Francesco Cecioni

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Francesco Cecioni (Livorno, 1º dicembre 1884Livorno, 30 settembre 1968) è stato un matematico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di umili origini,[1] figlio di Olderigo (di mestiere calzolaio) e di Isolina Cantinelli, dopo gli studi superiori presso il locale liceo classico, nel 1905 si laureò in matematica presso l'Università di Pisa quale allievo pure della Scuola Normale Superiore, con una tesi in analisi complessa dal titolo “teoria della rappresentazione conforme delle aree piane pluriconnesse”, sotto la guida di Luigi Bianchi.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo la laurea, iniziò l'insegnamento di matematica all'Istituto Nautico di Livorno, città dove sempre visse. Dal 1907, fu assistente di algebra e geometria analitica all'Università di Pisa. Nel 1910 divenne docente presso l'Accademia navale di Livorno, tenendovi la cattedra di analisi infinitesimale fino al 1942. Partecipò attivamente anche alle operazioni sul fronte austriaco nella prima guerra mondiale col grado di capitano di fanteria.

Nel 1926 vinse per concorso una cattedra all'Università di Pisa, dove insegnò, fino al 1955, Analisi algebrica ed infinitesimale, oltre a Geometria analitica e Matematiche complementari, proseguendo fino al 1960 come professore fuori ruolo. Per molti anni, fu anche preside della Facoltà di Scienze.[2]

Sulla scia degli indirizzi di ricerca del suo maestro, Luigi Bianchi, si occupò principalmente di algebra e analisi complessa, in particolare di teoria delle matrici, teoria delle algebre su un campo e di teoria delle rappresentazioni conformi. Negli ultimi orientò la sua attenzione ai fondamenti della matematica.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Cecioni si dedicò con abnegazione e costanza all'insegnamento e all'impegno civile.

Fece parte della Deputazione di vigilanza sulla Biblioteca Labronica e l'Archivio storico, nel biennio 1938-39.

Fu consigliere comunale presso il Comune di Livorno, dal 1946 al 1954, venendo eletto nelle liste della Democrazia cristiana.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Fu insignito del riconoscimento di Cavaliere della Corona d'Italia, di Commendatore dell’Ordine di San Silvestro, della medaglia d'oro di prima classe per i “benemeriti della Scuola” e il titolo dell'Ordine del Cherubino dell'Università di Pisa.

In suo onore, gli è stato intitolato un polo liceale di Livorno.

Alcune opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Corso di matematiche complementari, GUF, Pisa, 1939.
  • Aritmetica pratica per la scuola media, F. Perrella, Roma, 1941.
  • Nozioni di algebra per la scuola media, F. Perrella, Roma, 1942.
  • Matematiche complementari: algebra, GUF, Pisa, 1942.
  • Matematiche complementari: geometria, GUF, Pisa, 1943.
  • Lezioni di analisi matematica (con Guido Ascoli e Onorato Nicoletti), 2 volumi in 4 tomi, A. Vallerini, Pisa-Roma, 1948-53 (Iª edizione, 1934).
  • Lezioni sui fondamenti della matematica, Vol. I, CEDAM, Padova, 1958.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si segue principalmente P. Freguglia, “Cecioni, Francesco”, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 23, Anno 1979.
  2. ^ Chi era Francesco Cecioni, su liceocecioni.gov.it. URL consultato il 18 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Zappa, “Necrologio di Francesco Cecioni”, Bollettino dell'Unione Matematica Italiana, Serie IV, 10 (3) (1974) pp. 741-43.
  • G. Zappa, “I contributi algebrici di Francesco Cecioni, matematico toscano”, Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria, Volume 59, Nuova Serie 45, Anno 1994, pp. 187-200.
  • L. Giuliano, “Profilo di un maestro di vita: il prof. Francesco Cecioni (1884-1968)”, Accademia Navale di Livorno, Livorno, 1968.
  • L. Martini, “Algebraic research schools in Italy at the turn of the twentieth century: the cases of Rome, Palermo, and Pisa”, Historia Mathematica, 31 (3) (2004) pp. 296-309.
  • P. Bussotti, M. Casarosa, “Alcune note su filosofia e didattica della matematica in Francesco Cecioni: le Lezioni sui fondamenti della matematica”, Nuova Secondaria (Ricerca), 5 (2017) pp. 29-35.
  • P. Bussotti, M. Casarosa, “Filosofia e didattica della matematica in Francesco Cecioni”, Nuova Secondaria (Ricerca), 3 (2016) pp. 78-80.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90341064 · ISNI (EN0000 0004 1968 5150 · SBN SBLV227318 · GND (DE1311915710 · WorldCat Identities (ENviaf-90341064