Discussione:Omicidio di Federico Aldrovandi/Omicidio, delitto, o caso

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Omicidio, delitto, o caso[modifica wikitesto]

cb La discussione proviene dalla pagina Wikipedia:Bar/Discussioni/Federico Aldrovandi: Omicidio, delitto, o caso.
– Il cambusiere Nemo 20:46, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Salve,

C'è una polemicuccia sul nome da dare ad una pagina che tratta di cronaca.

Se un tizio muore, si scopre poi con sentenza di primo grado in seguito a percosse, la pagina va titolata:

  1. - delitto Aldrovandi
  2. - omicidio di Federico Aldrovandi
  3. - caso Aldovrandi

Prima era la 3, ora la 2. Ma per analogia con omicidio Biagi, direi che tale titolo implica l'omicido doloso, questo mi pare (spero) un omicidio colposo. Credo serva anche per una standardizzazione sulle vicende di cronaca nera. Pareri? --BW Insultami 07:03, 13 lug 2009 (CEST) PS: per me andava bene la 3[rispondi]

Boh, se è omicidio è omicidio... poi nell'introduzione si può mettere, ben in alto, il reato completo. La 2 è stata utilizzata anche per Marta Russo, secondo me va bene anche in questo caso. Chi non ha nessuna familiarità con la cronaca italiana, a rigore, non può "dedurre" la dolosità nemmeno nel caso di Biagi, anche se l'associazione è ovvia (spero) per il 99.99% dei wikipediani italiani e ticinesi. --balabiot 10:56, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
secondo me, e almeno fintantochè non si giunge alla definizione della vicenda (sentenza definitiva passata in giudicato?) userei la 3 che ha imho alche il pregio (allo stato attuale) di essere "perfettamente" NPOV... --torsolo 13:38, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
se hanno chiesto il rito abbreviato, la sentenza è definitiva. --balabiot 14:08, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Dire che omicidio (doloso) = omicidio (colposo) è come dire che sesso (senza preservativo) = sesso con preservativo (rotto) ;) Riflettendoci meglio, metterei 1, visto che reato c'è stato, anche se 3 credo vada meglio per riferirsi a tutta la vicenda, cmoprese le varie reazioni, piuttosto che al delitto in sè, tuttavia 2 mi pare troppo forte per un omicidio preterintenzionale o colposo (e non ho ancora capito che significhi eccesso colposo in omicidio colposo....). Comunque la cosa credo vada definita una volta per tutte, a mo' di standard --BW Insultami 14:43, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Il 3 per me va bene.Comunque, sentenza o meno non vedo l'enciclopedicità...--Midnight bird fly with me 14:51, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Non dico che è uguale, dico che se non specifichi non puoi "dedurre" che sia doloso o colposo. Allora dovremmo rinominare anche Omicidio di Marta Russo, per esempio. Sarebbe un errore del lettore presupporre il dolo. Continuando il paragone, una voce titolata "Concepimento di Pinco Pallino" non dice a priori se i genitori stessero usando il preservativo... ;-) --balabiot 15:15, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Il titolo attuale a mio modesto parere è, oltre che, tendente al POV, potenzialmente fuorviante: sebbene tecnicamente si tratti di un omicidio dà a pensare che sia stato ammazzato deliberatamente. --Vipera 15:18, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Il De Mauro considera delitto e omicidio la stessa cosa, quindi credo che tra la prima e la seconda non ci sia una sostanziale differenza. Per il resto quoto Torsolo: se la sentenza è definitiva lascerei omicidio, se non è definitiva scriverei "Caso" e metterei un template:incorso in cima alla pagina o nella sezione che riguarda il processo.--Calabash 15:36, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Il problema è che, a mio parere, l'eventuale enciclopedicità non deriva dall'omicidio in sè, quanto dal caso mediatico che ci hanno montato sopra. Per questo per me sarebbe più logico Caso invece di omicidio o delitto.--Midnight bird fly with me 15:50, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

(rientro) Oltretutto la voce non parla solo dell'omicidio, ma anche del processo. In ogni caso non parla del caso mediatico, quindi sono l'omicidio e il processo che devono essere enciclopedici, indipendentemente dal fatto che i giornalisti ci ricamino sopra o meno.--Calabash 16:03, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

[conflittato] @balabiot... non mi ricordo quasi niente di diritto processuale penale, ma mi pare che anche avverso il rito abbreviato può proporsi ricorso in Cassazione e visto che la sentenza è di pochi giorni fa' non credo che si possa definire passata in giudicato... ma magari mi sbaglio... --torsolo 16:09, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
ho detto una stronzata. :-) quello e' il patteggiamento. favorevole a caso finché la sentenza non è definitiva, ma poi ribadisco che non importa che il dolo ci sia o meno. --balabiot 16:15, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

