Discorso in parabole

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La parabola del seminatore in un'icona ortodossa, Cluj, Romania.

Il cosiddetto discorso in parabole è un sermone rivolto da Gesù ai suoi discepoli riportato nel Vangelo secondo Matteo (Mt 13,1-52[1]).

Inquadramento[modifica | modifica wikitesto]

È uno dei cinque grandi discorsi nell'ambito dei quali l'evangelista Matteo inquadra la predicazione di Gesù, alludendo al Pentateuco, i cinque primi libri della Bibbia, ritenuti centrali nell'ebraismo[2]. Gli altri quattro sono: il Discorso della Montagna (5-7[3]), il Discorso missionario o apostolico (9,35-11,1[4]), il discorso sulla Chiesa o comunitario (18,1-35[5]) e il discorso escatologico o degli ultimi tempi (24,1-25,46[6])[2].

Struttura del discorso in parabole[modifica | modifica wikitesto]

Abraham Bloemaert - Parabola della zizzania

Il discorso è centrato in sette parabole e una similitudine conclusiva:

1. La parabola fondamentale, il seminatore (vv.1-9)

2. Una parabola del discernimento, la zizzania (vv.24-30)

3. Due parabole dedicate alla crescita nascosta: il granello di senape e il lievito (vv.31-33)

4. Due parabole sul ritrovamento: il tesoro e la perla (vv.44-46)

5. Una parabola del discernimento: la rete (vv.47-50)

6. Conclusione con similitudine dello scriba (vv.51-52)

In esso si ritrova una distinzione abbastanza chiara tra le folle (cui è rivolta principalmente la parabola del seminatore) e i discepoli (cui è rivolta la parabola della zizzania). Ciò ha condotto gli esegeti a strutturare il discorso in due parti[7]:

Prima parte:

  • Parabola per le folle (il seminatore, vv. 1-9)
  • Perché la parabola (vv. 10-17)
  • Spiegazione ai discepoli (vv. 18-23)

Seconda parte:

  • Parabola per i discepoli (la zizzania, vv. 24-30)
  • Perché la parabola (vv. 34-35)
  • Spiegazione ai discepoli (vv. 36-43)

Tra la parabola della zizzania e la sua spiegazione, ci sono le due dedicate alla crescita nascosta (il granello di senape e il lievito, vv.31-33). Vi è infine la parte conclusiva del discorso con le ultime tre brevi parabole e la similitudine dello scriba (vv. 44-52).

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

Il seminatore[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Parabola del seminatore.
Pieter Bruegel il Vecchio, Paesaggio con la parabola del seminatore, 1557

La parola di Dio è paragonata ai chicchi di grano gettati dal seminatore.

« Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme, cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. [...] Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta »   ( Matteo 13,1-9.18-23, su laparola.net.)

La parabola è presente anche negli altri vangeli sinottici: in Marco 4,1-20[8] e in Luca 8,5-15[9], e nel Vangelo apocrifo di Tommaso, 9.

La zizzania[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Parabola della zizzania.

Narra del buon seme la cui crescita è disturbata dalla zizzania. Il termine zizzania proviene dal greco zixánion e dal latino tardo (crist.) zizania e indica la pianta del loglio (Lolium temulentum).

« [...] Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio. »   ( Matteo 13,24-30.36-43, su laparola.net.)

Il granello di senape[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Parabola del granello di senape.
La parabola del granello di senape, acquaforte di Jan Luyken

La parabola mette a confronto il Regno dei Cieli con un grano di senape: questo, secondo la parabola, è il più piccolo tra tutti i semi e tuttavia, dopo che viene seminato, si trasforma in una pianta con rami tanto grandi che gli uccelli vi si possono posare.

« Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senape, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami »   ( Matteo 13,31-32, su laparola.net.)

La parabola è presente anche negli altri vangeli sinottici: in Marco 4,30-32[10] e in Luca 13,18-19[11]. È presente anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso 20,2-4.

Il lievito[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Parabola del lievito.
Incisione di Jan Luyken illustrante la parabola del lievito. Dalla Bowyer Bible.

La similitudine del lievito (o della fermentazione), utilizzato nella preparazione del pane, è usata da Gesù per raffigurare il Regno dei Cieli che sta per trasformare il mondo.

« Disse loro una parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito di una donna che lo prende e lo nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata». »   ( Matteo 13,33-35, su laparola.net.)

La parabola è presente anche in Luca 13,20-21[12]e nel Vangelo apocrifo di Tommaso, 96.

Il tesoro[modifica | modifica wikitesto]

« Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo »   ( Matteo 13,44, su laparola.net.)

La parabola è presente anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso, detto 109.

La perla[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione della parabola della perla preziosa, di John Everett Millais da Parables of our lord (1864)
« Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra »   ( Matteo 13,45-46, su laparola.net.)

La parabola è presente anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso, detto 76.

La rete[modifica | modifica wikitesto]

« Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. »   ( Matteo 13,47-50, su laparola.net.)

La parabola è presente anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso, detto 8.

Similitudine dello scriba[modifica | modifica wikitesto]

« Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. »   ( Matteo 13,51-52, su laparola.net.)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mt 13,1-52, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ a b Primo Gironi, La domenica, 15 dicembre 2019
  3. ^ Mt 5-7, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Mt 9,35-11,1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Mt 18,1-35, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ Mt 24,1-25,46, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Suor Marinella o.p., Il Vangelo di Matteo, scheda 2, Il discorso in parabole, Studio della Bibbia 2014-1015, Parrocchia Regina Pacis, Santa Lucia, Prato
  8. ^ Marco 4,1-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ Luca 8,5-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Marco 4,30-32, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Luca 13,18-19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Luca 13,20-21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]