Francesco Bajardi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Bajardi

Francesco Bajardi (Isnello, 23 aprile 1867Roma, 17 settembre 1934) è stato un compositore e pianista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Avviato giovanissimo allo studio della musica, entrò nel Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo, che lasciò nel 1884 quando in seguito ad una audizione, ottenuta grazie a una lettera di presentazione di Francesco De Sanctis, Giovanni Sgambati lo volle tra i suoi allievi. Fu così ammesso presso il Liceo musicale di Santa Cecilia, dove ebbe come maestro di pianoforte lo stesso Sgambati e proseguì gli studi di composizione, iniziati a Palermo con Pietro Platania, sotto la guida di Cesare De Sanctis e Stanislao Falchi; al Liceo di Santa Cecilia farà ritorno come insegnante di pianoforte.[1]

Nel 1885 vinse il premio casa musicale Franz Boisselot eseguendo composizioni di Franz Liszt; lo stesso Liszt si complimentò con lui e gli prospettò una fortunata carriera. Si esibì a San Pietroburgo, dove ricevette un caloroso incoraggiamento da parte di Anton Rubinstein, e a Londra, anche alla Steinway Hall: nella capitale inglese i suoi concerti furono molto applauditi[1]; il Times ne scrisse in termini lusinghieri.[2]

Breve ma intensa, la sua produzione fu pressoché dedicata al pianoforte; tra le sue composizioni, la più eseguita fu la Toccata.[1]

Così si espresse, a margine di un'esibizione romana di Bajardi, il musicologo Ippolito Valetta:

«Queste pagine pianistiche produssero all'audizione la migliore impressione ed alla lettura il giudizio non cambia. Le ha pubblicate il Salonoff, un nuovo editore che ha casa a Firenze, a Lipsia e ad Amburgo, e veramente esse meritano una speciale attenzione. Tanto nella Fantasia-improvviso quanto nella Novelletta Bajardi unisce alla genialità dell'idea una diligente squisita fattura; la Ballata ha maggiore sviluppo ma non minore eleganza, e forma un numero di concerto.»

Fu accademico di Santa Cecilia e tra i suoi allievi ebbe Dante Alderighi, Francesco Ticciati, Carlo Zecchi, Libero Barni, Armando Renzi e Fernando Germani.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Bajardi, Movimento di danza per pianoforte, Milano, G. Ricordi e C., 1893.
  • Francesco Bajardi, Notturno per pianoforte, Milano, G. Ricordi e C., 1896.
  • Francesco Bajardi, Trois morceaux : pour piano, Mainz, B. Schott's Söhne, 1902.
  • Francesco Bajardi, Ballata : per pianoforte, Firenze, Nicola Salonoff, 1906.
  • Francesco Bajardi, Chant de Bergers : novelletta : op. 9, Firenze, Nicola Salonoff, 1906.
  • Francesco Bajardi, Fantasia-Improvviso per pianoforte, Firenze, Nicola Salonoff, 1906.
  • Francesco Bajardi, Preludi : per pianoforte : op. 14, Firenze, Nicola Salonoff, 1906.
  • Francesco Bajardi, 2. scherzo per pianoforte, Firenze, Nicola Salonoff, 1909.
  • Francesco Bajardi, Sonata per pianoforte, Milano, G. Ricordi e C., 1921.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Alberto de Angelis, pp. 17-18.
  2. ^ a b Alberto Pironti, BAIARDI, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  3. ^ V., Tra libri e riviste : La nota musicale, in Nuova Antologia, vol. 212, 1907, p. 743.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto de Angelis, Bajardi Francesco, in L'Italia musicale d'oggi : dizionario dei musicisti : con appendice, Roma, Ansonia, 1918.
  • Carlo Schmidl, Bajardi Francesco, in Dizionario universale dei musicisti : Supplemento, Milano, Sonzogno, 1938, p. 53.
  • (EN) Albert E. Wier, Bajardi Francesco, in The Macmillan encyclopedia of music and musicians, New York, The Macmillan company, 1938, p. 103.
  • Bajardi Francesco, in Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. Le Biografie, I : diretto da Alberto Basso, Torino, U.T.E.T., 1985, p. 281.
  • (EN) Lyle G. Wilson, A dictionary of pianists, London, Robert Hale, 1985, p. 28.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN299998971 · ISNI (EN0000 0004 0337 071X · SBN CUBV011248 · GND (DE1079455833 · WorldCat Identities (ENviaf-299998971