Fattore attivante le piastrine

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Fattore attivante le piastrine
Struttura del PAF
Struttura del PAF
Nomi alternativi
β-acetil-γ-O-esadecil-L-α-fosfatidilcolina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC26H54NO7P
Massa molecolare (u)523,683
Numero CAS74389-68-7
PubChem108156
DrugBankDB02261
SMILES
CCCCCCCCCCCCCCCCOCC(COP(=O)([O-])OCC[N+](C)(C)C)OC(=O)C
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Il fattore attivante le piastrine (PAF, Platelet-Activating Factor) è un mediatore chimico dell'infiammazione.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Deriva dal plasmalogeno, un fosfolipide etere la cui testa polare è rappresentata dalla colina e che lega in posizione C-1 del glicerolo una lunga catena idrocarburica mediante legame etere. Il plasmalogeno viene utilizzato come substrato dalla fosfolipasi A2 che idrolizza il legame estere tra il C-2 del glicerolo e l'acido grasso.

Si forma un composto intermedio che è il precursore del PAF, il Liso-PAF che lega in posizione 2 del glicerolo un ossidrile (-OH). Il Liso-PAF viene utilizzato come substrato da un'acetiltransferasi che trasferisce un gruppo acetilico in posizione 2 formando il PAF.

Il PAF viene rilasciato dai basofili, dei globuli bianchi presenti nel sangue. È un potente stimolatore dell'aggregazione piastrinica, inoltre esercita una serie di effetti sul sistema cardiovascolare (induce vasodilatazione) e sulla muscolatura liscia (contrazione della muscolatura liscia gastrointestinale, uterina e polmonare).

Il PAF ha effetto infiammatorio e vasoattivo su diversi organi, provocando un collasso della pressione arteriosa che può risultare letale per l'individuo. In esperimenti con animali modello e di controllo (knockout e wild-type) si è dimostrato che la lipossigenasi 5 media l'azione del PAF. Ciò ha implicazioni mediche in quanto se il PAF è rilasciato nei reni a seguito di vari stimoli provoca insufficienza renale acuta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.08.2012

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cozzani, Dainese, Biochimica degli alimenti e della nutrizione, Padova, Piccin, 2006.
  • David L. Nelson, Michael M. Cox, I princìpi di Biochimica di Lehninger, Vª ed., Zanichelli.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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