Conrad Black

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Conrad Black
Conrad Black (2013)

Lord temporali
In carica
Inizio mandato2002

Dati generali
Prefisso onorificoonorevole
Suffisso onorificoordine di San Gregorio Magno
Partito politicoConservatore

Conrad Black, anche conosciuto come Conrad Moffat Black, Baron Black of Crossharbour[1] (Montréal, 25 agosto 1944), è un editore, scrittore e politico britannico di origine canadese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conrad Black è figlio dell'uomo d'affari canadese George Montegu Black II[2] che, attraverso la comproprietà della holding Ravelston Corporation, gestiva un business in ambito mediatico, manifatturiero e nella vendita al dettaglio. Nel 1978, due anni dopo la morte del padre, Conrad e suo fratello maggiore Montegu iniziarono a detenere il controllo della maggior parte dei possedimenti della Ravelston. Nel corso dei sette anni successivi, Conrad Black vendette buona parte delle sue holding per concentrarsi sul giornalismo. Nel 1978 Conrad Black fondò la Hollinger Inc., che era il terzo più grande impero mediatico al mondo in lingua inglese,[3] e che deteneva il The Daily Telegraph, il Chicago Sun-Times e The Jerusalem Post oltre a vari giornali locali in tutto il Nord America. Nel 1998 Black inaugurò il National Post.[4] Nel 2001 ricevette un titolo nobiliare, ma fu costretto a rinunciare alla sua cittadinanza canadese per via della risoluzione Nickle.[5] Nel 2019, Trump concesse la grazia al magnate anglo-canadese.[6]

Nel corso della sua vita, Black ha scritto più di dieci libri, fra cui alcuni tomi sulla storia americana e canadese, varie biografie sui presidenti degli USA, una sul premier del Québec Maurice Duplessis e due autobiografie. Egli ha anche condotto due talk show trasmessi sulla rete VisionTV.[7]

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Black si è dichiarato Conservatore[8] e faceva parte del Partito conservatore britannico. Egli è anche sostenitore e amico di Donald Trump, al quale dedicò un'elogiativa e controversa biografia.[6]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, dopo essere stato marito di Joanna Hishon, Black sposò la giornalista Barbara Amiel.[9]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007, Black venne condannato per quattro frodi presso la corte distrettuale di Chicago. In tale circostanza, due delle quattro accuse rivolte al finanziere vennero ritirate in appello, ma, nel 2010, fu costretto a rispondere a una condanna di sei anni e mezzo di carcere e una multa di 125.000 dollari per frode criminale e ostruzione alla giustizia.[6][10][11]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Gregorio Magno - nastrino per uniforme ordinaria
— 2001

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 1977 – Duplessis
  • 1993 – A Life in Progress
  • 2003 – Franklin Delano Roosevelt: Champion of Freedom
  • 2007 – Richard M. Nixon: A Life in Full
  • 2011 – A Matter of Principle
  • 2013 – Flight of the Eagle: A Strategic History of the United States
  • 2014 – Rise to Greatness: The History of Canada From the Vikings to the Present
  • 2018 – Donald J. Trump: A President Like No Other

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lord Black of Crossharbour profile, su parliament.uk. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Memorable Manitobans: George Montegu Black (1911-1976), su mhs.mb.ca. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Conrad Black moves to end Hollinger CCAA, su business.financialpost.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  4. ^ (EN) The National Post, su thecanadianencyclopedia.ca. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  5. ^ (EN) Conrad Black to renounce Canadian citizenship, su cbc.ca. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  6. ^ a b c Donald Trump ha concesso la grazia a Conrad Black, suo amico ed editore di giornali, su ilpost.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  7. ^ (EN) Conrad Black is getting another TV show, su torontolife.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  8. ^ (EN) Conrad Black, su britannica.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) 'At some level, he's still asking the same question as he was when he was seven or eight - who am I?', su theguardian.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  10. ^ (EN) Conrad Black denied bail, su thestar.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  11. ^ (EN) Court Reverses 2 Counts Against Conrad Black, su courthousenews.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN24729764 · ISNI (EN0000 0001 2022 5475 · LCCN (ENn83035544 · GND (DE119400723 · BNF (FRcb128212272 (data) · J9U (ENHE987007258712605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83035544