del 'Celebgate" legato a iCloud, su iPhone Italia, 4 luglio 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  13. ^ Pietro Messineo, Celebgate: Condannato l'hacker dello scandalo iCloud - Italiamac News, su italiamac.it, 4 luglio 2016. URL consultato il 14 agosto 2023.
  14. ^ Sky TG24, Celebgate, condannato l'hacker che rubò le foto dei vip, su tg24.sky.it, 26 gennaio 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  15. ^ Celebgate: il secondo hacker condannato a nove mesi di prigione, su Everyeye Tech, 27 gennaio 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  16. ^ Ignacio Sala, Il secondo accusato di #celebgate condannato a 9 mesi di carcere, su Actualidad iPhone, 29 gennaio 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  17. ^ (EN) "Celebgate" hacker Edward Majerczyk sentenced to 9 months in prison - CBS News, su www.cbsnews.com, 25 gennaio 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  18. ^ (EN) Third Man Charged in 2014 Celebrity iCloud Phishing Attacks, su MacRumors, 23 ottobre 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  19. ^ (EN) 'Celebgate': 2nd Chicago Man Admits To Hacking Email, Cloud Accounts, su Chicago, IL Patch, 25 ottobre 2017. URL consultato il 14 agosto 2023.
  20. ^ (EN) Fappening celeb nudes hacking outrage: Third scumbag cops to charge, su www.theregister.com. URL consultato il 14 agosto 2023.
  21. ^ (EN) Patrick Howell O'Neill, Fourth man receives prison sentence in 'Celebgate' photo leak, su CyberScoop, 29 agosto 2018. URL consultato il 14 agosto 2023.
  22. ^ a b L'hacker che ha diffuso foto di nudo di Jennifer Lawrence è stato condannato, su Darlin Magazine, 31 agosto 2018. URL consultato il 14 agosto 2023.
  23. ^ (EN) Suzannah Weiss,Ashley Chervinski, Fifth Man Convicted In Hacking Of Jennifer Lawrence & Other Celebrities' Accounts, su www.refinery29.com. URL consultato il 14 agosto 2023.
  24. ^ Blog | Fappening, iCloud hackerato: e le foto private delle star finiscono in rete, su Il Fatto Quotidiano, 1º settembre 2014. URL consultato il 14 agosto 2023.
  25. ^ Articolo sulla terza ondata di foto, su hollywoodlife.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2019).
  26. ^ Articolo di Nobullying, su nobullying.com. URL consultato il 6 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
  27. ^ Intervista con Vanity Fair di JL