Edward Palmer

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Palmer a Kansas City nel 1864.

Edward Palmer (Brandon, 12 gennaio 1829Washington, 10 aprile 1911) è stato un botanico e archeologo britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Palmer nacque il 12 gennaio e fu battezzato il 22 febbraio 1829 a Brandon, nel Suffolk, Inghilterra, da Robert e Mary Palmer[1]. Nel 1850 emigrò negli Stati Uniti d'America[2], dove inizialmente si stabilì a Cleveland, nell'Ohio[3].

Quindi, viaggiò in America Meridionale e divenne medico, prestando servizio per la Union Army nel corso della Guerra civile americana[4].

Palmer, autodidatta in Botanica, raccolse campioni naturali, soprattutto di piante, per conto dello Smithsonian Institution e dello U.S. Department of Agriculture, oltre che per altre istituzioni.

Secondo il suo biografo McVaugh:

«The collections made by Edward Palmer between 1853 and 1910 were prepared with more care than those of most of his contemporaries. He was primarily a botanical collector, and his botanical specimens were exceptionally well documented for his time.... [However,] he was unwilling to attend to the documentation and distribution of his own collections, and preferred to entrust them for naming, sorting and selling, to his friends and patrons—prominent scientists all.[5]»

Palmer raccolse campioni nel sudovest degli Stati Uniti, in Florida, in Messico (inclusa la Baja California) e in Sud America.

«Palmer’s botanical collections (numbering over 100,000) are mostly pressed and dried and reside at research institutions around the world. These institutions include the Smithsonian Institution, Harvard University, the Missouri Botanical Garden, the New York Botanical Garden, Royal Botanic Garden Kew, the British Museum, and many others. The Palmer botanical collection in the U.S. National Herbarium at the Smithsonian Institution remains the largest, containing over 16,000 specimens collected over sixty years.[6]»

Nel 1871 Palmer redasse una relazione che fu uno dei lavori pionieristici in Etnobotanica[7]. Nella relazione riportò gli impieghi di 61 piante lì descritte e per 24 delle quali raccolse campioni[8].

Anche se fu soprattutto un botanico, Edward Palmer contribuì anche all'archeologia e all'etnologia dell'America precolombiana. Tra il 1882 e il 1884, Palmer lavorò come assistente di campo per la Divisione di Esplorazione dei Tumuli (Mounds) del Bureau of American Ethnology. Lo scopo di questa spedizione era l'esecuzione di un'indagine estensiva dei tumuli indiani negli Stati Uniti orientali. Sebbene la maggior parte dell'attività di ricerca archeologica di Palmer fosse stata svolta in Arkansas, egli compì scavi di tumuli anche in Alabama, Louisiana, Mississippi, Tennessee e Georgia[9].

In Georgia, Palmer scavò il sito dei Kolomoki Mounds nella Contea di Early. Sebbene avesse scavato molti dei tumuli di Kolomoki, si riporta che non scoprì nulla di importante tanto da essere catalogato. Comunque, egli esaminò molti siti di abitazione e rinvenne parecchi depositi di ceneri e frammenti ceramici.

Nel 1894, fu pubblicata la relazione finale della Mound Exploration Division, scritta dal suo direttore Cyrus Thomas, la quale confutò le teorie razziste che ipotizzavano che i tumuli degli Stati Uniti sudorientali fossero stati costruiti da una "razza scomparsa di costruttori di tumuli". La relazione riportava notevoli evidenze riguardo al fatto che i tumuli furono costruiti dagli antenati delle tribù indigene di età storica.


Dopo che il progetto di esplorazione dei tumuli fu completato, Palmer ritornò a dedicarsi alla botanica e alla storia naturale e lavorò come rappresentante in campo dello Smithsonian, come scienziato presso lo Smithsonian's Bureau of American Ethnology e come raccoglitore di campioni e "esperto" presso il Dipartimento di Agricoltura a Washington D.C.[10] fino alla sua morte avvenuta il 10 aprile 1911.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Circa 200 specie e due generi (Palmerella e Malperia) di piante furono denominate in suo onore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brandon, Suffolk: Register of Baptisms
  2. ^ Passport Application, January 1902
  3. ^ US Census for Ohio 1850.
  4. ^ Rogers McVaugh, Edward Palmer: Plant Explorer of the American West, University of Oklahoma Press, Norman, 1956.
  5. ^ Rogers McVaugh, Edward Palmer: Plant Explorer of the American West, University of Oklahoma Press, Norman, 1956, p. vii.
  6. ^ Edward Palmer Collection, Department of Botany, National Museum of Natural History, Smithsonian Institution
  7. ^ Palmer, Edward, Food Products of the North American Indians, in Report of the Commissioner of Agriculture for 1870, Washington, D.C., 1871, pp. 404–428.
  8. ^ Dexter, Ralph W., The F. W. Putnam-Edward Palmer Relations in the Development of Early American Ethnobotany (PDF), in Journal of Ethnobiology, vol. 10, n. 1, Summer 1990, pp. 35–41.
  9. ^ Jeter, Marvin D. (a cura di), Edward Palmer's Arkansaw Mounds, University of Alabama Press, 2010. 1st edition, University of Arkansas Press, 1990.
  10. ^ Smithsonian profile of Palmer

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stephen Williams (a cura di), The Waring Papers, University of Georgia Press, Atene, 1967.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Palmer è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Edward Palmer.
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