Francesco Signoris di Buronzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Francesco Giuseppe Signoris di Buronzo (... – ...; fl. XVIII secolo) è stato un militare italiano, è stato governatore della città di Asti nel 1797.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di un'antichissima famiglia nobile del Vercellese che venne infeudata del castello di Buronzo[1], il Signoris divenne luogotenente colonnello dell'esercito regio dei Savoia nel 1789 e colonnello in seconda del reggimento provinciale di Novara nel 1793.

In seguito alle sue doti militari, nel 1794 gli venne affidato il comando della città di Alba.[2]

Nel 1796 divenne brigadiere di fanteria e nel 1797 assunse il comando militare di Asti proprio nel periodo più critico della città in piena sollevazione popolare contro il governo Sabaudo.

Nel luglio dello stesso anno, un gruppo di giacobini astigiani capitanati da Secondo Arò, Gioachino Testa e Felice Berruti, rovesciarono il governo cittadino proclamando la Repubblica Astese.

Il sacerdote astese Stefano Giuseppe Incisa che fu testimone dei fatti descrisse il comandante militare come vecchio e malaticcio che senza opporre nessuna resistenza fece ritirare le proprie truppe nel quartiere delle caserme, consegnando tutte le armi ai rivoltosi.[3]

Il 31 luglio le truppe realiste riconquistarono il Castelvecchio mettendo fine alla neonata repubblica. Il Signoris tornato al comando della città presiedette la Regia Giunta che tra il 2 agosto ed il 12 ottobre inflisse ben 17 pene di morte tra coloro che avevano partecipato ai moti di insurrezione astigiana.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Manno, Il patriziato subalpino, tratto dal sito [1][collegamento interrotto], consultato il 28.02.2008
  2. ^ AA.VV., Quando San Secondo diventò giacobino. Asti e la Repubblica del luglio 1797. A cura di Ricuperati G. Ed. dell'Orso, Torino 1999
  3. ^ Bianco A., Asti ai tempi della rivoluzione. Ed CRA, Asti 1960, pag 126.
  4. ^ Bianco A., Asti ai tempi della rivoluzione. Ed CRA, Asti 1960, pag 140.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Giuseppe Incisa, Relazione veridica della rivoluzione , repubblica e controrivoluzione astese seguite l'anno 1797, 22 luglio e terminate il 30 d° mese, allegato al Giornale di Asti (1776 - 1819)
  • Grandi C.L., Repubblica di Asti nel 1797. Relazione dei fatti. Asti 1851
  • Pietro Giovanni Boatterio, Diario astese
  • AA.VV., Quando San Secondo diventò giacobino. Asti e la Repubblica del luglio 1797. A cura di Ricuperati G. Ed. dell'Orso, Torino 1999. ISBN 88-7694-412-5
  • Barbero G., prefazione de "La Repubblica Astigiana del 1797 di Carlo L. Grandi" , Quaderni de Il Cittadino, Asti 1970
  • Bianco A., Asti ai tempi della rivoluzione. Ed CRA, Asti 1960
  • Crosa Giuseppe, Asti nel sette-ottocento, Gribaudo Editore. 1993 Cavallermaggiore
  • Gabiani Nicola, Asti nei principali suoi ricordi storici vol 1, 2,3. Tip.Vinassa 1927-1934
  • Grassi S., Storia della Città di Asti vol I ,II. Atesa ed. 1987
  • Ruggiero M., Briganti del Piemonte Napoleonico,Le Bouquiniste 1968
  • Vergano L., Storia di Asti Vol. 1,2,3 Tip.S.Giuseppe Asti, 1953, 1957

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]