Coloreto

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Coloreto
frazione
Coloreto – Veduta
Coloreto – Veduta
Chiesa di San Biagio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Parma
Territorio
Coordinate44°46′06.1″N 10°22′51.8″E / 44.768361°N 10.381056°E44.768361; 10.381056 (Coloreto)
Altitudine58 m s.l.m.
Abitanti85[2]
Altre informazioni
Cod. postale43123
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Coloreto
Coloreto

Coloreto (Clorèi in dialetto parmigiano) è una piccola frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Lubiana.

La località è situata 5,15 km a sud-est del centro della città.[1]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione sorge in posizione pianeggiante alla quota di 58 m s.l.m.,[1] tra le campagne a sud-est di Parma.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo sorse in epoca altomedievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 936, quando la località fu menzionata in un rogito di alcuni terreni ceduti a tal Teuperto di Coloreto.[4]

Coloritae fu menzionata con altre località nel 962 nell'atto, di dubbia autenticità, in cui l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I di Sassonia riconobbe al vescovo di Parma Oberto l'autorità, oltre che sulla città, anche su 3 miglia di contado intorno a essa;[5] tali diritti furono confermati nel 989 al vescovo Sigefredo II da parte del re d'Italia Ottone III di Sassonia.[4]

Il villaggio fu nominato nuovamente nel 1005 in un documento emanato dal vescovo Enrico e nel 1105 in una permuta di un terreno.[4]

La più antica testimonianza dell'esistenza della cappella, dedicata all'epoca a san Desiderio, risale invece al 1182.[6][4]

Nel 1317 Coloreto e la vicina Martorano furono devastate dalle truppe di Giberto III da Correggio.[7]

Dopo l'Unità d'Italia Coloreto divenne frazione del comune di Marore,[3] soppresso nel 1870, quando fu costituito il comune di San Lazzaro Parmense, a sua volta cessato nel 1943.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Biagio[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Biagio
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Biagio (Parma, Coloreto).

Menzionata per la prima volta nel 1182, la chiesa romanica, dedicata a san Desiderio, fu probabilmente ricostruita alla fine del XV secolo e reintitolata entro il 1493 a san Biagio; elevata a parrocchia nel 1564, fu profondamente ristrutturata nel 1947. La chiesa neoclassica è internamente decorata con dipinti novecenteschi.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c La Frazione di Coloreto, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 29 marzo 2018.
  2. ^ [1]
  3. ^ a b Molossi, p. 97.
  4. ^ a b c d Dall'Aglio, pp. 399-400.
  5. ^ Affò, 1792, pp. 240-241.
  6. ^ a b Chiesa di San Biagio "Coloreto, Parma", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 marzo 2018.
  7. ^ Affò, 1795, p. 211.
  8. ^ Storia dei comuni, su elesh.it. URL consultato il 29 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo primo, Parma, Stamperia Carmignani, 1792.
  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
  • Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, II Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
  • Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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