Domenico Gramazio

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Domenico Gramazio

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
14 marzo 2013
LegislaturaXV, XVI
Gruppo
parlamentare
XV: Alleanza Nazionale
XVI: Il Popolo della Libertà
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
CircoscrizioneLazio
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
29 maggio 2001
LegislaturaXII, XIII
Gruppo
parlamentare
Alleanza Nazionale
CoalizioneXII: Polo del Buon Governo
XIII: Polo per le Libertà
CircoscrizioneLazio 1
CollegioXII: Roma-Appio Latino
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioDiploma di ragioniere
ProfessioneFunzionario INPS

Domenico Gramazio (Roma, 6 febbraio 1947) è un politico, pubblicista e sindacalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eletto alla Camera con Alleanza Nazionale nel 1994 e confermato nel 1996, è rimasto in carica fino al 2001.

Alle elezioni politiche del 2006 viene eletto al Senato della Repubblica con AN, confermando poi il seggo anche alle elezioni politiche del 2008 con il Popolo delle Libertà.

Oltre al suo impegno nel campo dei problemi della sanità, è ricordato per essere stato uno degli artefici, il 24 gennaio 2008, della gazzarra nell'aula del Senato con la quale parte degli esponenti del centrodestra celebrarono la caduta del secondo governo Prodi: fu infatti Gramazio, insieme al collega Nino Strano, a introdurre in aula e consumare platealmente (offrendone anche ad altri senatori) una bottiglia di spumante e fette di mortadella[1] a mo' di sberleffo verso l'esecutivo appena sfiduciato.[2][3]

Con Storace governatore della Regione Lazio, viene eletto presidente dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, ruolo dal quale si dimette nel 2006 a seguito di una serie di scandali.[4]

Nel 2011, malgrado l'incompatibilità legata al doppio incarico[5], rientrerà nella stessa agenzia nel ruolo di Presidente del Comitato Scientifico, suscitando così la reazione dell’on. Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, che così commentava: “Apprendiamo dalle agenzie che a guidare il comitato Scientifico dell’Agenzia di Sanità Pubblica sarà Domenico Gramazio. Ci congratuliamo con lui e ci chiediamo anche quali titoli e pubblicazioni abbia prodotto nella sua carriera per ottenere un incarico di così grande delicatezza, in cui sono necessarie tante competenze tecniche. In una giornata elettorale palesemente avversa alle amministrazioni di centrodestra, questa è un’ulteriore notizia che fa riflettere su come viene governata la Regione Lazio e in particolare la sanità[6]

Torna agli onori della cronaca in occasione dello scandalo di Mafia Capitale quando il figlio Luca, già capogruppo del Popolo della Libertà in consiglio comunale a Roma poi della Regione Lazio[7], viene confinato agli arresti domiciliari[7] anche per i rapporti con Massimo Carminati i cui genitori erano amici di Gramazio senior quando era dirigente del MSI;[8] Luca verrà condannato in appello a 8 anni e 8 mesi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In riferimento alla satira politica televisiva di Corrado Guzzanti, che nelle imitazioni di Romano Prodi sovente chiamava in causa la mortadella.
  2. ^ «Cusumano e gli altri, l'aula è un'arena», da Corriere della Sera.
  3. ^ Strano chiede scusa. Nella puntata di Report del 15 marzo 2009 dichiarò, in riferimento al gesto della mortadella: «È un gesto del quale non mi pento assolutamente perché è un gesto allegorico» (Report - Dichiarazione al minuto 00:23:08).
  4. ^ SANITA': GRAMAZIO SI DIMETTE DA PRESIDENZA ASP LAZIO (2), su www1.adnkronos.com. URL consultato l'8 agosto 2016.
  5. ^ Consiglio Regionale del Lazio - Comunicati - Dettaglio: Nomina Direttore Asp: "Lunedì deciderà il cda", su consiglio.regione.lazio.it. URL consultato l'8 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).
  6. ^ (IT) Gramazio eletto Presidente del Comitato Scientifico di Laziosanità-Asp, su abitarearoma.net, 1º giugno 2011. URL consultato l'8 agosto 2016.
  7. ^ a b Mafia Capitale. Con due diverse dichiarazioni spontanee, Buzzi e Gramazio parlano del sistema diffuso della corruzione | Jobsnews.it, su jobsnews.it. URL consultato l'8 agosto 2016.
  8. ^ Processo "Mafia Capitale"

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Deputato del Collegio Uninominale Appio Latino Successore
nuova legge elettorale 1994 - 1996 Domenico Volpini