Diocesi di Tucca di Numidia

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Tucca di Numidia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Thuccensis in Numidia
Chiesa latina
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Tucca di Numidia
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tucca di Numidia (in latino Dioecesis Thuccensis in Numidia) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tucca di Numidia, identificabile con Henchir-El-Abiodh nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Un solo vescovo è attribuibile con certezza a questa sede africana. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il cattolico Sabino. Questi era stato in precedenza un prete donatista, convertito al cattolicesimo e fatto vescovo di Tucca. Il vescovo donatista Adeodato di Milevi affermò che Sabino era un prete della sua diocesi e che, prima di Sabino, Tucca non aveva mai avuto un vescovo cattolico, poiché quel territorio faceva parte della comunità donatista di Milevi. Sabino è probabilmente da identificare con l'omonimo vescovo che partecipò al concilio antipelagiano celebrato a Milevi nel 416 e che sottoscrisse la lettera sinodale ma senza indicazione della sede di appartenenza.[1]

Le indicazioni riportate durante i vari interventi alla conferenza del 411 portano a concludere che Tucca si trovava nei pressi di Milevi e che la diocesi cattolica era di recente istituzione. Questo porterebbe perciò ad escludere dalla cronotassi di questa diocesi il vescovo Saturnino che, secondo Morcelli, prese parte al concilio cartaginese indetto nel 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici.[2]

Dal 1933 Tucca di Numidia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 4 luglio 2023.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Saturnino ? † (menzionato nel 256)
  • Sabino † (prima del 411 - dopo il 416 ?)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1019, Sabinus 2.
  2. ^ Mesnage, L'Afrique chrétienne, p. 241.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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