Enzo Michelini

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Enzo Michelini
NascitaSant'Agostino, 11 giugno 1917
MorteBobrowskij, 8 agosto 1942
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Reparto6º Reggimento bersaglieri, 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta"
Anni di servizio1940-1942
GradoSottotenente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume 2 (1942-1959)[1]
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Enzo Michelini (Sant'Agostino, 11 giugno 1917Bobrowskij, 8 agosto 1942) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante la seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Sant'Agostino, provincia di Ferrara, l'11 giugno 1917.[2] Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere trovò impiego presso l'Istituto di Credito di Ferrara.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, nell'agosto successivo venne ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento della specialità bersaglieri a Pola, in Dalmazia.[1] Nel marzo 1941 ottenne la nomina a sottotenente, assegnato alla compagnia cannoni controcarro da 47/32 del 6º Reggimento bersaglieri, raggiungendo il reparto in zona di operazioni.[2] Il 31 gennaio 1942 partiva per il fronte orientale a seguito del suo reparto, assegnato alla 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta" del CSIR.[2] Dietro sua richiesta partecipò ad un corso per guastatori tenutosi a Stalino, al termine del quale rientrò al proprio reggimento assumendo il comando di un plotone.[1] Partecipò alla battaglia di Serafimowich, perdendo successivamente la vita a Bobrowskij, durante un duro combattimento svoltosi tra il 7 e l'8 agosto 1942.[2] Per onorarne il coraggio venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante un lungo periodo di accaniti combattimenti, si distingueva per superbo coraggio. Trovatosi col suo plotone in situazione critica contrassaltava alla testa del reparto, trascinandolocon l’esempio e la parola contro nemico soverchiante per uomini e mezzi. Respinto l’avversario proseguiva sull'obiettivo fissato gli, raggiungendolo e difendendolo a prezzo di enormi sacrifici. Benché ferito gravemente al petto, incitava ancora il suo plotone alla resistenza. Serrato da presso da elementi nemici si difendeva a colpi di pistola, abbattendone alcuni. Ultimate le cartucce, gridava ai suoi bersaglieri il "Savoia" dell'assalto e, prima di essere fulminato da nuova scarica di mitragliatrice, lanciava la pistola contro il nemico fuggente. Fronte russo - Bobrowski, 7-8 agosto 1942.[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 64.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Enzo Michelini, su quirinale.it. URL consultato il 17 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Paolo Bertelli, Albo d'oro dei Caduti ferraresi 1940-1946 (PDF), Ferrara, Bertelli Editore, 2012.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume 2 (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]