Dennis & the Jets

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Dennis & the Jets
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereRockabilly
Rock and roll
Rock demenziale
Periodo di attività musicale1983 – in attività
EtichettaGlobal Art System
Dischi Impero
Abraxas
Corrado Tedeschi Editore
Album pubblicati6

I Dennis & the Jets sono un gruppo musicale di Firenze, che propone un rock and roll tra anni '50 e revival '60 spesso dai toni umoristici.

Storia dei Dennis & the Jets[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni 60 e le origini ne Gli Spettri[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Spettri (gruppo musicale).

Già attivi dagli anni '60, i fratelli Ponticiello fecero parte della band Gli Spettri, uno dei "gruppi perla" della musica beat italiana[1], fondati nel 1964 ed allora conosciuti per le loro esibizioni scenografiche con le 4 bare sul palco e per l'utilizzo di un carro funebre come mezzo di trasporto strumenti[2].

Negli anni '70, con l'avvento del rock progressivo e con l'evoluzione verso una sempre maggior complessità della musica rock, gli Spettri, come molti musicisti che venivano dalle stesse radici, evolsero in questo senso, spesso dividendo il palco con i Jumbo, Quella Vecchia Locanda, La nuova era, i New Trolls, Le Orme ed il Banco del Mutuo Soccorso[3]

Gli Spettri entrarono però in crisi con l'avvento della disco music, che segnò un ritorno alla musica da ballo ed un allontanamento da quelle forme rock più cerebrali[3].

Gli anni '80 ed i primi Dennis & the Jets[modifica | modifica wikitesto]

Fu proprio in questi anni di crisi, ad inizio anni '80, che i tre fratelli si riproposero come trio in salsa rockabilly, accompagnato da una drum machine, suonando nel circuito underground fiorentino[3], che allora vedeva il fiorire soprattutto della new wave e darkwave, ma anche dei movimenti legati al revival '50 e '60. Nel 1983 che Mauro il Maghero detto Tarzan, precedentemente con i Campo di Marte, La Verde Stagione ed i Bella Band[1] si unì al gruppo, che inizialmente prese il nome di Rocco Billy e i suoi fratelli[3]. Fu solo con l'inserimento di Dennis Caldirola ad uno dei primi concerti che la band divenne il quintetto originario che prenderà poi il nome di Dennis & the Jats.

Fu del 1985 l'incontro con Renzo Arbore che li invitò alla trasmissione Quelli della notte, indicandoli come "nuovo fenomeno musicale italiano". Fu di li a poco il loro primo album dal titolo In Rock Signo Vinces, pubblicato nel 1987 dalla Global Art System di Checco Loy, figlio del regista Nanni Loy e produttrice assieme alla I.R.A. Records dei primi dischi dei Litfiba[3][4]. Nel 1990 pubblicarono il loro secondo album intitolato Alea Iacta Est! (Il dado è tratto) pubblicato per la Dischi Impero[4], a cui segue l'album del 1992 Va come va (suonare ad alto volume) per la Abraxas, che conteneva la cover del brano Il ragazzo col ciuffo di Little Tony[4]. In questi anni la band fu poi invitata sempre da Arbore negli show televisivi Marisa la nuit, Indietro tutta! e D.O.C. : Musica e altro a denominazione d'origine controllata[3].

Negli anni successivi pubblicarono altri tre album intitolati Brucia strega brucia (1994, Larione 10), Passami la scossa (1999, Il Popolo Del Blues)[4] e Noi... duri! (Corrado Tedeschi Editore), partecipando anche al Raduno Rock and roll di Seattle, dove vennero acclamati da un pubblico di 15.000 persone che chiesero il bis per tre volte[4]. Tra i fan della band vi fu poi Federico Fellini, che chiamò Jerry Flagiello per una parte in La voce della Luna[2].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1987 - In Rock Signo Vinces
  • 1990 - Alea Iacta Est! (Il Dado È Tratto)
  • 1992 - Va Come Va (Suonare Ad Alto Volume)
  • 1994 - Brucia Strega Brucia
  • 1999 - Passami La Scossa
  • 2003 - Tutta colpa del rock and roll
  • 2007 - Noi duri
  • 2009 - Noi duri parte seconda
  • 2011 - Florence on the Moon con David Cecconi

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1992 - La ballata dell'inverno che non c'è

Compilazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Federico Guglielmi, Dennis & the Jets (voce) - in Cesare Rizzi, 1993
  2. ^ a b Fulvio Paloscia, Dennis & the Jets disco live riecco l'allegria del rock' n' roll, su ricerca.repubblica.it, 28 marzo 2007.
  3. ^ a b c d e f Furio M. Nestor, Dennis & the Jets, su undergroundexperiment.it, 1º aprile 2014.
  4. ^ a b c d e Gianluca Testani, 2006 pg. 133

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A.A.V.V., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Cesare Rizzi, Milano, Arcana, 1993, ISBN 8879660225.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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