Eigg

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Eigg
(Isle of) Eigg/Eige
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Atlantico
Coordinate56°54′12″N 6°09′19″W / 56.903333°N 6.155278°W56.903333; -6.155278
ArcipelagoEbridi Interne
Superficie30.5 km²
Altitudine massima393 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
NazioneBandiera della Scozia Scozia
Centro principaleCleadale
Fuso orarioURC
Demografia
Abitanti85 (2008)
Sito webhttp://www.isleofeigg.net/index.html
Cartografia
Mappa di localizzazione: Scozia
Eigg
Eigg

http://www.undiscoveredscotland.co.uk/eigg/eigg/

voci di isole del Regno Unito presenti su Wikipedia
An Sgurr, la vetta più elevata dell'isola
Eigg: mandria sulla spiaggia di Cleadale

Eigg (in gaelico scozzese: Eige; 30,5 km²) è un'isola sull'Oceano Atlantico della Scozia nord-occidentale, facente parte dell'arcipelago delle isole Ebridi Interne e del sottogruppo delle isole Small. Definita lo "smeraldo delle Ebridi Interne"[1], è la più popolata[2] e la seconda isola per estensione delle isole Small[2].

Centro principale dell'isola è Cleadale.[2]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Collocazione[modifica | modifica wikitesto]

Eigg si trova tra il Cuillin Sound e il Sound of Arisaig[3] e tra le isole di Rùm e Muck (rispettivamente a sud-est della prima e a nord-est della seconda)[3], a 10 miglia ad ovest della terraferma[4].

Dimensioni e territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'isola ha una lunghezza di 5 miglia[1][2] e una larghezza di 3,5 miglia[1][2].

L'isola raggiunge un'altitudine massima di 393 metri: la vetta più elevata è l'An Sgurr.[2]

Immagine satellitare dell'isola di Eigg

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'isola di Eigg è ambientazione del film "Una sposa in affitto".

I primi insediamenti umani sull'isola risalgono al Mesolitico.[5].

Nel VII secolo, san Donnano, un missionario irlandese, fondò in loco un monastero, introducendo il Cristianesimo ad Eigg.[6]. Nel 617, però, San Donnano e 52 dei suoi monaci furono massacrati.[2][6]

Nel corso dell'VIII secolo, gli abitanti Vichinghi furono rimpiazzati da aristocratici norvegesi, per i quali l'isola rappresentava un "ponte" per gli scambi commerciali con l'Irlanda.[6]

Nel 1577 l'isola fu teatro di un nuovo massacro: 395 persone appartenenti al clan MacDonald morirono infatti soffocate dal fumo, deliberatamente provocato da membri del clan MacLeod nel tentativo di stanare i rivali dalla grotta in cui si erano rifugiati.[2][7]

Undici anni dopo l'isola subì un saccheggio da parte di mercenari spagnoli.[2]

Nel 1745, l'isola fu nuovamente saccheggiata dopo una ribellione che portò anche alla deportazione di alcuni giovani del posto.[2][7]

Nel 1997 l'isola divenne di proprietà dei suoi abitanti[2], che autoproclamarono - come riportato dai quotidiani inglesi - "la libera repubblica di Eigg"[8].

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Ad Eigg vi sono tre riserve faunistiche: una situata nei pressi del rilievo di An Sgurr, un'altra situata nei pressi delle scogliere del Beinne Bhuide e un'altra situata nel Gleann Charadil.[1]

Sull'isola vivono 196 specie di uccelli.[9]

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

L'isola è raggiungibile via traghetto da Mallaig ed Arisaig.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Isle of Eigg, su visitscotland.com, Visit Scotland. URL consultato il 18 dicembre 2015.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Eigg, su undiscoveredscotland.co.uk, Undiscovered Scotland. URL consultato il 18 dicembre 2015.
  3. ^ a b A.A.V.V., Key Guide - Gran Bretagna, Touring Club Italiano, Milano, 2007, p. 441
  4. ^ (EN) Visiting Eigg, su isleofeigg.net, Isle of Eigg - Sito ufficiale. URL consultato il 18 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
  5. ^ (EN) Archeology, p. 1, su isleofeigg.net, Isle of Eigg - Sito ufficiale. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
  6. ^ a b c (EN) History, p. 1, su isleofeigg.net, Isle of Eigg - Sito ufficiale. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2016).
  7. ^ a b (EN) History, p. 2, su isleofeigg.net, Isle of Eigg - Sito ufficiale. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2016).
  8. ^ (DE) Hippe, Hannelore, Auf Eierschalen balancieren: Die schottische Volksrepublik Eigg, su deutschlandfunk.de, Deutschlandfunk. URL consultato il 18 dicembre 2015.
  9. ^ (EN) Birds, su isleofeigg.net, Isle of Eigg - Sito ufficiale. URL consultato il 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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