Combine

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La combine (/komˈbin/)[1] è, nel linguaggio sportivo, un accordo pattuito illecitamente tra due o più parti al fine di trarne reciproco vantaggio oppure a scapito di terzi.[2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Altresì nota come «biscotto» — termine questo mutuato dall'ippica[2][3], riferendosi nello specifico alla somministrazione al cavallo di dolciumi infarciti con sostanze dopanti per comprometterne il rendimento agonistico[2] l'espressione conosce la traduzione inglese ([ˈkɒmbaɪn]) di combinare.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La pianificazione dell'illecito accordo può coinvolgere, oltre ai componenti delle squadre in gioco[4][5], anche gli arbitri, in quanto figure essenziali e capaci d'alterare col proprio operato lo svolgimento della gara.[6] Le più note tracce di combine in sport collettivi riguardano il pattuire la realizzazione di determinati punteggi[7], ovvero di risultati che costituiscano un mutuale beneficio o comportino invece scenari sfavorevoli per un'altra formazione.[8]

Talvolta connesse a scambi di ingenti somme economiche — fenomeno cui non sono estranee le scommesse proposte dai bookmakers[9][10] le combine conoscono diffusione anche in ambito di sport individuale[11], con esempi tra l'altro nei settori pugilistico e tennistico.[12][13]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

In aggiunta al lavoro di prevenzione compiuto dagli enti preposti[14], l'accertamento di responsabilità nell'organizzazione e attuazione di combine è generalmente sanzionato dalla giustizia sportiva con provvedimenti quali radiazioni e squalifiche a carico dei protagonisti[12][15]; tra le ammende comminabili alle società rientrano invece penalizzazioni e declassamenti.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luciano Canepari, combine, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. ^ a b c d Ma perché si dice "biscotto"?, su ilpost.it, 18 giugno 2012.
  3. ^ a b Marco D'Ottavi, Breve storia del biscotto, su ultimouomo.com, 8 dicembre 2020.
  4. ^ Marco Mensurati, Germania-Austria fu combine, in la Repubblica, 12 gennaio 2007, p. 64.
  5. ^ Andrea Parodi, Genoa-Inter con finale a sorpresa, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 19 febbraio 2005.
  6. ^ Gianni Mura, Le cinque regole dell'arbitro che sapeva truccare le partite, in la Repubblica, 18 ottobre 2015, p. 64.
  7. ^ Mattia Chiusano, E la Spagna rifilò 12 reti a Malta, in la Repubblica, 20 giugno 2004, p. 48.
  8. ^ Emilio Marrese, Il 2-2 di Svezia-Danimarca riaccende i vecchi veleni, in la Repubblica, 30 luglio 2004, p. 48.
  9. ^ Paolo Condò e Maurizio Galdi, Scommesse e combine, in La Gazzetta dello Sport, 24 ottobre 2005.
  10. ^ Mirko Graziano, Buffon: «Combine? A volte meglio 2 feriti di un morto», in La Gazzetta dello Sport, 26 maggio 2012.
  11. ^ Boxe, pugili pagati per perdere: "E se vinci non ti chiamano più", su gazzetta.it, 10 settembre 2014.
  12. ^ a b Scandalo nel badminton, escluse 8 atlete asiatiche, su gazzetta.it, 1º agosto 2012.
  13. ^ Luigi Ansaloni, Tennis, arbitro italiano sospeso per sette anni: truccava le partite, su gazzetta.it, 26 agosto 2022.
  14. ^ Partite truccate, linea dura UEFA, su it.uefa.com, 13 dicembre 2009.
  15. ^ Giuliano Foschini e Marco Mensurati, Calcio truccato, nel covo del boss, in la Repubblica, 11 marzo 2012, p. 1.
  16. ^ Trent'anni fa il giallo di Alzano, in la Repubblica, 10 agosto 2004, p. 10.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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