Diocesi di Sicca Veneria

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Sicca Veneria
Sede vescovile titolare
Dioecesis Siccensis
Chiesa latina
Sede titolare di Sicca Veneria
La basilica di San Pietro a Le Kef
Vescovo titolareLajos Varga
Istituita?
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Sicca Veneria
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Sicca Veneria (in latino: Dioecesis Siccensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sicca Veneria, corrispondente alla città di Le Kef nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono sette i vescovi documentati di Sicca Veneria. Casto prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 28º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Eparchio (o Patrizio)[2] assistette al concilio cartaginese presieduto dal vescovo Grato nel 345/348.[3] Fortunaziano è documentato come vescovo già nel 407 quando fu scelto come ambasciatore presso l'imperatore per la difesa delle chiese cattoliche contro i soprusi dei donatisti. Lo stesso vescovo prese parte, assieme al donatista Paolo, alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana. Il vescovo Urbano è menzionato nelle fonti in due occasioni: nel 418 prese parte ad una causa contro il prete Apiario, che fu denunciato presso papa Zosimo; nel 429 è menzionato in una lettera che sant'Agostino di Ippona scrisse in quell'anno al conte Dario.[4] Paolo è citato da Vittore di Vita nella sua storia delle persecuzioni vandale attorno al 481. Infine Candido assistette al concilio antimonotelita del 646.

Tra i resti archeologici cristiani più significativi v'è la chiesa detta basilica di San Pietro del V secolo.

Sicca Veneria è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 27 maggio 2006 il vescovo titolare è Lajos Varga, vescovo ausiliare di Vác.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Casto † (menzionato nel 256)
  • Eparchio (o Patrizio) † (menzionato nel 345/348)
  • Fortunaziano † (prima del 407 - dopo il 411)
  • Urbano † (prima del 418 - dopo il 429)[5]
  • Paolo † (menzionato nel 481 circa)
  • Candido † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 447.
  2. ^ I manoscritti riportano entrambi i nomi.
  3. ^ Per la datazione di questo concilio: Concilia Africae, ed. Munier, pp. 3-10. Anche: (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, p. 1318.
  4. ^ Lettera 229.
  5. ^ La voce Urbano di Sicca sull'Enciclopedia Treccani.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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