IMHO è più NPOV "Caso Federico Aldrovandi" finché la sentenza non sia passata nei tre gradi di giudizio MM (msg) 20:46, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Quoto MM, con titolo da tenere fino a sentenza definitiva; sarei per mantenere caso anche dopo trattandosi di omicidio colposo o preterintenzionale (lo decidano i giudici) ma con meno convinzione.--RdocB (msg) 21:32, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

"Morte" di Federico Aldrovandi? Almeno quello è un fatto incontestabile. SERGIUS (CATUS NIGER) 00:05, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
tanto per tornare in argomento: Gabriele Sandri[1]. E anche Pietro Maso, Emanuele Scieri[2] se vogliamo --BW Insultami 10:45, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Cambiare policy?[modifica wikitesto]

Io credo che il problema di fondo sia il criterio di denominare le voci non col nome dei personaggi ma cercando a tutti i costi di includere nel nome una definizione dell'evento che rende "enciclopedico" il personaggio al centro della voce, nei casi in cui il personaggio in questione non sarebbe enciclopedico se non fosse per l'evento stesso. A mio avviso sarebbe molto più semplice adottare una policy che stabilisca che in casi del genere la voce vada intitolata semplicemente al nome della persona coinvolta. Chi se ne frega se tizio sarebbe un illustre sconosciuto se non avesse fatto la fine che ha fatto? È comunque un dato di fatto che adesso il nome della tal persona circola, reso celebre dall'evento, e personalmente se io mi trovassi citata la morte di un Pinco Pallino da qualche parte, per prima cosa andrei a cercare notizie su "Pinco Pallino" e non su "morte di Pinco Pallino"/"caso Pinco Pallino"/"omicidio di Pinco Pallino", ecc. Che sia celebre per questo posso anche non saperlo, mentre se già la voce presuppone che io lo sappia, non mi dirà molto che già non sappia. Inoltre, mettendo solo il nome si eviterebbero ridicole diatribe come questa su "come interpretare/definire" l'evento. Per fare un altro esempio, noi abbiamo, saggiamente, la voce Pietro Micca, intitolata al nome del personaggio. Il quale, per quanto potesse essere un'ottima persona, non sarebbe mai divenuto enciclopedico se non fosse morto come è morto. Se spingessimo fin qui la mania di denominare le voci col nome dell'evento, dovremmo dire morte di Pietro Micca o, a seconda dei punti di vista, suicidio di Pietro Micca, sacrificio di Pietro Micca, martirio di Pietro Micca? E un domani che gli storici appurassero che effettivamente aveva male calcolato la lunghezza della miccia, dovremmo spostare la voce a fatale sbadataggine di Pietro Micca?...--Vermondo (msg) 21:19, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Favorevole a mettere nella biografia del personaggio, nel caso singolo. Ma tutto l'ambaradam intorno a Aldo Moro come ce lo ficchi? --BW Insultami 07:22, 14 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Se un personaggio è noto solo relativamente ad un particolare evento la voce non tratta della sua biografia e l'argomento non è il personaggio stesso, ma per l'appunto il caso che lo ha reso noto e che trattiamo come tale: tanto è vero che se si tratta di un personaggio noto anche per altri motivi e che ha una sua biografia, si può, ove questo abbia senso, avere due pagine, una sulla sua biografia e una sul "caso" che riguarda un particolare evento; ovvero ci sono "casi" che non riguardano un solo personaggio. A mio avviso dunque intitolare la voce all'evento e non al personaggio è perfettamente coerente con il principio che il titolo enunci l'argomento di cui si parla e non ci vedo controindicazioni. Se si ritiene che possa essere cercato anche con il nome di uno o più personaggi, che di per sé non hanno bisogno di avere una voce biografica, basta creare dei "rinvii" (redirect). MM (msg) 08:57, 14 lug 2009 (CEST)[rispondi]
d'accordo con MM... se la voce tratta dell'evento il titolo dovrà chiamarsi così... anche perchè, facendo un'ipotesi assurda, nel caso le vittime siano molteplici (es: recente incidente ferroviario di Viareggio) che facciamo? creiamo più biografie (di persone in se non enciclopediche) riportanti la stessa vicenda? sembra evidente e sensato dire no... --torsolo 10:50, 14 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Il "Caso della morte di Pinco Pallino", se Pinco Pallino non è di suo enciclopedico (Enrico Mattei, Aldo Moro, etc.) non è e non dev'essere una biografia. E, detto tra di noi, anche se una persona è enciclopedica, le circostanze della sua morte, se enciclopediche di per esse stesse, dovrebbero avere una voce (non biografica) a parte, esempio classico caso Moro e come non è per Enrico Mattei, anche se dovrebbe. La morte non dà enciclopedicità a una persona di per sé non enciclopedica. Lo sono le circostanze - giudiziarie, giornalistiche, di impatto sull'opinione pubblica - che dalla morte della persona derivano. SERGIUS (CATUS NIGER) 00:10, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Si, ma quattro informazioni biografiche sul tizio oggetto del caso ci sono sempre da mettere. Allora tanto vale metterle nella voce biografica, facile da azzeccare on un motore di ricerca anche scalcinato. Poi tanto i bit non si pagano, quindi allungare il titolo non cambia nulla, se non nel limitare l'accesso diretto alla pagina. --BW Insultami 10:41, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
