Edible Woman

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Edible Woman
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereRock alternativo
Post-hardcore
Post-punk revival
Periodo di attività musicale1999 – in attività
EtichettaPsychotica Records
Bloody Sound Fucktory
Sleeping Star
Wild Love Records
Smartz Records
Album pubblicati5
Studio5

Gli Edible Woman sono un gruppo musicale italiano nato a Fano nel 1999[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1999-2005: Nascita e primo album[modifica | modifica wikitesto]

Gli Edible Woman nascono a Fano nel 1999 riprendendo il nome dal famoso romanzo della canadese Margaret Atwood. Inizialmente nati come trio di ispirazione noise rock, sarà con l'ingresso nella band di Luca Giommi che la band trova un suono composto da strutture post-hardcore e contaminazioni post-punk[2]. Nei primi anni la band compie molti tour e concerti, per arrivare all'album nel 2004 con Spare me /CALF (Psychotica Records), un album fortemente influenzato dal math-rock[2][3]. Al disco seguì il tour europeo che li vide anche sul palco con El Guapo, Karate, The Thermals[2].

2006-2011: Da The Scum Album a Everywhere at Once[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni successivi la band trasforma ancor più radicalmente il proprio sound, inserendo sempre più elementi di elettronica che alla fine sostituiranno totalmente la chitarra. Nasce così The Scum Album, pubblicato nel 2007 in una collaborazione tra le etichette Psychotica Records e Bloody Sound Fucktory con distribuzione anche in Germania, Belgio, Francia, ed Usa[4]. L'album vedeva strutture scomposte[3] fatte di sonorità "modernissime" tra psichedelia ed electroclash[1][4].

Nel 2009 la band entrò di nuovo in studio con i tecnici del suono Mattia Coletti e Lorenzo Stecconi[5], per comporre il successivo Everywhere at Once, che usci solo nel marzo 2010 per l'etichetta Sleeping Star[6], subito dopo lo split 7" The End Of History (America) / The Beat Goes On (Smartz Record) condiviso con i Drink to Me. L'album, che vedeva numerosi ospiti come Roberto Mazzoli e Marco Emoli al sassofono, in un disco che seppur in continuità con il precedente lo superava in radicalità[5][6]. Il tour italiano che seguì fu così curato da DNA concerti, e li videva anche condividere il palco con The Jesus Lizard e Placebo[2].

2011-in poi: Nation e Daunting[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Singoli ed EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 The End Of History (America) / The Beat Goes On split 7" con i Drink to Me
  • 2014 Edible Woman / Tante Anna split tape con I Tante Anna

Compilazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 - Fragments
  • 2011 - Covermount CD #4
  • 2015 - Nostra signora delle tenebre

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Julian Cope, Address Druidion, su headheritage.co.uk, Marzo 2010.
  2. ^ a b c d Redazione, Edible Woman, su riminibeach.it.
  3. ^ a b Stefano Pifferi, The Scum Album (recensione), su sentireascoltare.com, 1º maggio 2007.
  4. ^ a b Fausto Turi, The Scum Album (recensione), su freakoutmagazine.it, 10 gennaio 2008.
  5. ^ a b Stefano Pifferi, Everywhere at Once (recensione), su sentireascoltare.com, 1º aprile 2010.
  6. ^ a b Elisabetta De Ruvo, Everywhere at Once (recensione), su rockit.it, 10 gennaio 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]