Diocesi di Kongolo

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Diocesi di Kongolo
Dioecesis Kongoloënsis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Lubumbashi
 
VescovoOscar Ngoy wa Mpanga, C.S.Sp.
Presbiteri83, di cui 81 secolari e 2 regolari
3.593 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 49 donne
 
Abitanti1.392.735
Battezzati298.247 (21,4% del totale)
StatoRepubblica Democratica del Congo
Superficie44.200 km²
Parrocchie18 (4 vicariati)
 
Erezione30 giugno 1911
Ritoromano
CattedraleSacro Cuore di Maria
IndirizzoB.P. 274, Kongolo, Katanga, Rép. Démocratique du Congo
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo

La diocesi di Kongolo (in latino: Dioecesis Kongoloënsis) è una sede della Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo suffraganea dell'arcidiocesi di Lubumbashi. Nel 2021 contava 298.247 battezzati su 1.392.735 abitanti. È retta dal vescovo Oscar Ngoy wa Mpanga, C.S.Sp.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi si trova nella parte meridionale della Repubblica Democratica del Congo. Comprende i territori di Kabalo e Kongolo nella provincia di Tanganyika, e una parte del territorio di Kabongo nella provincia dell'Alto Lomami.

Sede vescovile è la città di Kongolo, dove sorge la cattedrale del Sacro Cuore di Maria.

Il territorio si estende su 44.200 km² ed è suddiviso in 18 parrocchie, raggruppate in 4 decanati: Centro, Nord, Est (Kabalo) e Sud (Kabongo).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica del Katanga settentrionale fu eretta il 30 giugno 1911 con il decreto Ut in amplissimo di Propaganda Fide, ricavandone il territorio dal prefettura apostolica del Kasai superiore (oggi arcidiocesi di Kananga).

Il 7 aprile 1927 papa Pio XI con il breve Quae in exploratam ridefinì i confini con la prefettura apostolica di Lulua e Katanga centrale (oggi diocesi di Kamina).

Il 18 giugno 1935 la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico con la bolla Digna sane di papa Pio XI.

L'8 marzo 1951 assunse il nome di vicariato apostolico di Kongolo in forza del decreto Cum in Congi della Congregazione di Propaganda Fide.

Il 23 aprile 1956 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Kindu (oggi diocesi).

Il 10 novembre 1959 il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi con la bolla Cum parvulum di papa Giovanni XXIII.

Il 24 aprile 1971 ha ceduto un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Manono.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Émile Callewaert, C.S.Sp. † (25 luglio 1911 - 1922 dimesso)[1]
  • Louis Lempereur, C.S.Sp. † (22 dicembre 1922 - 1930 dimesso)[2]
  • Georges Joseph Haezaert, C.S.Sp. † (19 febbraio 1931[3] - 20 luglio 1949 dimesso)
  • Gustave Joseph Bouve, C.S.Sp. † (31 maggio 1950 - 1º settembre 1970 dimesso[4])
  • Jérôme Nday Kanyangu Lukundwe † (16 gennaio 1971 - 31 marzo 2007 ritirato)
  • Oscar Ngoy wa Mpanga, C.S.Sp., dal 31 marzo 2007

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 1.392.735 persone contava 298.247 battezzati, corrispondenti al 21,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 44.058 254.000 17,3 47 2 45 937 57 33 11
1970 79.790 395.000 20,2 32 32 2.493 37 40 15
1980 79.280 340.000 23,3 39 23 16 2.032 18 51 12
1990 107.689 444.000 24,3 30 15 15 3.589 16 105 15
1997 133.838 564.000 23,7 41 37 4 3.264 7 115 14
2003 148.033 603.030 24,5 35 33 2 4.229 3 81 14
2004 135.350 700.000 19,3 38 35 3 3.561 5 73 14
2006 253.000 750.000 33,7 41 37 4 6.170 5 74 14
2013 304.000 902.000 33,7 48 46 2 6.333 4 52 17
2016 287.588 975.572 29,5 59 57 2 4.874 4 50 17
2019 301.950 1.307.700 23,1 74 71 3 4.080 4 48 18
2021 298.247 1.392.735 21,4 83 81 2 3.593 4 49 18

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Bulletin de la Congrégation du St Esprit, Tome XXVI, Années 1911-1912, pp. 250-251. (FR) Le Père Émile Callewaert, www.archives-spiritains.org
  2. ^ (FR) Bulletin de la Congrégation du St Esprit, Tome XXX, Années 1921-1922, pp. 1-2.
  3. ^ (FR) Bulletin de la Congrégation du St Esprit, Tome XXXV, Années 1931-1932, pp. 79-80. Il 12 novembre 1930, dopo le dimissioni date da Lempereur, era stato nominato p. Léon Louillet (Tome XXXIV, p. 929-930), che tuttavia non accettò l'incarico.
  4. ^ Nominato vescovo titolare di Zama Minore.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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