D'accordo Black, ma un conto è scrivere tre-righe-tre di cenno biografico, un conto è fare una voce biografica. Con tutto il rispetto, se muore un pinco pallino qualsiasi in circostanze enciclopediche 1. non gli si dedica una voce apposita e 2. ai fini informativi poco importa sapere che si è diplomato geometra con 46/60 e da ragazzino girava col Gilera truccato, per capirci. SERGIUS (CATUS NIGER) 11:38, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Scusate, ma avete mai aperto un'enciclopedia ad una voce biografica di poco rilievo? di solito ci sono 3 righe in croce, perchè l'inchiostro e la carta costano. I bit no. Esempi (ma vi invito ad aprire le vostre...):
--BW Insultami 09:03, 16 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Scusate se intervengo, ma ho letto una cosa inesatta nel precedente paragrafo di questa discussione, cioè che delitto ed omicidio sarebbero sinonimi, ma ciò, per quanto affermato da un vocabolario, non è. Secondo il codice penale italiano, all'art.39 "I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da questo codice", intendendo per delitti quindi tutto un insieme di reati ben più ampio di quello comprendente le tre specie di omicidio (volontario, colposo, preterintenzionale); ciò è dimostrato (se ve ne fosse bisogno) dalla struttura del libro II del codice penale, che è tutto dedicato ai "delitti in particolare" ed è diviso in XIII Titoli, ognuno riservato ad una serie di delitti (Titolo I - Dei delitti contro la personalità dello Stato (artt. 241-313); Titolo II - Dei delitti contro la Pubblica amministrazione (artt. 314-360); Titolo III - Dei delitti contro l'amministrazione della giustizia (artt. 361-401); Titolo IV - Dei delitti contro il sentimento religioso (artt. 402-413); Titolo IV - Dei delitti contro il sentimento religioso (artt. 402-413); ecc...). La missione di un vocabolario, per quanto ben compilato, è solo quella di essere chiaro ed esauriente per un lettore che se ne vuole usufruire in senso atecnico ... e comunque, io credo personalmente, anche in questo caso il De Mauro sbaglierebbe e sarebbe inesatto citare quel passo); se lo si cita in una discussione che si sta addentrando su un campo tecnico è invece assolutamente inadeguato e scorretto, come dimostrato, dato che nell'ordinamento giuridico italiano (e, quindi, secondo la terminologia tecnica cui si deve fare necessariamente riferimento) l'omicidio è un delitto ma un delitto non è necessariamente un omicidio, io credo che la n.1 sia comunque da evitare. Più in generale, poi, credo che comunque - che sia omicidio colposo o volontario, che sia sentenza definitiva o meno -, secondo me continuerebbe ad andare bene il titolo n. 3. Saluti a tutti. SpeDIt 12:09, 18 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Cortesemente, come mai nel caso del Delitto di via Poma si parla di assassinio? Secondo quando voi scrivete finché non c'é sentenza definitiva non si può parlare di omicidio..ebbene, nel caso di via Poma non c'è nemmeno la sentenza di 1° grado. Che differenze ci sono?Secondo me visto che la sentenza di 1° grado dice che c'è stato un omicidio è bene scrivere nella premessa che si tratta di un omicidio e non di una generica e misteriosa morte.--Violeto (msg) 22:10, 18 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Va benissimo! Se non si può parlare di omicidio nel caso di Federico Aldrovandi, nonostante una sentenza di primo grado, a maggior ragione non si può farlo nel caso del Delitto di via Poma, visto che il caso è irrisolto. Quindi si deve parlare di morte e non assassinio, per questo ho sostitutito la parola assassinio (nel caso di via Poma) con morte. Spero che così vada bene perché wikipedia deve avere una certa coerenza espositiva...saluti--Violeto (msg) 10:20, 19 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Comunque non delitto, come ha scritto giustamente SpeDIt. Anche il De Mauro da un primo significato inequivocabile in tal senso. --79.56.71.100 (msg) 02:07, 20 lug 2009 (CEST)[rispondi]
@Violeto: Fai benissimo a rimarcare che manca uno standard. È proprio ciò che intendevo. Inoltre fraseologie da tabloid domenicale le lascerei ai giornali, che se lo meritano.--BW Insultami 07:05, 20 lug 2009 (CEST)[rispondi]