Cycas bifida

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Cycas bifida
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Cycadaceae
Genere Cycas
Specie C. bifida
Nomenclatura binomiale
Cycas bifida
(Dyer) K.D.Hill, 2002
Sinonimi

Cycas rumphii var. bifida
Dyer, 1902
Cycas longipetiolula
D.Y.Wang, 1996
Cycas multifrondis
D.Y.Wang, 1996

Cycas bifida (Dyer) K.D.Hill, 2002 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una cicade con fusto sotterraneo, alto sino a 40 cm e con diametro di 10-30 cm.[2]

Dall'apice del fusto si dipartono da 2 a 4 foglie, pennate, lunghe 2-5 m, rette da un picciolo spinoso lungo 1,1-1,6 m; ogni foglia è composta da 27-44 paia di foglioline lanceolate, con margine intero, lunghe mediamente 30-60 cm, di colore verde brillante, con apice caratteristicamente bifido (da cui l'epiteto specifico).

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare coni terminali fusiformi, lunghi 35-55 cm e larghi 6-8 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli con l'aspetto di foglie pennate, lunghi 19-23 cm che racchiudono gli ovuli, in numero di 6-8.

I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 2,5 cm, ricoperti da un tegumento di colore giallo-brunastro.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie comprende le regioni meridionali della Cina (Guangxi, Yunnan) e la parte settentrionale del Vietnam.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa entità fu descritta originariamente nel 1902 dal botanico inglese Sir William Thiselton-Dyer, che la considerò una varietà di Cycas rumphii (C. rumphii var. bifida). Nel 2002 è stata elevata al rango di specie a sé stante.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica C. bifida come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Nguyen, H.T. 2010, Cycas bifida, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Whitelock 2002, pp. 90-92.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cycas bifida, in The Cycad Pages. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013).
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